capitolo 18

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Era da quasi mezz'ora che la Bestia faceva su e giù per la stanza.
Presto avrebbe consumato il pavimento, se lo sentiva.
Ma perchè stava reagendo così? Non era la prima volta che cenavano insieme.
Gli ultimi giorni erano stati abbastanza intimi, come due buoni amici.
Ma oggi si era svegliato così, confuso e con uno strano presentimento.
Sentiva il cuore palpitare forte nel petto al pensiero di rivederla.
<< Padrone, se mi permette di dirlo, mi sembra più agitato del solito >> disse Lumière in un moto di coraggio mentre Tockins si nascondeva dietro quest'ultimo.
<< Tu non capisci >> sbottò la Bestia fermandosi all'improvviso << l'ho vista lì, ed era così bella che non ho potuto fare a meno di invitarla per un ballo... E lei ha convenuto che fosse una buona idea >> disse come se quell'idea fosse del tutto innaturale ed insensata.
Come poteva quella splendida ragazza ballare con uno che aveva zampe al posto delle mani?
E perchè soprattutto?
Dio... Si sentiva così stupido.
<< Perchè lo avete fatto? >> chiese il maître con un sorrisino pieno di doppisensi.
Già, perchè lo aveva fatto?
<< Io... Non lo so >> sospirò alla fine portandosi un artiglio sul viso come per sfregiarsi per la sua stupidità.
<< Oh questo ormai non importa! >> intervenne Mrs Brick salvandolo da quello spiacevole interrogatorio << Deve rendersi presentabile padrone, la cena sarà servita tra meno di un'ora >>
Trascorsero i venti minuti più brutti della sua vita: si fece il bagno, si accorciò il pelo e poi fu costretto a sedersi su una stupida sedia davanti a Mrs Brick, Spolverina e Lumière con Tockins che li guidava nei preparativi.
Quando si guardò allo specchio per poco non si spaventò.
Era abituato alla sua mostruosità, a quell'orribile creatura che era diventata, ma questo... Superava di gran lunga ogni misura di bruttezza.
Il pelo del viso era impiastricciato con trucchi vari, gli avevano messo addirittura il rossetto. E quella cos'era? Una parrucca?
Si voltò verso i suoi improvvisati preparatori e grugnì infuriato.
<< Nulla che non si possa rimediare >> disse subito Lumière per placare la sua ira.
E la Bestia sbuffò.
Doveva fare in fretta o l'avrebbe fatta aspettare.

Nelle sue stanze Belle si aggirava come se non si riconoscesse. Ed in effetti faceva fatica a credere che quella splendida donna fosse proprio lei.
Madame Guardaroba aveva fatto proprio un buon lavoro.
Indossava uno splendido abito dorato, con dei piccoli intarsi floreali che Belle sospettava fossero realmente oro.
I capelli le ricadevano semiraccolti sulle spalle con un fermaglio semplice ma di effetto.
Il suo viso conservava la sua semplicità eppure era anche magnifico e dai lineamenti ben marcati. Non si era mai vista cosi splendida.
<< Sei bellissima >> cantò l'armadio contento.
Ma nonostante si sentisse davvero bella come una principessa, quella strana sensazione alla bocca dello stomaco con l'abbandonava.
Era nervosa ma nello stesso tempo non vedeva l'ora di incontrarlo.
Non le era mai successo di sentirsi così.
Soprattutto poco tempo prima non avrebbe mai immaginato che il suo interesse potesse essere rivolto ad una creatura così bizzarra.
Ma in lui vedeva tante cose.
Era come se si fosse tolta un velo scuro davanti agli occhi.
E si vergognava a dire di essere attratta dalla Bestia, non perchè lo trovasse impossibile ma perchè un simile cambiamento sembrava essere avvenuto troppo presto per i suoi gusti.
Quando lui le aveva proposto di ballare era rimasta stupita ma anche molto felice.
Aveva accettato senza ombra di dubbio.
Guardò Madame Guardaroba e lei le sorrise rassicurante.
Era ora di scendere.

