CXVII. Due persone da salvare

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«le persone da salvare erano due questa volta e siamo riusciti a portare la ragazza a dei valori stabili visto che ha subito diversi traumi e la rottura di un braccio ma...per salvare il bambino abbiamo bisogno di far partorire la ragazza nonostante non si trovi neanche all'ottavo mese, abbiamo bisogno che lei firmi dei fogli per darci la possibilità di praticare un cesareo» spiega il medico e vedo Alex completamente smarrito.

«okay si, firmerò ma vi prego, fate tutto il possibile per salvare la mia bambina» dice ed il medico annuisce tornando in sala operatoria.

Poco dopo un'infermiera porta ad Alexander dei fogli che lui firma.

«andrà tutto bene, sta calmo» abbraccio il ragazzo che mi stringe a sé mentre James si siede su una sedia guardandosi le scarpe.

Dopo non so quanto tempo la figura di Debbie esce dalla sala operatoria su una barella con una fascia attorno alla testa e varie ferite.

Alexander si avvicina ma il medico gli dice che potrà vederla domani mattina.

«posso vedere almeno la mia bambina?» chiede.

«la bambina adesso andrà in una speciale incubatrice visto che rientra nella categoria dei prematuri gravi, potrà vederla domani in compagnia di sua moglie» spiega il dottore.

«starà bene la bambina?» chiedo mentre Alexander si tocca le tempie.

«dobbiamo vedere se riscontra complicanze durante la notte ma è una bambina forte e credo c'è la farà» da una pacca sulla spalla al ragazzo al mio fianco e poi si congeda.

«hai sentito Alex? Il medico dice che la bambina è forte» accarezzo una guancia al diretto interessato e lui mi chiude in un abbraccio.

«spero che Debbie mi permetterà di vedere la bambina» dice.

«sei suo padre, hai il diritto di vederla poi la storia tra te e Debbie è un'altra cosa»

«lo spero comunque io resto qui, sai se succedesse qualcosa alla bambina» dice ed io annuisco.

«hai fame? Io e James andiamo a prendere dei caffè e qualcosa da mangiare e torniamo»

«non ho fame però un caffè va bene»

«okay allora andiamo» gli lascio un bacio sulla guancia e mi dirigo verso James che ha preferito appartarsi da tutto.

«come sta la bambina?» chiede.

«è una prematura grave ma dice il dottore che è forte» rispondo.

«andiamo a prendere qualcosa da mangiare e dei caffè»

*

La notte passa molto lentamente e James fa di tutto per farmi stare comoda contro il suo petto.

«buongiorno piccola» sussurra James contro il mio orecchio.

«cosa? Mi sono addormentata» chiedo alzandomi dal suo corpo.

«giusto per un paio di ore, un medico ha detto che fra un po' possiamo andare a vedere Debbie e la bambina»

Innamorata del mio Inferno 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora