capitolo 15

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Se Belle all'inizio credeva di essere finita in un brutto incubo, ora pensava di stare sognando.
Era infatti entrata nella più grande, magnifica biblioteca che avesse mai visto.
La pianta del pavimento era a forma di uno strano trifoglio deformato ed esso era occupato sporadicamente da qualche tavolino colmo di libri e documenti.
Ma ciò che le fece quasi perdere la parola, se non del tutto il senno furono gli enormi, ricchi scaffali addossati alla parete e carichi di volume di ogni età e provenienza.
Avanzò incerta, come se quel sogno potesse sgretolarsi da un momento all'altro e potesse svegliarsi nella sua stanza.
Ora ne sarebbe stata veramente delusa se fosse accaduta una cosa del genere.
Poteva percepire il profumo che emanava ogni singolo libro e la voglia che aveva di aprirli tutti era così intensa che dovette serrare i pugni per impedirsi di farlo.
<< Allora, che ne pensa? >> chiese una voce alle sue spalle carica di vivida curiosità e solo allora Belle si ricordò di non essere sola.
Si voltò verso la Bestia con un sorriso radioso e a lui parve la cosa più bella che avesse mai visto da ormai troppo tempo.
<< È magnifica >> sussurrò Belle per non turbare quella pacifica quiete.
In realtà credeva che fosse più che magnifica.
Era qualcosa di talmente bello e incredibile che le parve opera di qualche divinità celeste.
Un tempo credeva che nessuno potesse possedere una biblioteca del genere ma ora si dovette ricredere.
Quel posto esisteva e lei era così fortunata da averne il proprietario davanti agli occhi << Davvero ha letto tutti questi libri? >> domandò dando sfogo alla sua curiosità.
La Bestia, che era rimasta a gustarsi la sua reazione, si riscosse << No >> rispose per la prima volta realmente a suo agio << Alcuni sono in greco >> fece un mezzo sorriso per quanto le zanne glielo permettessero.
Belle lo guardò e quasi non si prese a schiaffi.
Come aveva potuto giudicarlo in quel modo senza nemmeno conoscerlo? Si vergognava di se stessa.
Una mente che amava e curava tutti quei libri non poteva essere davvero malvagia.
Scosse la testa, portò le mani sui fianchi e disse << Ha davvero fatto una battuta? >>
La Bestia continuò a ghignare in un modo che Belle trovò estremamente buffo e poi fece spallucce << Forse >>
La giovane rise.
Fu la prima e vera risata di cuore che le uscì da quando era stata rinchiusa in quel castello e lei stessa rimase stupita.
Dovevano ricominciare daccapo, come se nulla fosse accaduto e soprattutto insieme. Passo dopo passo.
Belle si avvicinò ad uno scaffale e accarezzò la copertina di un libro << Posso? >> chiese il permesso.
La Bestia annuì << È tua adesso >>
La fanciulla per poco non svenne.
Le stava regalando la biblioteca?
Certo, era una cosa più simbolica che altro ma a lei vennero le lacrime agli occhi dall'emozione.
Si voltò stupita a guardarlo e per un attimo, sotto quella peluria e quell'aspetto animalesco, le parve davvero un principe << Ti ringrazio >> biascicò con un sorriso timido.
Lui sospirò.
L'idea di stare facendo un passo verso una possibile umanità lo eccitava e lo rendeva anche inquieto ma si accorse che forse per lei ne valeva la pena fare uno sforzo.
Ci avrebbe provato.

Si avvicinò a lei cautamente e quando vide che non indietreggiava tirò quasi un sospiro di sollievo

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Si avvicinò a lei cautamente e quando vide che non indietreggiava tirò quasi un sospiro di sollievo.
<< Vedi questo? >> disse prendendo un libro da una pila sul tavolo più vicino.
Belle annuì flebilmente.
<< È stato un omaggio della donna che mi ha maledetto, insieme alla rosa e allo specchio >> non sapeva il perchè gli stesse raccontando quelle cose dolorose ma sentiva come se fosse giusto così.
La giovane lo ascoltava rapita. Comprendeva quanto fosse difficile per lui parlare di quei momenti e rispettava i suoi silenzi nonostante volesse saperne di più.
<< Anche questo è incantato >> sospirò aprendolo su una pagina qualsiasi.
Belle si avvicinò alla Bestia cautamente, per paura quasi di spaventarla e farla tacere ma non vide niente.
Era un semplice foglio bianco, vecchio e consunto ma guardando con più attenzione vide che i bordi della pagina rilucevano come se fossero animati.
Sfiorò con le dita incerte quella carta logora e si sentì percorrere i polpastrelli da una strana elettricità.
<< Ti permette di vedere posti nuovi senza che gli altri vedano te. Una sorta di tortura gratuita oltre a quella che mi inflisse con la maledizione... >> raccontò la Bestia, gli occhi persi in un ricordo lontano.
Belle era nauseata.
Quella donna che aveva trasformato quel giovane in un mostro era anche sadica perchè lei poteva immaginare cosa potesse significare esserci ma non esserci per davvero, per nessuno.
Non contare niente.
Lui poteva anche essere stato crudele e arrogante ma la ragazza provò un moto d'ira anche verso colei che lo aveva reso così animalesco.
Ed ora aveva quel libro tra le mani e tutto quello che riusciva ad immaginarsi era un suo desiderio nascosto.
<< Come funziona? >> domandò tornando ad osservare colui che aveva accanto.
La Bestia ci pensò un po' su, non aveva parlato nè mostrato a qualcuno il potere di quel libro, ma qualcosa nello sguardo innocente di lei lo persuase << Chiudi gli occhi >> disse con voce incredibilmente suadente che la spinse ad obbedire << Guardalo con gli occhi della mente, poi sentilo nel cuore >>
Belle si rilassò completamente.
Dentro di se non era più in una magnifica biblioteca, ma il suo desiderio incessante l'aveva portata là, dove tutto era cominciato.
Per un po' non percepì nulla se non il battito del suo cuore e poi sentì come uno sbuffo d'aria.
Aprì gli occhi e rimase senza parole.

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