CII. Le sue parole sono come un colpo al cuore

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«dove mi stai portando?» chiedo a James quando mi prende in braccio a mo di sposa.

Ho indosso solo l'intimo mentre lui i boxer. Quando scorgo sul suo viso un sorriso malizioso capisco la nostra destinazione: camera da letto.

Lascia il mio corpo sul letto con molta delicatezza poi mi sovrasta mantenendosi con le mani ai lati della mia vita.

Le sue labbra iniziano a lasciare piccoli baci sulla mia pancia, nella quale da circa 5 settimane abita il nostro bimbo.

Non c'è ancora nessun rigonfiamento rilevabile, l'unico visibile è quello nel cavallo dei boxer di James.

Quando mi ritrovo le sue labbra vicine alle mie le unisco senza pensarci per poi portare le mani sulla sua schiena.

I suoi denti vanno a chiudersi attorno al mio capezzolo appena leva il reggiseno. Dalla mia bocca escono piccoli ansimi così lui decide di iniziare a torcere l'altro capezzolo.

«cazzo» è l'unica cosa che dico.

Avere le sue mani su di me è così appagante soprattutto quando mi fa scendere lungo le gambe le mutandine.

Vedo la sua testa proprio vicina alla mia parte più sensibile e mentre mi stringe i fianchi delicatamente la sua lingua lecca il mio centro.

«così bagnata per me» quasi geme ed io mordo il mio labbro inferiore.

«dio James continua» la mia schiena si inarca ma lui prendendomi per i fianchi mi riporta più vicina a lui.

«le tue gambe aperte solo per me» la sua voce è così roca e le sue parole così fottutamente eccitanti che vengo gemendo oscenamente.

Quando si mette sulle ginocchia dopo essersi leccato le labbra mi metto a gattoni fino a sfiorare con il naso il suo petto.

Gli abbasso i boxer fino alle ginocchia poi lui se li leva buttandoli a terra.

Porto le mie mani attorno al suo membro, non riesco ad avvolgerlo con una sola mano.

Poi queste ultime iniziano a compiere movimenti che vanno dal basso verso l'alto facendo gemere James.

«le tue piccole mani attorno al mio cazzo sono così...magnifiche» butta la testa all'indietro.

Amo vederlo ridotto così a causa mia così avvolgo le mie labbra attorno alla punta.

«porca puttana» impreca tra i denti quando passo la lingua sulla fessura del suo membro.

Visto che sono messa a quattro zampe sul letto la sua mano riesce ad arrivare al mio sedere così lo palpa per poi stringere una mia natica tra le mani quando inglobo una buona parte della sua erezione.

«la tua bocca è così brava ad avvolgere il mio cazzo» dice con un leggero strato di sudore che decora la sua pelle.

Vado più velocemente sia con la bocca che con le mani ed i suoi gemiti di piacere aumentano finché non mi ritrovo ad ingoiare il suo sperma.

«dio piccola, è stato tutto perfetto» dice ed io annuisco con i muscoli facciali un po' intorpiditi.

Si stende accanto a me sul letto ed io mi accoccolo a lui iniziando a tracciare con le mie dita i contorni dei suoi tatuaggi.

In questo momento mi sento tanto un'adolescente anche se alla fine ho ancora 17 anni e tutto questo è normale nonostante aspetti un bambino.

Innamorata del mio Inferno 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora