13. L'ultimo bacio

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Aria's POV

Questa notte non ho chiuso occhio, ho osservato dallo spiraglio della tenda il sole sorgere e la stanza illuminarsi piano piano.
Mi alzo dal letto verso le sei e mi butto sotto una lunga e calda doccia.
Per mia fortuna oggi non ho lezione di letteratura, ma quasi sicuramente vedrò Ezra per i corridoi, riusciamo sempre a rincontrarci, come se un filo trasparente ci legasse l'uno all'altra.

A scuola il mio umore non migliora, neanche accanto alle mie amiche che cercano di sollevarmi il morale.
Mi ritrovo davanti la finestra delle scale del primo piano durante il cambio dell'ora, non mi importa se farò tardi a lezione.
Sento dei passi che scendo le scale in mia direzione e mi ritrovo Ezra davanti.
Spero con tutto il cuore che continui a scendere senza considerarmi, invece si ferma
"Dobbiamo finire di parlare Aria..."
Rispondo fredda, senza spostare lo sguardo da fuori alla finestra "Non c'è niente da dire Ezra".
Si guarda attorno e notando che non c'è nessuno mi alza il viso mettendo il pollice e il medio sul mio mento, per guardarmi negli occhi.
Mi perdo nei suoi, in quei colori e con un filo di voce gli dico "Non farei mai niente che possa metterti nei guai..."
mi avvicino alla sua guancia e lascio un leggerissimo bacio.
Ezra rimane immobile, lo supero per scendere al piano di sotto, ma sento afferrarmi il braccio ed in meno di un secondo mi ritrovo con le labbra sulle sue.
Cerco in tutti i modi di staccarmi, ma penso, che se questo sarà il nostro ultimo bacio, allora dovrà durare il più possibile.
Presa dal timore di essere vista, però, mi faccio forza e mi allontano dalle sue labbra, gli accarezzo la guancia e sussurro "Ciao Ezra..."

Una volta a casa, ho solo intenzione di buttarmi sul letto e di non pensare a nulla, papà sta a lavoro e Mike, come sempre, non è in casa.

Verso le sette di sera sento bussare forte alla porta di casa, mi ritrovo Mike a testa bassa dietro al corpo alto e muscoloso di Jason.
"Cosa succede?" domando a entrambi perplessa.
Jason guarda Mike poi sposta lo sguardo su di me.
"L'ho trovato nel mio cortile mentre tentava di entrare in casa mia di nascosto"
Non posso credere alle parole di Jason così domando a Mike "È vero?" Mike non risponde, entra rumorosamente in casa sbattendo contro la mia spalla, quasi buttandomi a  terra, per poi salire in camera sua.
"Jason non so come ringraziarti e scusarmi"
"Non devi farlo...so cosa sta succedendo alla tua famiglia, me lo ha detto Ali"
Non so cosa dire, dopo la sua frase cala uno strano silenzio tra noi, lui continua a parlare "Ho passato anche io questo periodo e se Mike e..."
"Mike non vuole essere aiutato"
"Lo capisco...ma se lui e anche tu avete bisogno di qualcuno...io ci sono" lo dice in modo tenero, non avrei mai pensato prima ad ora che uno come lui potesse essere dolce.
"Ho solo bisogno di non pensare più" dico scherzando
"Ti posso portare da qualche parte, e forse non rifletterai troppo per questa sera".
Sono tentata di accettare la sua suo proposta, ma non ho assolutamente voglia di lasciare Mike solo in casa
"Ti ringrazio, ma vorrei stare un po' con mio fratello e tentare di scambiare qualche parola con lui"
"Va bene, allora sarà per un'altra volta"
"Certamente" rispondo gentile mentre lui esce di casa.

Vado da Mike, la porta è socchiusa e lo sento piangere, mi avvicino a lui lentamente mi siedo accanto sul suo letto.
"Non vedi l'ora di parlarne con papà vero!?" mi dice.
"Nessuno oltre te me e Jason dovrà sapere cosa è successo"
gli ordino per non farlo mettere nei guai, poi continuo a parlargli "sei stato fortunato che non abbia chiamato la polizia...puoi spiegarmi cosa avevi in mente di fare?"
Le lacrime non cessano di scorrere dalle sue guance "Non lo so nemmeno io"

Credo che voglia solo attirare l'attenzione dei miei genitori, lo abbraccio e lui finalmente ricambia l'abbraccio dolcemente.
Nonostante io abbia due anni in più di lui, sono comunque più piccolina e quasi scompaio nelle sue braccia, senza accorgermene i miei occhi si bagnano di lacrime, rimaniamo abbracciati per molto tempo.

Quando torna mio padre, siamo entrambi chiusi nelle nostre camere, voglio solo chiudere gli occhi e non pensare a niente.
Sento papà che chiede a Mike "Avete cenato?" lui risponde di 'sì' mentendo, poi aggiunge "Aria sta già dormendo non svegliarla".
Mike stasera mi ha salvata dalle troppe domande a cui non avrei saputo dare una risposta, non so veramente come potrei fare senza mio fratello.

Apro gli occhi, la poca luce che entra nella stanza mi da un leggero fastidio, guardo l'ora dal telefono.
È più tardi del solito, devo sbrigarmi, mi vesto velocemente e senza fare colazione corro verso scuola.
La mia mente inizia subito a pensare ad Ezra e che oggi avrò lezione con lui.
In cortile vedo Emily, Spencer ed Hanna, mi avvicino a loro "Ehy"
"Ciao Aria, è da un po' che non ti fai sentire, tutto bene?" mi domanda Emily.
Rispondo frettolosamente alla domanda facendone una a loro "Sì sì, cosa fate qui fuori?"
"Stiamo aspettando Ali"
Iniziamo a parlare, oggi avremo tutte letteratura insieme, fortunatamente.

Dopo pochi minuti arriva Alison, saluta Emily, con un dolce bacio e tutte noi con un caloroso sorriso, poi mi guarda ed inizia a dire
"Aria! Ho saputo che hai fatto colpo" mi fa l'occhiolino.
Rimango perplessa, quando sto per chiederle cosa significa quella domanda, la campanella suona, e siamo costrette ad entrare in aula.

Ezra è dietro la cattedra con in mano un libro, mi sembra molto agitato, sa che sono in aula, infatti tiene gli occhi fissi tra le righe di quel romanzo.
Mi siedo in terza fila, nei banchi vicino ai miei ci sono Emily e Alison, Spencer sta al primo banco e Hanna in fondo.
Ezra consegna a tutti un foglio "Leggete bene questa scheda, quando avrete finito ne discuteremo insieme"
Tengo lo sguardo basso per tutto il tempo, e quando lo sento arrivare al mio banco, le mani mi iniziano a tremare lievemente, lascia il foglio poi torna alla cattedra.
Sento il bisogno di alzare lo sguardo anche solo per un secondo, devo guardarlo.
Nel momento in cui alzo leggermente gli occhi, noto che i suoi sono fissi su di me.
Continuiamo a guardarci fino a quando lui non si riprende ed inizia a parlare alla classe.
È davvero frustrante doverlo vedere tutti i giorni, sapere che tra noi è finita, ma comprendo che ci lega un amore incredibile, che io non ho mai provato per nessun altro.
Finita l'ora mi precipito fuori l'aula per sfuggire ad un altro suo sguardo, che non riuscirei a sopportare.

Destini intrecciati || EzriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora