Ezra's POV
Quando arriviamo nel parcheggio del mio palazzo, sono ancora titubante sul farla dormire da me.
Però, come guardo il suo viso e quel suo sorriso furbo, non posso dirle di no.
Appena entrati in casa le dico "Devi farti una doccia o ti ammalerai, puoi prendere il mio accappatoio"
Mi guarda per qualche secondo e poi mi dice
"Anche tu se resti così bagnato prenderai qualcosa".
So dove vuole arrivare ed è sicura che ci cascherò sicuramente.
"Significa che la farò dopo di te" le dico facendola arrabbiare, Aria si avvicina a me mi accarezza il viso poi posa le labbra sulle mie.
Ce l'avrà vinta anche questa volta, la prendo in braccio e la porto in bagno, la poso delicatamente su un armadietto.
Le bacio dolcemente il collo, poi le sfilo la maglietta e scendo a baciarla su seno.
Anche lei mi toglie la maglia e mi attira più vicino a lei con le gambe, intrecciate dietro al mio fondoschiena.Quando siamo, entrambi, totalmente nudi, senza staccarci un secondo andiamo verso la doccia, apro l'acqua e lei, senza aspettare che si riscaldi, si butta sotto il getto ghiacciato.
Le esce un urlo di sofferenza ed io le rido in faccia, mi prende il viso tra le mani e bacia il mio sorriso, nato grazie a lei.
Prendo il bagnoschiuma, da uomo, e le dico ridendo "Spero che ti vada bene lo stesso".
Inizio a massaggiare la sua pelle con il bagnoschiuma, poi passo a lavarle i capelli, mentre lei fa lo stesso con me.
Stiamo sotto la doccia per più di 20 minuti, lì dentro scherziamo, ridiamo e facciamo l'amore.Mi era così mancata; la sua risata, le sue morbide labbra la sua pelle liscia.
Mi mancava sentirla mia e sentire quella completezza, quella estrema felicità che esiste solo quando lei è accanto a me.
Quando usciamo dalla doccia le presto una mia maglia e metto i suoi vestiti fradici a lavare, sperando che per domani siano asciutti.
Si butta sul letto, io vado a farmi la barba e quando torno, noto che si è addormentata su un fianco.
Mi sdraio accanto a lei avvolgendo le braccia alla sua vita e sprofondando la testa tra il suo collo e la sua spalla.Vengo svegliato dalla sensazione di avere labbra morbide posate sulle mie.
Non è un sogno, Aria è sopra di me, e mi sta lasciando piccoli e rapidi baci sulle labbra.
Si ferma appena mi vede aprire gli occhi "Buongiorno dormiglione" afferma con un sincero sorriso.
Confuso domando "Ma che ore sono?", "Le sei! E devo prepararmi in pochissimo tempo, perché Hanna sarà qua sotto fra mezz'ora"
Non ho idea di come possa essere così iperattiva alle sei della mattina e soprattutto il motivo per chi si sia svegliata così presto.
Scende dal letto ed inizia a vestirsi, "Ho pensato che era meglio andare via da quì il prima possibile".
Ha ragione, annuisco e le dico scherzando "Certo che Hanna deve essere una vera amica per venirti a prendere a questa ora".
"Già, non è molto brava a guidare, ma verrebbe a prendermi ovunque, se ne avessi bisogno".Continuo ad osservarla mentre si prepara e dopo poco si siede vicino me, posa una mano sulla mia guancia e mi saluta.
La bacio dolcemente, mi fa male vederla uscire da casa, ho il terrore che potremmo dividerci ancora per colpa della scuola.Aria's POV
Esco dal palazzo di Ezra, ripensando a ieri sera, è stata la serata migliore della mia vita.
In mezzo alla via c'è Hanna che mi sta aspettando, salgo in macchina e la ringrazio immediatamente "Non so come ringraziarti..."
"Non devi farlo infatti" dice sorridente.
Prima di andare a scuola passiamo a casa sua, quando si fa ora, ci avviamo verso il liceo.
È una bella giornata in tutti i sensi, è caldo, il cielo è di un colore limpido e sembra giocare con le tante nuvole che lo riempiono.Ripenso ai miei genitori, guardo il telefono e ci sono circa venti messaggi, tutti inviati da loro.
Rispondo che sto bene, che ho dormito profondamente da Spencer e che mi si era scaricato il telefono.I giorni in cui vorrei avere letteratura, purtroppo non è nel mio orario, durante l'ora di pranzo però decido di andare a cercare Ezra.
Quando entro nella sua aula vedo Meredith con dei fogli in mano in mezzo alla stanza, la guardo molto male e mi giro per uscire, ma lei mi ferma "Se cerchi Ezra, è andato a prendere una cosa in macchina".
Parla con voce stuzzicante, è cattiva, mi chiedo perché sia così, interrompe i miei pensieri dicendomi
"Sai credevo che eri abbastanza intelligente da capire quando è il caso di lasciare perdere una persona..."
"Scusa?" le domando nervosa.
"Sei così piccola e ingenua Aria...devi sapere che le relazioni con uomini molto più grandi di te e per di più, tuoi insegnanti, non portano a nulla di buono. Te lo dice una che ha già vissuto questa esperienza e ne sa qualcosa"
Dopo questo discorso, esce dall'aula a testa alta, lasciandomi senza parole.
Frustrata, torno in mensa cercando le mie amiche per farmi tirare su il morale.Quando la campanella indica la fine della giornata, preparo la borsa con i libri molto lentamente e quando rimango ultima, esco dall'aula.
Per andare all'uscita devo passare nel corridoio dove si trova l'aula di Ezra, spero con tutta me stessa di non incontrarlo.
Quando passo davanti alla porta, però, mi vede immediatamente e mi rendo conto che devo entrare.
"Ehy" mi dice con un sorriso smagliante, "Ciao" rispondo, cercando di nascondere le mie preoccupazioni e le mi tristezze, ma evidentemente non lo faccio molto bene.
"Cosa c'è che non va?" domanda preoccupato Ezra,
"Io stavo pensando che stai rischiando così tanto per una come me...e che, forse, non ne vale la pena"
"Aria, certe volte io non capisco cosa ti prenda..." mi rivela triste.
"Ezra tu hai una vita, un lavoro e rischi tutto questo per una bambina, non puoi andare a cena con me in un bel ristorante, non possiamo fare una passeggiata per le strade mano nella mano e non possiamo neanche andare al cinema.
Sei obbligato e rimanere chiuso in casa, mentendo a tutti per colpa mia..."
"Pensi che mi importi dove sia? A me importa solo di stare con te"
"No Ezra, per una volta ha ragione Mered..." mi accorgo troppo tardi di quello che gli sto raccontanto.
Faccio per andare, ma lui mi blocca "Cosa ti ha detto Meredith?", non voglio preoccuparlo, per colpa mia ha già abbastanza problemi "Niente Ezra, mi sono confusa... sono stanca e devo tornare a casa a salutare la mia famiglia".
Mentre varco la soglia della porta un nodo mi stringe la gola.Ezra's POV
Cosa ha detto Meredith per far crescere in lei tutte queste preoccupazioni?
Mi fa infuriare l'idea che quella vipera possa annientarla con qualche parola crudele.
Dovrebbe ancora trovarsi a scuola, così vado in sua riverca e la trovo nella biblioteca, sola, così mi avvicino a lei.
Appena mi vede mi saluta con un sorriso seducente.
"Anche tu cerchi un po' di pace in biblioteca?" domanda fissandomi attentamente.
"In realta cercavo te" le dico, Meredith mi sorride "Ah sì?"
"Sì, volevo solo dirti che io non voglio assolutamente niente da te, che mi devi lasciar perdere e che non ti permetterò di fare del male ad Aria, è chiaro?" Me ne vado senza darle il tempo di rispondermi.
Può fare qualsiasi cosa contro me, ma non deve toccare Aria. Per nessun motivo al mondo.
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Destini intrecciati || Ezria
FanfictionAria si è appena trasferita in Islanda. Si sente terribilmente sola, si trova in un altro continente senza le sue amiche e con una vita totalmente rivoluzionata. Qualcuno però, una sera, in un pub, la ascolterà; Ezra. Un ragazzo americano, appena l...