<< Siete sublime >> disse Lumière sinceramente colpito.
Non aveva mai visto il padrone così bello.
Nemmeno da umano.
Forse perchè ora la sua bellezza non aveva niente a che fare con quella esteriore, anche se conciato così era davvero interessante.
<< Mi raccomando... >> cominciò Mrs Brick.
<< Sia gentile >> concluse la Bestia sfinita da quelle continue raccomandazioni.
Mrs Brick sorrise con dolcezza << Le confessi i suoi sentimenti >> disse invece lasciandolo a bocca aperta << sono sicura che capirà >>
Confessarle i suoi sentimenti?
Lui non provava niente per... Ok, va bene. Le piaceva. E molto anche.
Belle era dolce, incantevole, intelligente e semplicemente troppo per lui.
Come poteva lei amarlo a sua volta? Era impossibile.
C'erano troppi difetti in lui che oscuravano i suoi pregi.
Ma decise di rischiare.
Se non per lui, per Lumière, Tockins, Mrs Brick e tutti gli altri che non meritavano la sua stessa maledizione.
Erano troppo buoni per finire  come lui.
Dannato per sempre.
Si trovava sulla scalinata di sinistra e aspettava che la giovane scendesse.
Belle comparve sulle scale opposte, le percorse delicatamente, una ad una e ogni suo passo era un battito di cuore della Bestia.
Lui rimase senza parole.
Se prima pensava che fosse bella ora la trovò splendida oltre ogni misura.
Era un angelo caduto sul suo cammino per redimerlo.
Belle a sua volta rimase piacevolmente colpita.
La creatura indossava un elegante completo blu scuro, con camiciotto a balze sul petto ampio.
Gli occhi azzurri la scrutavano con affetto e con un briciolo di desiderio.
Le parve un principe.
Arrossì leggermente e gli sorrise.
Scesero insieme le scale, trovandosi a metà strada, scrutandosi a vicenda.

La Bestia le porse un braccio e lei lo accettò volentieri rifugiandosi in quella stretta sicura

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La Bestia le porse un braccio e lei lo accettò volentieri rifugiandosi in quella stretta sicura.
Fecero insieme l'ultima scalinata in comune e entrarono nella sala da ballo.
Belle non l'aveva mai vista così pulita e luminosa. I grandi lampadari di cristallo brillavano accesi da candide fiammelle e gettavano una luce soffusa per tutta la stanza.
Essa era completamente libera ad eccezione del maestro Cadenza che appena li vide iniziò a strimpellare le prime note di una qualche canzone da sala.
La ragazza s'inchinò con grazia sentendosi come una dama di corte e la Bestia fece una riverenza e le porse una zampa.
Poi iniziarono a ballare e tutto divenne incredibilmente magico. La musica divenne un valzer trascinante e Belle si abbandonò totalmente tra le braccia di lui.
La loro era iniziata come una strana storia.
Nessuno credeva che avrebbero potuto essere qualcosa di più di due nemici ma ora erano in sintonia come una giovane coppia innamorata.
Già, era il profumo d'amore che riempiva l'aria. Un profumo che entrambi non volevano percepire ma che si era intricato in loro come un resistente rampicante.
Belle portò una mano a cingere il collo di lui e chiuse gli occhi lasciandosi cullare come una bimba desiderosa d'affetto.

Belle portò una mano a cingere il collo di lui e chiuse gli occhi lasciandosi cullare come una bimba desiderosa d'affetto

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Non vedeva più un animale feroce, nè il buon amico che era stato per lei di recente.
Ora, di fronte a lei, c'era quel bambino del quadro, finalmente cresciuto. Ed era tutto ciò che desiderava di trovare.
Quella realtà spaventava entrambi.
Erano due creature timide nella loro diversità, non avvezze a simili sentimenti mentre ora sembravano trascinati dalla marea.
Come un flusso che ti porta dritto verso la felicità.
E si resero conto, con stupore, che insieme erano davvero felici.

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