undici

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<<Chanel>>sussurra Lorenzo riportandomi alla realtà. Mi ero imbambolata pensando alla stana nottata che ho passato con Caleb, non avrei mai immaginato di dormire con lui, contro il suo petto nudo e caldo. <<Chanel>>sussurra nuovamente il mio compagno pizzicandomi il braccio. Mi sono fatta travolgere nuovamente dal ricordo<<Si?>>domando girandomi a guardarlo. Lorenzo è l'unico ragazzo che non ho timore di guardare negli occhi quando parliamo, non lo so, mi trasmette fiducia. <<Sei sicura di stare bene? Non hai parlato per l'intera lezione.>>i suoi occhi si posano sulla mia felpa, cioè sulla felpa di Caleb... <<Si, sono solo stanca>>beh sono veramente stanca, questo trasloco mi ha stancata e poi c'è la scuola, la scappata di ieri sera, Caleb...

Il suo della campanella mi entra nel cervello facendomelo scoppiare, ci mancava solo il mal di testa. Mi alzo raggiungendo i miei amici nel grande cortile della scuola. <<Chanel posso parlarti?>>domanda Anthony prendendomi per il polso e trascinandomi in un angolo senza attendere una mia risposta. <<I tuoi hanno chiamato i miei genitori ieri sera per avvertirli che sei andata via di casa. È successo qualcosa di grave? So che sei andata da Caleb, basta vedere come sei vestita... Chanel promettimi solo che starai attenta, lui non è il solito ragazzo, prova divertimento a far star male le ragazze. Promettimi che non sarai una di quelle...>> il fatto che Anthony si preoccupi per me mi fa sorridere leggermente, mi ricorda molto Aaron. <<Tranquillo. Non mi faro portare a letto da un cafone del genere. I miei ieri sera mi hanno rivelato tutto e mi sono arrabbiata andando via di casa, ormai ci sono abituati. >>lo abbraccio alzandomi sulle punte e spettinandogli i capelli. <<Ragazzi correte, si stanno menando>>urla un ragazzo attirando l'attenzione di tutti. I miei occhi sfrecciano su quelli di Anthony che si guarda intorno per poi imprecare.<<Rimani qui>>sussurra prima di seguire il ragazzo insieme al gruppo. <<No, non rimarrà qui>>sbuffo seguendo la folla di persone. Spintono la cerchia di ragazzi fino ad arrivare davanti a tutti. Anthony cerca di trattenere Caleb che nel mentre urla qualcosa a Lorenzo che si tira su grazie Danny. Lo sguardo di Lorenzo si posa sul mio volto e solo ora posso notare il labbro sanguinante. Sorride amaramente per poi andarsene. La folla di persone sembra delusa da questo atteggiamento e i ragazzi tornano a fare quello che facevano prima. <<Chanel ti avevo detto di rimanere lì>>gli occhi dei miei amici si posando su di me mettendomi soggezione. Senza dire una parola mi avvio per il corridoio percorso poco fa da Lorenzo con la speranza di trovarlo. Voglio farmi spiegare per quale motivo Caleb si è comportato cosi e sono sicura che da lui otterrò qualche risposta. <<Lorenzo>>sussurro entrando nell'alula di chimica. Alza il volto incrociando i piedi sopra la scrivania grigia. <<Stai bene? Che diamine è successo?>>domando preoccupata avvicinandomi a lui. Il sangue continua a scendere dal piccolo taglio sul labbro facendomi venire i brividi. <<Sto bene, non ne ho idea, mi ha solo detto di non avvicinarmi a te>>sussurra portando un dito sulla ferita. Ma chi si crede di essere per minacciare le persone? <<Lascia, faccio io>>rovisto un po' nella mia cartella cercando dei fazzoletti. <<I fazzoletti di Frozen?>>ridacchia il mio amico quando ne estraggo uno dal pacchetto. <<Ehy me li ha comprati mia madre>>rido posando il fazzoletto sulla ferita. Il piccolo pezzo di carta si colora di rosso in poco tempo. Quando il sangue smette di uscire tolgo il fazzoletto e lo butto nel cestino poco distante da noi. <<Tu non ti allontanerai da me, vero?>>domando guardandomi le scarpe. <<Perché dovrei? Caleb è solo un arrogante, non può dirmi quello che devo fare>>ammette lui scendendo dalla cattedra e scompigliandomi la chioma castana. I lati della mia bocca si incurvano all'insù<<Dai andiamo che la ricreazione è finita>>il suo braccio mi spinge delicatamente verso la porta e in quel momento incrocio lo sguardo di Caleb. Lo supero evitandolo, non mi piace quello che ha fatto. <<Allison, dobbiamo parlare>>la sua voce mi provoca dei brividi, ma mi costringo a pensare he siano causati dal freddo. <<No Caleb, non dobbiamo parlare. Nel pomeriggio dirò a mia madre di riportarti i vestiti.>>detto ciò entro nell'aula di lettere e mi siedo vicino a Reed che sorride vedendomi. <<Tutto bene?>>domanda corrugando la fronte. Perché tutti mi chiedono se sto bene? Non hanno altro da fare? Annuisco posando la cartella in grembo.

[...]

<<Chanel!>>urla mia madre quando apro la porta di casa. Salgo le scale senza risponderle per poi chiudermi in camera mia. Tolgo la felpa buttandola sul letto seguita dai pantaloni. Entro in bagno per riempire la vasca con acqua bollette e spargere al suo interno lo shampoo. Entro nella vasca lasciando che l'acqua accarezzi ogni centimetro del mio corpo. Il telefonino inizia a suonare sul marmo vibrando di qua e di la. Lo lascio stare immergendo il volto nell'acqua. Lascio che i problemi mi vaghino nella mente cercando di riflettere su tutto. Cosa dovrei fare con Caleb? Per quale motivo si è comportato così? Cosa doveva dirmi di tanto importante? Perché i miei genitori mi hanno mentito per tutto questo tempo? Perché diamine non sono rimasta in California?

Resta con me [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora