CAPITOLO 63

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( Elisa )

" Non rispondere... " mi sussurra Andrea, contro le mie labbra.

" Aspetta Andrea, potrebbe essere importante, fammi rispondere, ritorno subito..."gli dico, prendendo al volo il cellulare.
Lascio un delicato bacio sulle sue labbra, e mi allontano un paio di minuti in salotto per rispondere alla chiamata.

È Nicole.

" Si può sapere dove cavolo sei finita? Tuo figlio ha pianto tutta la notte? " il suo tono arrabbiato mi fa immediatamente realizzare che mi ero completamente scordata di chiamarla per avvertire che mi sarei fermata a dormire qui!

Sono imperdonabile! 😞

" Lo so, scusa Nicole, davvero, me ne sono completamente dimenticata " dico cercando di giustificarmi.
In verità, non c'era giustificazione per il mio comportamento.
Scordarmi di mio figlio.... ma come ho fatto? 😱

" Elisa, ma che ti prende? Non ti eri mai comportata così? Scommetto che c'entra quel ragazzo? " mi chiede Nicole arrabbiata.

" È stato male tutta la notte, ha avuto un attacco di panico, non potevo lasciarlo da solo! " cerco di spiegarle.

" Certo, mentre con tuo figlio potevi farlo! Elisa il tuo comportamento, è vergognoso, fattelo dire! Io e Giulio non sapevamo più che fare per calmarlo! " continua Nicole.

" Ti ho detto che mi dispiace, Nicole, ma cosa devo fare? Sono qui a lavorare, cosa pensi stia facendo?" le rispondo.

" Non so che fai in quella casa , so solamente che da quando nella tua vita è entrato quel tizio, sei cambiata,  conta quasi più lui, della tua famiglia!" mi rimprovera.

" Non è vero, questo non lo puoi dire, sei ingiusta! Se ho accettato di fare questo lavoro, è soprattutto per mio figlio, perché mi pagano bene, e voglio che ad Alex non manchi nulla, non puoi accusarmi di qualcosa che sto facendo per il suo bene " dico.
Sono molto delusa dalle sue critiche.
Ammetto di aver sbagliato a non avvertire, ma non può accusarmi di trascurare mio figlio, perché lui è il bene più grande che ho.

" Quando vieni a casa?" mi chiede Nicole.

" Non lo so, appena posso, non te lo so dire " le rispondo.

" Mi auguro che questa volta tu ti ricorda di Alex! Continua a chiedere di sua madre, sappilo!" mi dice con il suo tono sarcastico.
Che diritto ha di criticare come mi comporto con mio figlio?!
Alex dovrà sempre avere il meglio dalla vita, e se questo vorrà dire lavorare senza sosta, lo farò, pur di vederlo star bene.
Dopo averla salutata, freddamente,
chiudo la chiamata, e torno in camera da Andrea.
Prima di entrare, però, lo sento alle prese con una telefonata, che mi lascia senza parole...
Accosto l'orecchio alla porta per ascoltare, dal momento che sento fare il mio nome.

" Grazie Edo, i tuoi consigli mi sono stati molto utili, avevi ragione tu, fingere un attacco di panico, mi è stato di grande aiuto, pensa che stamattina, l'ho trovata che dormiva nel mio letto!" .
Le parole di Andrea mi paralizzano .

Non è possibile? Non può aver finto tutto quanto!?
Questo significa che ha sempre mentito, non soffre di attacchi di panico, è tutta una balla, una scusa per tenermi qui?
Non ci credo ...
No, non posso crederci ...perché mi ha mentito? 😨
Sembrava così sincero ...perché ?!

Sono davvero sconvolta...
Devo fare qualcosa...devo sapere la verità ...sto impazzendo!

Spalanco la porta della sua camera e guardo Andrea.
Come se nulla fosse, spegne il telefono, e mi viene incontro.

" IL MIO RIFUGIO DAI GUAI "{#Wattys 2016 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora