«piccola vado a prendere qualcosa per pranzo» dice James lasciandomi un bacio a stampo per poi accarezzare la testolina di Urgano.
Prendo una manciata di croccanti in un pugno e il cagnolino subito mi corre incontro cercando di arrampicarsi sulle mie gambe.
«sta calmo» ridacchio per il solletico che provocavano le sue piccole zampette strisciando sui miei jeans.
Abbaia e io scuoto la testa per poi sedermi sul pavimento e aspettare che anche lui lo facesse.
Sto lì mezz'ora e finalmente dopo mille tentavi Uragano capisce il comando di sedersi per avere poi un croccantino.
Vado al piano di sopra per lavarmi le mani e il cagnolino mi segue. Mentre mi asciugo le mani Uragano inizia a ringhiare così abbasso lo sguardo verso di lui.
Sta guardando lo specchio.
«ti ha spaventato il mio riflesso?» rido spostandomi ma Uragano continua a ringhiare.
Questo è lo specchio che stavo per rompere quella notte, quello con la cassaforte per la qualche ho la chiave.
«aspettami qui tu» mormoro come se il cane potesse capire.
Vado in camera e poi ritorno in bagno con la chiave. Levo lo specchio appoggiandolo delicatamente sul pavimento.
Uragano non si muove di un millimetro. Giro la chiave nella serratura. Strano, solitamente per le casseforti c'è bisogno della combinazione.
Riesco ad aprire la cassaforte e il cagnolino inizia ad abbaiare e ringhiare più forte di quanto già non facesse.
«fai silenzio piccolo» dico e apro la piccola porticina trovandoci un panno di velluto arrotolato intorno a qualcosa e poi dei pacchi sigillati con dello scotch.
Prendo il panno e noto che contiene... una pistola. Quasi non mi cade a terra... cosa cazzo ci fa una pistola qui?
La poso e poi prendo uno dei pacchetti facendo un piccolo foro con una limetta per unghie.
Esce una polverina bianca...droga.
Credo che James debba darmi un bel po' di spiegazioni.
*
«piccola alla fine ho preso dei panini e-» si blocca appena, girandosi, vede la pistola sul tavolo della cucina e i pacchetti di droga tra cui quello aperto.
Lo vedo poggiare delicatamente al pavimento le buste della spesa e io sospiro.
«hai qualcosa da dire al riguardo James?» chiedo e lui si passa una mano nel ciuffo con fare nervoso.
«posso spiegarti» dice ma io scuoto la testa.
«lo sai chi possiede una pistola e kg di droga? La persona che tu mi hai sempre detto di non voler diventare» dico ingoiando il groppo che ho in gola.
«Amie io...ti devo delle spiegazioni» ripete sedendosi.
«adesso si collegano anche quelle telefonate che facevi quando io non c'ero» mormoro appoggiando i palmi della mano sul tavolo.
«io non volevo entrare nel giro ma una delle prime sere che scappammo incontrai un mio amico...» inizia a raccontare.
«...e lui mi presentò delle persone, un giorno mi portò a vedere il loro luogo d'incontro e lì scoprii cosa facevano, erano una gang, mi offrì di fare qualche lavoretto e io lo feci e giorno dopo giorno mi disse che ero sempre più pronto per entrare a far parte della loro gang...poi noi ci siamo spostati di nuovo e io non l'ho avvertito così lui mi ha chiamato per dirmi che avrei continuato a lavorare per lui ma in un'altro territorio» dice inumidendosi le labbra con la lingua.
STAI LEGGENDO
Innamorata del mio Inferno 2
Romance«te l'ho detto piccola, tutto sarebbe tornato come prima» dice lui. Siamo rimasti in balia di questa frase. L'unione di queste parole metterà fine a qualcosa o le darà vita? Pronti a scoprire cos'è successo dopo il The End? Attenzione: Uso di parole...