CAPITOLO 71

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( Elisa )

Apro gli occhi, e intorno a me vedo solo delle pareti bianche.
Ma dove sono?
Ho la testa confusa, non ricordo...
Mi guardo il braccio e ci vedo un ago infilato in vena.
Ecco che lentamente i ricordi si fanno più nitidi: l'aeroporto...sì, ora ricordo... stavo cercando di fermare Alessio, c'era mio figlio con me .....mio figlio...
Mi porto le mani alla bocca e soffocando un urlo.
Alex è stato rapito!
Mio figlio... il mio bambino 😨

Devo andare a cercarlo, non posso restare qui, devo trovarlo, ha
bisogno di me .
Mi strappo l'ago dal braccio e scivolo giù dal letto .
La testa mi gira, barcollo, ma proseguo verso la porta, scalza e in camice d'ospedale.

La porta si spalanca e davanti a me compare Nicole, seguita da Giulio e un altro ragazzo, che non ricordo di aver mai visto prima.
No, ora mi ricordo, certo che l'ho visto.
L'ho incontrato stamattina all'aeroporto.

" Elisa, ma dove vai?" mi dice Nicole sorreggendomi, dato che le gambe erano talmente deboli, da non reggermi in piedi.

" Vado a cercare mio figlio, lasciatemi passare! " dico, in preda ad un attacco d'ansia.

" No Elisa, non puoi, devi restare qui, calmati e torna a letto " mi ordina Giulio, aiutando Nicole, a riportarmi
a letto.

" Devo andare da mio figlio! Ha bisogno di me ..." dico in lacrime.😭

" Calmati, ti prego " mi dice Giulio.

" Sono stanca di sentirmi dire che devo calmarmi, voglio andare a cercare mio figlio e nessuno me lo può impedire!" dico.

"Qualcuno forse, lo sta cercando? C'è qualche persona, là fuori, che si sta preoccupando per quel povero bambino?" continuo.

" Lo stanno cercando Elisa, stanno facendo di tutto per trovarlo, ma non è così semplice " mi spiega Nicole.

" No, non stanno facendo niente, invece, altrimenti lo avrebbero già trovato!" alzando il tono di voce.

Spingo via sia lei, che Giulio e cerco nuovamente di uscire da li, ma questa volta è il ragazzo di stamattina a fermarmi, Riccardo, ricordo bene il suo nome e soprattutto i suoi occhi.

" Aspetta, Elisa, non fare così, non stai ancora bene, sei svenuta in aeroporto, per questo sei qui, appena starai meglio, ti prometto che andremo insieme a cercarlo!" mi dice Riccardo.

Non so perché, ma la sua voce, riesce piano piano a calmarmi.
Mi accompagna gentilmente verso il letto e mi aiuta a sedere.

" Ditemi la verità...ci sono speranze di ritrovare Alex?" chiedo, con le lacrime agli occhi.

" Elisa, devo dirti una cosa, ma prometti che resterai calma " si rassicura Giulio.

Faccio un cenno con la testa, senza rispondere, temo il peggio ...

" La polizia in queste ore, ha scoperto una cosa di fondamentale importanza per le ricerche, ma non credo sia un bene ...." fa una pausa.

" Parla, cazzo!" gli ordino, sempre più preoccupata.

" Hanno scoperto che Emma è fuggita dal reparto di psichiatria in cui era ricoverata!" mi dice, tutto d'un fiato.

Le sue parole mi gelano il sangue
nelle vene.
Lo sapevo, me lo sentivo ...
C'era qualcosa, una sensazione che mi ha fatto sospettare di lei fin da subito. Se ha rapito mio figlio, non ne uscirà vivo!
Mia sorella è completamente pazza, lo ucciderà, solo per il gusto di vendicarsi di me e Alessio....

Pensare lucidamente, adesso, è troppo difficile.
Raccolgo i miei vestiti, indossandoli frettolosamente.

" Elisa, dove stai andando!? Non puoi muoverti da qui, adesso, è pericoloso,  se è davvero Emma la responsabile, rischierai la vita anche tu" mi blocca Giulio.

" IL MIO RIFUGIO DAI GUAI "{#Wattys 2016 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora