CAPITOLO 78

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( Elisa )

Agitata a dir poco.
Mi sento scoppiare il cuore per l'emozione, fra poco riabbraccero' mio figlio e forse anche Alessio.
Spero solo che Edoardo sia riuscito a convincerlo.

Arriviamo davanti al luogo dell'appuntamento, una fabbrica abbandonata, dove intorno c'è praticamente il nulla.

Lo ammetto, sono un po' preoccupata, per come potrebbero andare le cose, ma la presenza di Riki mi da forza, ho fatto bene a farlo venire con me.

" Sicura che sia qui? Perché sembra deserto, un'atmosfera da brivido " commenta Riccardo.

" Si è qui, ne sono più che sicura, l'indirizzo è questo, dai andiamo dentro " dico.
Riki mi segue ed entriamo nella fabbrica.
Intorno a noi, solo vecchi macchinari ormai in disuso e lamiere.

" Edoardo, sei qui? Sono Elisa! " urlo.
L'eco della mia voce, riecheggia in tutto il fabbricato.

" Eli secondo me, è meglio se c'è ne andiamo, dammi retta, non mi piace questo posto " mi dice Riccardo.

Non lo facevo così fifone... 😕 ma chissà, forse ha ragione lui, anche a me questo posto non piace, ma non ho nessuna intenzione di mollare, devo vedere mio figlio.

" Eli, mi ascolti, sento che non è una buona idea, restare qui " mi ripete Riki.
Poi un rumore ci fa entrambi sobbalzare.

" Elisa! Che bello rivederti! " non è la voce di Edoardo...
Davanti a noi compare Emma!!

D'istinto, Riccardo, come per difendermi, si affianca a me e mi prende per mano.

" Emma! Dov'è mio figlio? " dico, quasi gridando.

" Dove è giusto che sia, con suo padre!" mi risponde con tutta calma.
Si avvicina e ci osserva entrambi.

" Sei venuta con il tuo amante? Mi fa piacere che ti sia trovata un nuovo ragazzo, perché avrai saputo la bella notizia, Alessio ed io ci sposiamo! " mi dice, con tutta fierezza.

" Non è il mio amante, e sappi che non ti lascerò sposare con Alessio, perché lui è già sposato con me " dico con rabbia.

" Sapevo che era una trappola! " commenta Riccardo sottovoce.

" Che cos'hai fatto a Edoardo? " dico, immaginando le cose più terribili.

" Non potrà più darmi fastidio adesso!" mi risponde Emma, con un ghigno.

Rabbrividisco alle sue parole ...significa che l'ha ucciso!

" Mi è dispiaciuto farlo, infondo era un bravo ragazzo, ma un po' troppo impiccione, per i miei gusti. Avrebbe dovuto farsi gli affari suoi e adesso sarebbe ancora vivo!" la luce che i suoi occhi sprigiona, mentre parla, mi gela il sangue.

" Tu sei completamente pazza!Che cosa hai fatto a mio figlio? Che gli hai fatto, parla!" grido tremando.
Mi scaglio contro di lei, nonostante Riccardo tenti di trattenermi, la rabbia è incontenibile.

Emma ride soddisfatta.

" Voglio bene a quel bambino, infondo diventerà a tutti gli effetti mio figlio, quando tu sparirai per sempre, sorellina! Non potrei mai fargli del male, lo tratterò bene, sta tranquilla!" sorride con tutta calma.

" Io ti ammazzo, puttana! Ti ammazzo! Ridammi mio figlio!" grido tirandole uno schiaffo.
Con uno scatto, Emma tira fuori dalla tasca della giacca una pistola e me la punta alla testa, afferrandomi per i capelli.

" IL MIO RIFUGIO DAI GUAI "{#Wattys 2016 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora