14. Non posso...

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Aria's POV

Dopo aver pranzato in mensa insieme alle mie amiche, vado in cortile a ripassare biologia, dato che, l'ora subito dopo la pausa pranzo ho il test.
Mi siedo su una panca e cerco di concentrarmi su questa strana materia, che mai capirò.
Nel momento in cui sto, quasi comprendendo qualche riga del libro, mi arriva un messaggio
"Ciao Aria, sono Jason, mi ha dato il tuo numero Ali, ti va di uscire oggi?"
Non ho minimamente voglia di uscire con nessuno, alzo gli occhi al cielo pensando ad una scusa da usare, quando vedo Ezra uscire dalla porta di scuola, con accanto Meredith.
Mi si gela il sangue, il cuore inizia a battermi con frequenza sempre maggiore, parlano per molto ed io lotto, per tutto il tempo, contro la voglia di andare lì ed urlare ad entrambi.
Abbasso lo sguardo, per non farmi notare ed i miei occhi si rincontrano con quel messaggio al quale, senza pensarci, rispondo.
"Certo! Ci vediamo fuori casa mia alle 4 e mezza?"
Mi arriva subito la sua risposta
"Allora a dopo, piccola"
Rimango fissa a leggere quel "piccola", che, non so per quale motivo, leggo con la voce di Ezra e la tristezza si impadronisce di me.
Devo uscire con Jason perché ho bisogno di ridere e di avere un amico che non sa nulla di me ed Ezra.

Una volta a casa, cerco di farmi il più carina possibile, poi esco e aspetto, Jason, nel portico.
Arriva perfettamente in orario, mi saluta con un abbraccio, io lo ricambio ma rimanendo molto distaccata, mi sorride e poi mi chiede "Ti va bene se andiamo in un pub?"
Non mi andrebbe molto, ma tanto, sono sicura che tutte le cose mi ricorderanno di Ezra, quindi accetto sorridente.
Passiamo una bella serata, è molto maturato in questi anni, quando me ne sono andata, Jason era un adolescente molto complicato, che aveva seri problemi con l'alcol e con le droghe.
Mi ha raccontato, che, da quando è stato in un istituto apposta per il suo problema, è praticamente rinato ed ora sta molto bene, sia con se stesso che con gli altri.

Mi riaccompagna in auto non molto tardi, ma quando mi lascia sulla strada di casa si avvicina un po' troppo a me.
Mi accarezza i capelli,
poi mi solleva il mento con l'indice mentre me lo sfiora lievemente con il pollice, poi si avvicina alle mie labbra e mi bacia dolcemente.
Per qualche secondo ricambio il suo bacio, che mi sembra davvero coinvolgente, ma, appena mi rendo di cosa sto facendo, mi stacco dalle sue labbra.
"Non posso...scusami tanto" Dico per poi iniziare a camminare velocemente verso casa senza girarmi a guardarlo.

Ezra's POV

Quando questa mattina osservavo Aria seduta in terza fila, così piccola e con quei suoi grandi occhi verdi infelici, volevo solo avvicinarmi a lei e stringerla fra le mie braccia.
Ma so che, devo allontarmi da lei ed uscire dalla sua vita, non voglio che continui a soffrire.

Durante l'ora di pranzo, Meredith è venuta a parlarmi e, per paura che Aria potesse vederla mentre parlavamo, mi sono diretto fuori scuola, ma quando l'ho vista in cortile mi sono paralizzato.
Meredith continuava a parlarmi e ad avvicinarsi un po' troppo a me, mentre io non facevo che pensare a quella ragazza in quella panchina, che abbassava lo sguardo tristemente, sicuramente, dopo avermi visto.

Ho passato tutto il pomeriggio a pensare a lei, a quel bel visino che non vedo sorridere da giorni.
Ho lottato tutto il giorno con il pensiero di andare da lei e, provare, in qualsiasi modo, a farle spuntare un sorriso.

Verso sera, finalmente mi faccio forza, prendo la macchina e vado verso casa sua, devo chiarirmi su quello che, probabilmente, ha visto oggi.
So che dovrebbe essere sola in casa, quindi, senza avvisare della mia visita, vado da lei.

Una volta arrivato nella via di casa sua, vedo, poco più avanti, una macchina grigia e sul marciapiede di fronte, Aria insieme ad un ragazzo.
Lo osservo, attentamente, avvicinarsi alle sue labbra, vorrei scendere dalla macchina ed allontanarlo da lei, ma come mi accorgo che Aria non si allontana e ricambia il bacio, metto in moto la macchina e vado via ferito.
Vederla con un altro mi fa stare malissimo, sbatto, violentemente, la mano sul volante.
Il pensiero, che abbia perso Aria per sempre, mi distrugge, ma se lei è davvero felice, io non posso che fammi da parte ed essere felice per lei.
Voglio solo che non sia triste e sola, anche a costo di vederla tra le braccia di un altro.

Aria's POV

Jason è un ragazzo fantastico, ma io non posso non pensare ad Ezra, anche se lui mi ha già dimenticata.
Se mi torna in mente quello che ho visto oggi, mi si spezza il cuore in circa tremila pezzi. Perché proprio Meredith?
Lui sa quanto abbia fatto soffrire me e la mia famiglia quella donna.
Qesta sera, però, mi sono promessa che non piangerò, spero che piano piano tutto questo dolore passerà.

Quando entro in casa, noto stranamente, mia madre
"Cosa ci fai qui?" domando al quanto confusa. Mi vede e mi abbraccia poi mi dice ironicamente "Oh ciao mamma come stai?
Bene figlia, tu? Mi sei mancata..."
"Scusami mamma, ma sai anche tu, che ora mai, vederti qui a casa nostra è diventato inusuale", lei rimane ferita dalle mie parole ed io subito mi pento di everle dette.
"Devo mettermi d'accordo con tuo padre per chi porterà Mike alla partita di Lacroos di domani" La guardo ancora più confusa.
"Tu e papà ora parlate?" le domando stupita ed infastidita
"Sì, per metterci d'accordo su voi due".
Non mi sembra molto convinta di quel che dice, allora mi viene in mente un'idea geniale
"E se andaste entrambi con Mike? Lui ne sarebbe davvero felice e sai che ha bisogno di esserlo in questo periodo".
Mamma viene convinta dal mio discorso, ma subito dopo ha un ripensamento "E tu starai tutta la giornata da sola? Torneremo la sera tardi"
"Rimarrò a dormire da Spencer, così non sarò sola"
propongo convinta.
Mamma mi chiede se sono sicura che Veronica, la madre di Spencer, mi ospiterà.
Sono sicura che mi faranno stare a casa loro, quindi prendo il cellulare e chiamo subito la mia amica
"Ehy, Spenc"
"Ciao Aria, dimmi..."
"Domani potrei venire a dormire da te?"
"Certo!" risponde immediatamente.
"Va bene anche a tua madre?"
Lo domando giusto per far tranquillizzare mamma, Spencer mi risponde prima che possa finire la domanda
"Sai che sei sempre la benvenuta a casa Hastings"
La saluto e le riattacco, poi guardo mia madre in modo supplichevole, per farle accettare la mia ottima proposta.
Finalmente mia madre si decide ed accetta, poi mi saluta frettolosamente, guardando l'orologio e accorgendosi che, fra poco papà tornerà dal lavoro.
Io, soddisfatta e allegra vado a preparare la cena, mentre la mia mente elabora le immagini di mia madre e mio padre insieme e, di una famiglia, nuovamente unita.

Destini intrecciati || EzriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora