CAPITOLO 66

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( Alessio )

Non so per quanti interminabili minuti sono rimasto impalato a fissare lo sconosciuto, che afferma di essere mio fratello, so solamente, che mi sembra tutto assurdo.
Solo pochi giorni fa, non avevo la ben che minima idea di cosa volesse dire avere una famiglia, e ora, scopro improvvisamente di avere un fratello, una moglie e chissà quanti altri familiari!

" Sono Giulio, tuo fratello!" mi dice
il ragazzo.

Mi sento quasi in colpa a non ricordarmi di lui, sembra così emozionato nel vedermi, mentre io me ne sto qui pietrificato, senza nemmeno sapere cosa dire.
Questa situazione è a dir poco imbarazzante.
Continuo a fissarlo e non so in che modo comportarmi o come iniziare una conversazione con lui.

" Alex, fratello, sono così felice di vederti, non immagini nemmeno quanto ti ho cercato " mi dice, abbracciandomi forte.

Vorrei poter dire lo stesso, ma non provo niente nei suoi confronti...

"Entra, non restare lì sulla porta " gli dico, cercando di essere il più gentile possibile, nonostante il mio visibile imbarazzo.

" È stata Elisa a dirmi tutto e a darmi il tuo indirizzo " mi spiega.

Elisa...
Ci avrei scommesso!

" Alex, non immagini la gioia che abbiamo provato tutti, non appena abbiamo saputo che eri vivo. Eravamo tutti convinti che fossi morto, dopo due anni di ricerche invane, sinceramente, avevamo perso la speranza. Solo
Elisa, ha sempre sperato e creduto con la massima convinzione, che
fossi ancora vivo" mi dice Giulio.

Lo ascolto parlare e provo ad immaginare il nostro rapporto.
Che fratelli siamo stati?
A giudicare dalla felicità di Giulio, nel vedermi, credo andassimo molto d'accordo.

" Mi dispiace tantissimo, ma non  ricordo niente di te e del nostro rapporto, spero che capirai il mio disagio, mi sento in colpa... " dico. Giulio m'interrope e mi abbraccia per l'ennesima volta.

" Non devi sentirti a disagio per questo, Alex, ti capisco. Elisa mi ha raccontato tutto, so del tuo incidente, della perdita di memoria, non preoccuparti, ti capisco perfettamente" dice Giulio.

Sembra un ragazzo simpatico, ha un'aria buona.
M'ispira fiducia.
Non vorrei essere così freddo nei suoi confronti...

" Poco fa hai detto, che eravate tutti felici.... ci sono altri fratelli o sorelle, che ancora non conosco?"gli domando curioso.

Quante altre cose dovrò scoprire sul mio passato?

" No, sono il tuo unico fratello, ma ho una moglie Nicole, e un figlio, Cristian. E poi ci sono mamma e papà, e... " mi spiega, bloccandosi di colpo.

" E? Va avanti Giulio, ti prego... solo tu puoi aiutarmi,a ricordare" gli dico.

" Non c'è nessun altro, davvero, volevo semplicemente riferirmi ad Elisa, è talmente felice di averti ritrovato " mi dice.
Non so perché, ma ho come la sensazione che mi nasconda qualcosa.

" E così ho un nipotino... è un vero peccato, che non ricordo nemmeno lui" dico rattristandomi.

" Guarda! Ho delle foto di Cristian sul cellulare, magari ti ricordano qualcosa" mi dice, prendendo il cellulare dalla tasca.
Mi fa vedere un po' di foto.
Immagini felici, insieme a mio fratello, altre con i nostri genitori, ed infine, me con un bambino in braccio, mio nipote Cristian, per l'appunto.

" IL MIO RIFUGIO DAI GUAI "{#Wattys 2016 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora