venti

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Per tutta la giornata non faccio altro che ignorare Caleb nonostante condividiamo lo stesso banco per quasi tutte le lezioni. La tanto attesa campanella suona segnando la fine delle sei strazianti ore, mi avvio all'uscita per incontrare Sam, e quando tra la folla riconosco la chioma nera sorrido osservandola mentre accusa un ragazzo di avergli tirato i capelli. <<Dai andiamo a fare shopping>>la prendo sotto braccio allontanandola dal ragazzo. <<Mi porti a fare shopping? Io ti amo>> l'urlo della mia amica fa girare alcuni signori al di là della strada che borbottano qualcosa. <<Che avete da guardare? Siete gelosi che noi andiamo a fare shopping?>>per finire Samantha fa un'adorabile linguaccia ai signori che ci urlano quanto siamo maleducate.

[...]

Quando torno a casa poso i tanti sacchetti sulla scrivania della camera. La maggior parte delle cose Sam mi ha costretto a comprarle dicendo "Questo ti servirà. Questo è utile. Questa giacca è fantastica, ti starà benissimo". Mi butta esausta sul letto mentre i miei poveri piedi supplicano pietà. La porta ella camera si spalanca facendomi maledire per non averla chiusa a chiave. <<Chanel sbrigati! La famiglia Scott sarà da noi tra pochissimo e tu sei ancora così?>>le urla di mia madre mi fanno saltare giù dal letto. <<Cosa? Perché non me lo hai detto prima?>>sbadiglio frugando dentro i sacchetti per poi tirare fuori un jeans chiaro strappato sulle ginocchia, una canotta bianca. Da sotto il letto tiro fuori delle adorabili scarpe da ginnastica. Corro in bagno quando il campanello suona, infilo velocemente i vestiti, faccio uno chignon e, frugando in un cassetto tiro fuori una collana e qualche bracciale. Mi affretto a scendere giù sperando che non ci sia Caleb, ma mi sbaglio. Lui è seduto vicino a tavola, mentre i suoi genitori sono in cucina con i miei. Mi siedo senza spiccicare una parola per tutta la sera, tranne per rispondere alle domande di sua madre. <<Che ne dite di andare a fare una passeggiata voi due?>>sorride mia madre mentre mi rovina la serata. <<Mi piacerebbe, ma devo andare a finire i compiti>>sorrido falsamente alzandomi da tavola. <<So che frequentate gli stessi corsi, Caleb ti potrà aiutare>>sua madre si lascia andare un occhiolino mentre mi avvio in camera seguita da lui. Mi siedo sul letto aspettando che entri e chiudi la porta per prendere il computer e girovagare su internet. <<Non devi finire i compiti vero?>>lo guardo per qualche istante per poi negare con la testa. <<Hai deciso che non mi parlerai più o cosa?>>sbuffa sedendosi accanto a me. <<Caleb non voglio sentirti, lasciami stare, ti prego>>la sua mano si avvicina al mio volto per spostare un ciuffo di capelli scappato dall'elastico. <<Se solo tu mi facessi spiegare...>>in poco tempo le sue labbra sono sulla mia fronte, chiudo gli occhi godendomi quel piccolo gesto. <<Caleb ti prego non iniziare a parlare di Veronica>>abbasso lo sguardo pensando a quanto possa esser bella nonostante la sua etichetta da "ragazzo poco di buono". <<Preferisco parlare di te, non di Veronica>> le sue labbra si posano sulle mie creando quel mix di emozioni che solo lui mi fa provare. Le sue labbra calde contro le mie fredde, un semplice bacio a stampo, ma con un mix di emozioni indescrivibili. Quando stacca le sue labbra dalle mie un vuoto si crea dentro di me. Gli sorrido in imbarazzo mentre la sua mano mi accarezza la guancia <<Ti prego perdonami piccola>>


Resta con me [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora