6. RIVELAZIONI

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<<Se vuoi seguirmi>> Giulia si rivolse senza tanta gentilezza al Templare. Un comportamento tanto freddo da stupire Megan. Fino a qualche settimana prima la bella ninfa avrebbe accolto il giovane con un'esplosione di gioia incondizionata. Studiò il volto di lui senza scoprirne la causa, ma sapeva bene quanto il Templare non fosse un gentiluomo e dunque non si stupì più del necessario.
<<Tu, Megan, vai pure nelle cantine, Elias ti aspetta lì già da un po'. Cristian invece dovrà attendere nella sala grande, non può assistere al vostro incontro...>> titubò un istante non sapendo bene se l'informazione da dare fosse proibita o meno. Alla fine non resistette e si confidò apertamente difronte entrambi: <<sono riusciti finalmente a decifrare parte della pagina mancante del Libro dei Tre Mondi, quella che ti è stata recapitata dall'Oscuro>> eruppe di corsa colma di frenesia.
L'improvviso interesse nato negli occhi del Templare non sfuggì a Megan che si gongolò del fatto che il giovane almeno in quel particolare caso non manovrasse i remi della barca.
<<Vai pure, ti aspetterò qui>> la informò Cristian riscuotendosi.
E così la ninfa fece, percorse i magnifici corridoi ormai familiari e studiò per l'ennesima volta i quadri alle pareti riscoprendosi nuovamente affascinata dalle tinte raffinate.
<<Figliola>> Elias l'accolse non appena il rumore dei passi di lei giunse a riempire gli alti soffitti raggiunti e delimitati per l'intero perimetro da file interminabile di libri e tomi antichi. <<Ben tornata a casa.>>
E l'affettuosa accoglienza fece nascere il rimorso che le si strozzò in gola in un respiro; il nascente senso di colpa non privò Megan del conseguente disagio. La giovane arrestò il passo sostando più del dovuto ai piedi della scalinata.
<<Ciao Elias, devi scusarmi per il comportamento avuto nei giorni pass...>>
<<Sch, non dire altro, non ce n'è bisogno piccola mia>> la rassicurò l'uomo dai capelli bruni e gli occhi neri. <<Raggiungimi, devo mostrarti assolutamente ciò che abbiamo scoperto. Come pensavo anche questo scritto racconta di te, della bellissima ninfa, il fiore della speranza.>>
Megan trottò insicura fino al leggio e quindi si sistemò al lato della ninfa occupando un piccolo angolo silenzioso, tese l'orecchio e allungò lo sguardo fin sulla pagina. Non si meravigliò quando scoprì di poter leggere interamente i ghirigori neri che ornavano le righe invisibili, d'altronde ora era quasi una ninfa a tutti gli effetti e i suoi poteri da vedente si erano stabilizzati definitivamente. Si tenne per se quelle considerazioni. Venire a conoscenza di possedere quell'ennesima dote aveva aperto le porte a nuovi dubbi e domande. Solo gli appartenenti ad una specifica dinastia detenevano tali qualifiche; ciò la induceva a dubitare delle proprie origini e altri misteri sommati alla sua nascita, già normalmente un'incognita, non le giovavano affatto.
<<Le scritture ci dicono che il tuo essere è puro, e tale dovrà rimanere fino al compimento della maggiore età; vorrei ricordarti che per noi ninfe si conquista al compimento del ventunesimo anniversario di nascita.
Per purezza pensiamo intendano quella fisica.>>
E la puntualizzazione di quel concetto suscitò un forte imbarazzo in Megan, sapere che l'intero Popolo Madre era a conoscenza della propria condizione di verginità non la rallegrò affatto.
<<Ma come è possibile... e se io avessi avuto una relazione... come fanno a dire che sono...>> arrancò ancora nel discorso, trovare le parole per esprimere i pensieri non si dimostrò affatto semplice, <<sì insomma come può un libro, e quindi delle ninfe vissute anni e anni addietro, sapere che io sono vergine.>>
<<Tesoro, ci sono ancora molte cose che ti sfuggono del nostro popolo. Uno di questi giorni avrai l'onore di conoscere le Parche. Ti servirà una chiacchierata con loro perché la visione di ciò che è normale o meno ti sia chiarita.>>
E Megan non indagò oltre, preferì far cadere presto l'imbarazzante discorso.
<<La limpidezza della vergine linfa del fiore della speranza rinvigorirà gli animi impuri; ardente brucerà le volontà dei dannati debellando la piaga dal cuore della terra>> recitò Elias con ammirazione.
Megan sospirò sconfitta, come sempre non aveva compreso molto di quelle parole poco esplicite.
<<Sono consapevole del fatto che ciò che ti dico può risultare assurdo, ma dobbiamo crederci Meg. Tu sola puoi salvare la terra dal male e scacciare definitivamente questa minaccia che sta piano piano distruggendo il pianeta>> gli occhi di lui implorarono credibilità e la giovane non poté rifiutarsi di riporre nuovamente in quelle sfere di carbone la piena fiducia.
<<Sembra che il tuo sangue sia in grado di debellare il virus vampiricus... sei l'antidoto.>>
<<Ma è impossibile>> lo interruppe Megan, <<in Sede più volte hanno eseguito analisi su di me e tutte le volte il risultato non ha dato nulla di differente. Non ho nulla di diverso rispetto ad una normalissima ninfa>> terminò la propria arringa con decisone.
Elias la scrutò in silenzio per alcuni secondi, poi aggiunse: <<e questo probabilmente è dovuto al fatto che solo da pochi giorni il tuo essere sta definitivamente evolvendo. Sei ancora in transizione mia cara, ma non appena il divenire sarà compiuto ti assicuro che esulerai definitivamente dal concetto di normalità. Sarai tutto fuorché una comune ninfa. I tuoi poteri sono a dimostrazione che ciò che dico non è un'assurdità.>>
Anche in questo caso la ninfa tacque, preferiva non confidare ad Elias le proprie convinzioni. Per lei era assurdo immaginarsi qualcosa di diverso dalla semplice Megan, la banale ragazzina che giocava sulle spiagge del suo paese soleggiato.
<<Ma quindi se io non fossi più... come posso dire... pura, allora il mio sangue perderebbe definitivamente il potere? Potrei considerarmi normale allora?>>
<<Per questo non so cosa risponderti mia giovane ninfa. Le scritture non dicono nulla nel caso tu perdessi tale purezza. Io... io penso di sì.>>
E l'egoistico pensiero nato improvvisamente in Megan la fece vergognare di se stessa.
<<Per quanto riguarda il perché e il come il tuo sangue riuscirà a guarire il cuore dei dannati ancora non ci è chiaro. L'ultimo tratto della profezia è incomprensibile. Sembra quasi che le parole ci siano avverse... che i vantaggi siano a favore degli Oscuri>> ammise avvilito. Ritornò ad osservare il libro e aggiunse: <<sangue sacro scorrerà a fiumi sulla terra madre e il fuoco di ghiaccio vincerà ogni cosa nel bene e nel male... il fiore sboccerà fra le sue mani fondendo il ghiaccio ed il fuoco in un unico grande ardere. Le ali della rinascita risplenderanno di fiamme rosse e l'antico oro sarà definitivamente abbattuto>> rimase in silenzio senza alzare lo sguardo dal libro sacro. Il turbamento percepito da Megan proveniva dalla ninfa più anziana, evidentemente quelle parole più che confusione instillavano paura.
<<Abbiamo sempre pensato che il fuoco di ghiaccio fosse un Oscuro potente, che sia Stevan o Alessandro poco importa, se dovesse avere la meglio uno di loro per noi sarebbe la fine.>>

Sweet Lie - Il Principe OscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora