<<Caleb no, ho paura>> sono seduta sul sedile della sua macchina mentre lui e i miei amici tentano di portarmi fuori. <<Chanel è solo una casa>>fulmino Anthony per riportare il mio sguardo sul mio ragazzo. <<Non è solo una casa, è una casa abbandonata e oggi è Halloween, quindi se permetti ho paura>>gli faccio notare prima di emettere un grido accorgendomi di esser finita sulla spalla muscolosa di Caleb. <<Lasciami! Giuro che se non mi lasci ti ritrovi single e senza macchina. Lasciami Caleb>>mi dimeno dalla sua presa mentre le ragazze sistemano qualche telo sul prato per stare più comodi. <<Piccola non te l'hanno insegnato che non le cattive non si conclude niente? Dai si più gentile>>Caleb mi da una pacca sul sedere facendomi arrossire. <<Caleb!>>lo riprendo tirandogli uno schiaffetto sulla nuca. Finalmente i miei piedi toccano terra facendomi sospirare <<Non ti azzardare ad avvicinarti>>lo minaccio prima di raggiungere le ragazze per sistemare le tende. <<Chanel hai le tue cose?>>mi domanda Belle ricevendo un'occhiataccia. <<No, ho solo paura e non voglio stare qui>>borbotto sistemando un po' di snack su un telo nel caso ci venisse fame. <<Ragazze venite stiamo iniziando>>la voce di Reed spezza il silenzio inquietante che circonda la casa. <<Iniziando cosa?>>domando a Susy mettendomi seduta tra lei e Caleb. <<Le storie di paura>>mi sussurra con una voce inquietante. <<Smettila>>le lascio uno schiaffetto sul bracco facendola ridere. <<Questa non è una storia. Non è un racconto, un qualcosa da narrare agli amici per divertirsi delle loro paure- come se non vuole fare questo-Potremmo definirla una constatazione una presa di coscienza, anche se futile. Passo subito al dunque, senza preamboli, senza un prologo definito. Esiste lui>>la voce di Anthony si ferma giusto il tempo per scrutarci e mettere un po' di suspense <<Non ho detto lui esiste per una buona ragione: tale affermazione supporrebbe infatti che si stesse cercando una prova della sua esistenza, adesso trovata. Invece nessuno di voi lo sa, ed io ve lo sto rivelando proprio ora. Esiste un lui. Non ha nome, non ha età. Esiste, e vi guarda. E nulla di più. È alto, indefinito nella forma, la notte è il suo regno. Quando il sole cala a ovest , veloce più delle ombre che si allungano nel crepuscolo lui appare, strisciando silenziosamente come nebbia invisibile attraversa tutto e vi raggiunge in ogni dove. Vi raggiunge sempre, ma nessuno di voi lo vede. Lui vi guarda dormire, e nulla più, tutta la notte rimane in piedi di fianco al vostro letto, immobile, silenzioso, e vi scruta attentamente. Anche prima che voi vi addormentiate, lui è già lì. Vi guarda e vi bisbiglia qualcosa: sussurri come versi di cicale morenti, sottili e pungenti note di una ninna nanna folle, i cui dolci singulti vi trascinano nell'oblio del sonno. E poi lui rimane li a guardarvi, immobile e nulla di più. Talvolta si avvicina, vi sfiora i capelli, vi accarezza dolcemente il volto, quasi uno gelido spiffero d'aria, sussurra cose alle vostre orecchie, nella vostra testa risuona la sua voce muta, continua a cantarvi quelle folle melodia. E cosi che vi agitate nel sonno, piangete, ridete, urlate. Lui è la luce dei vostri sogni, l'oscurità dei vostri incubi, il marionettismo dei sonnambuli, potete svegliarvi quanto velocemente volete, cercare ovunque nella vostra stanza, nella vostra intera stanza, se vi va. Non lo troverete. Lui è ovunque e da nessuna parte, non lo vedrete mai, vagamente percepirete la sua presenza, magari quando nell'afa delle notti estive crederete di vedere qualcosa, attraverso le palpebre chiuse, che vi si avvicina nel buio, più nero del nero. Ma nulla più, eppure lui sarà sempre lì, a guardarvi dormire, a scrutarvi in silenzio, ogni notte, per tutta la vostra vita, sarete sempre cullati da quella ninna nanna malata.>>afferro la mano di Caleb, il quale si gira a guardare la mia espressione terrorizzata. Mi tira dolcemente verso lui per avvolgere le sue braccia sulla mia vita e far combaciare la mia schiena con il suo petto. Le sue labbra si posano leggermente sul mio collo facendomi rilassare per qualche secondo<< Esiste lui. Non ha nome, non ha età. Esiste, e vi guarda. E nulla più. Vi guarda dormire, domina il sonno, ogni notte. E nulla più. E ogni notte, a sua piena discrezione, decide se vi sveglierete la mattina seguente. E nulla più>>il mio amico, o ex amico da oggi, conclude la sua storia guardando i nostri visi terrificati. <<Caleb...>>sussurro nascondendo il viso nel suo petto. <<Ehy piccola era solo una cazzata inventata adesso. Non c'è nessuno che ti vede dormire, tranne me.>>le sue dita fredde si posano sotto il mio mento costringendomi a guardarlo negli occhi. <<Me lo prometti?>>sussurro avvicinando lentamente il viso contro il suo. <<Te lo prometto>>le sue labbra calde si posando sulle mie tranquillizzandomi e facendomi gustare quel sapore illegale. <<Voi due smettetela di baciarvi, stiamo raccontando un'altra storia>>mi stacco imbarazzata sistemandomi con la schiena contro il suo petto e le mie mani piccole tra le sue. <<Certo che siete stronzi eh>>borbotta Caleb rigirandosi una mia ciocca di capelli tra le dita. <<Zitto e ascolta Romeo>>con un gesto della mano Reed riprende la sua storia facendo finta di non aver sentito l'invito cordiale di Caleb ad andare a qual paese.
Hello!
Ecco un altro capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Se volete lasciate un voto e un commento, ci vediamo tra tre giorni con il prossimo aggiornamento, godetevi il capitolo
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Resta con me [COMPLETA]
Romance[COMPLETA] Chanel Smith, una diciassettenne della California, è costretta a trasferirsi insieme ai suoi genitori abbandonando la sua monotona vita da studentessa e le persone che lei ama più di ogni altra cosa, Aaron e Susy, i suoi migliori amici. D...