Era la stanza più bella che avesse mai visto, degna di una regina. Il pavimento lucido e color senape e il sole abbagliante che penetrava dalla finestra, la rendevano luminosa, splendida e fin troppo sfarzosa. Le fughe delle pareti sembravano lavorate a mano in un disegno di rampicanti color oro. Lo stesso disegno si ripresentava nell'ampio letto a baldacchino che si stagliava in tutta la sua bellezza poggiato sulla parete centrale della stanza. Una grossa scrivania, con specchio e incisure barocche si trovava invece proprio di fronte ad esso. Belle inciampiò di qualche passo e carezzò il mobile dal profumo antico. Afferrò una spazzola dalle setole di cavallo e dal manico di rose e sussurrò << Ciao >> aspettando una qualche risposta ma essa rimase muta e fredda. Lumière e Tockins scoppiarono a ridere << Madmoiselle, essa è una semplice spazzola >> ridacchiò il candeliere. Belle arrossì sentendosi stupida oltre ogni misura ma fu ben presto interrotta dalla voce di un bambino che proveniva da fuori la porta della sua nuova stanza << Mamma, mamma. C'è una ragazza! >> diceva la voce. << Oh Chicco, quante volte devo ripeterti che non si dicono le bugie? >> lo rimproverò bonariamente una seconda voce questa volta da adulta. La fanciulla posò la spazzola sulla scrivania proprio mentre su un piccolo carrello da colazione entravano una teiera e una tazzina ad essa coordinata di porcellana bianca dal profilino color oro. << Oh cielo! >> strillò la teiera non appena la vide e per poco Belle non cadde sul letto per lo spavento. << Visto? >> disse la tazzina visibilmente compiaciuta << c'è davvero una ragazza >> << Bonjour Mrs Brick, lei è Belle, la nostra nuova ospite >> la presentò Lumière. Belle avrebbe preferito essere definita prigioniera ma capì che il maître era fin troppo ingenuo e gentile per capire una simile crudeltà. << Oh salve cara. È davvero un piacere conoscerla >> disse Mrs Brick con un tono di voce così materno che alla fanciulla piacque immediatamente. << Io sono Chicco >> fece invece la tazzina saltando in avanti e atterrando per fortuna sulla mano della ragazza. << Piacere di conoscerti, Chicco >> sorrise Belle nonostante dentro di se fosse un po' triste che anche ad un bambino fosse toccata una simile sorte. << Buongiorno >> cantò dal nulla una voce lirica. << Oh no, si è svegliata >> piagnucolò Tockins portandosi i due arti di legno a quelle che dovevano essere le orecchie << Salve Madame Guardaroba >> esclamò Lumière divertito dalla reazione del maggiordomo << è un piacere vederla finalmente sveglia >> Belle si accorse che stava parlando con l'armadio alla sua destra e rimase stupefatta quando vide che esso parlava attraverso un cassetto che aveva al posto della bocca. << Sono così felice >> cantò l'armadio << finalmente una giovane donna di aspetto gradevole da sistemare a mio piacimento >> Aveva una voce stridula e acuta e a Belle non piacque il tono ricco di promesse che aveva usato. Non era mica una bambola? E poi dall'apertura della bocca di Madame Guardaroba, iniziarono a uscire migliaia di nastrini rosa, di pizzo, di merletti, fiocchi, fiocchetti e un gigantesco sottabito che le si allacciò subito in vita. L'armadio riprese a cantare mentre Tockins urlava di smetterla e quando le stoffe smisero di girare vorticosamente, Belle quasi non urlò dallo spavento. Come l'aveva conciata? Sembrava una pomposa ragazza ricca e viziata. L'abito rosa, sgargiante non aveva niente del suo buongusto e, perchè stava indossando una parrucca? Chicco scoppiò a ridere insieme a Lumière non appena videro il suo sguardo disgustato. Subito Belle si tolse l'orrendo parrucchino e sgusciò da sotto l'abito. << Grazie >> disse educatamente << ma preferisco tenere il mio vestito >> Si voltò verso Madame Guardaroba per regalarle un sorriso ma vide che essa si era già addormentata. << Quella donna è pazza >> si lamentò Tockins << l'avevo detto io al padrone di cacciarla ma... >> << Oh suvvia mon ami >> disse Lumière circondando il busto dell'orologio con un braccio incandescente << sai bene che Madame Guardaroba è la più grande esperta di moda di tutta la provincia >> Belle, che segretamente concordava con Tockins, non ebbe tuttavia il cuore di andare contro il candeliere e si limitò a sorridere. << Gradisce una tazza di the, cara? >> chiese Mrs Brick avvicinandosi a lei sul suo carrellino.
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<< No grazie, a dire il vero sono molto stanca >> sbadigliò la ragazza lasciandosi cadere seduta sul letto. << Comprensibile >> disse Tockins << ha passato tutta la notte sveglia, chiusa in quella cella buia >> << Oh il padrone quando si arrabbia... >> cominciò ad agitarsi la teiera facendo uno strano rumore. << Si calmi madame o il suo the bollirà da un momento all'altro >> ridacchiò Lumière mentre Belle li osservava come se si trovasse in un suo libro. << Bene >> sospirò alla fine la teiera aiutando Chicco a salire al suo fianco sul carretto << Allora sarà meglio che la lasciamo riposare. Il padrone desidera la sua presenza per la cena, non lo faccia aspettare la prego. Diventa irascibile altrimenti... >> La fanciulla provò un brivido di paura al pensiero di sedere a tavola con quel mostro senza cuore e dalle lunghe zanne ma annuì educatamente. Se il piano che aveva escogitato nel frattempo sarebbe andato a buon fine, presto sarebbe stata libera e non avrebbe mai più rivisto quella bestia. << A dopo >> salutò la giovane aiutando quello strano quartetto ad uscire. Mi dispiace, pensò quando si chiuse la porta alle spalle, ma non posso. Andò verso il letto e lo fissò. Presto sarebbe stata libera.