CAPITOLO 68

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( Alessio )

Da quando sono in questa casa, è già successo di tutto.
Il faccia a faccia con Elisa, è stata la cosa più difficile.

Oggi stavo quasi per commettere una pazzia, non posso permettermi di lasciarmi andare con lei, rischierei di illuderla e non voglio farlo, dal momento che fra qualche giorno, me ne andrò lontano da qui.

Ho talmente le idee confuse, che non riesco nemmeno ad addormentarmi... Il fatto è, che continuo a pensare e ripensare a quello che è successo, e a quanto, nonostante io faccia di tutto per evitarlo, la desideri!

Un pianto disperato, mi distrae dai miei film mentali, incuriosendomi.
Credo provenga dalla stanza accanto alla mia.
Forse si tratta di Cristian, il mio nipotino, avrà fatto un brutto sogno.
Povero cucciolo, devo assolutamente andare a vedere.

Mi alzo dal letto ed esco dalla stanza, più che curioso, preoccupato.
Appoggio l'orecchio alla porta...

Ma non è Cristian a piangere, questo non è il pianto di un bambino,ma di una ragazza!
È Elisa!
Provo ad entrare, senza bussare, sperando non mi cacci.

La vedo coricata sul letto, a pancia in giù, sta singhiozzando e non si accorge della mia presenza.
Mi avvicino, timoroso, lo so che sta così per colpa mia, sono io la causa del suo malessere.
Mi sento terribilmente in colpa.

Le accarezzo piano i capelli.

" Elisa... perché stai piangendo? " azzardo, sapendo già, che non mi dirà mai la verità.
La sento irrigidirsi, sotto il mio tocco.

Si volta.

Ha gli occhi gonfi di lacrime, vederla così, mi fa male, soprattutto perché non posso far nulla per aiutarla.

" Che ci fai qui? " dice, cercando di nascondere le lacrime, asciugandosi gli occhi con la mano.

" Ho sentito che stavi piangendo e mi sono preoccupato " le dico.

" Oh non devi, sto bene, non è niente, mi capita ogni tanto, di lasciarmi prendere dalla malinconia " si giustifica.
Tiene gli occhi bassi per evitare di guardarmi.

" Volevo ringraziarti per oggi, mi sei stata molto utile, sei riuscita a farmi ricordare il mio film preferito! ".
Mi sembra la frase meno
scontata da dire.
Infondo, è la verità, grazie a lei, sono riuscito a ricordarmi qualcosa del mio passato, anche se solo di un film.

" Ne sono felice " la sua risposta è fredda, e distaccata, credo non veda l'ora, che me ne vada da qui.

" Elisa, non devi piangere per me, dico sul serio, non lo merito. Hai tutta la vita davanti, puoi rifarti un futuro quando vuoi, non restare a piangere per me, non ne vale la pena " dico, sperando di convincerla.

Ma quello che ottengo è l'effetto contrario.
Elisa mi guarda con odio, e subito dopo, mi tira uno schiaffo in pieno viso.

" Vattene Alessio! Cosa speri venendo qui? Di pulirti la coscenza? Ti senti meglio nel dirmi che ti dispiace e che non dovrei restare a piangere per te? " mi dice, con rabbia.

" No Elisa, non è questo che voglio, desidero solo che tu non soffra a causa mia, mi fa male vederti così " le dico, sinceramente.

" Ti fa male? Beh,non sai quanto fa male a me! Dirmi questo, non ti farà sembrare più buono ai miei occhi, mi dispiace, ma non posso e non voglio credere ad una sola delle tue parole! " mi dice, alzandosi dal suo letto.
Si avvicina alla porta e la spalanca.

" IL MIO RIFUGIO DAI GUAI "{#Wattys 2016 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora