CAPITOLO 75

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( Elisa )

Quando usciamo dal bagno e raggiungiamo il salone, di Emma non c'è più traccia.

" Dove si sarà cacciata? E soprattutto, come ha fatto a sapere che eri qui? " dice Riccardo, guardandosi intorno.

" Non credo lo sapesse, deve essere stata qui esattamente come noi, per caso, forse mi ha vista, si è accorta della mia presenza e mi ha seguita in bagno " faccio tutte le ipotesi più possibili.

" Dai, torniamo in camera, qui non abbiamo più niente da fare, se n'è andata " dice lui, mettendomi una mano sulla spalla.

" La devo trovare, capisci? La devo assolutamente trovare, quella pazza ha mio figlio e sai cosa mi ha detto, mentre tentava di strozzarmi? Che non mi permetterà di rovinare i suoi piani con Alessio! " dico, tremando.

" È folle, non c'è dubbio, ma devi stare attenta, non puoi mettere in pericolo la tua vita " mi dice Richy.

" È molto più importante la vita di mio figlio che la mia, non ho paura per me, ma per quello che potrebbe fare a lui " dico, ed è assolutamente vero.
Tremo anche solo al pensiero di quello che potrebbe fare al mio bambino, se solo qualcosa andasse storto.

Torniamo in camera e continuo a pensare e ripensare a quello che mi è appena successo.
Rivederla, dopo tutto questo tempo, mi ha fatto uno strano effetto.
La maschera che le nascondeva in parte il volto, non mi ha impedito di riconoscerla.

" Stai ancora tremando, Eli, ti faccio portare qualcosa di caldo, una camomilla magari, chiamo la reception " dice Riccardo, abbracciandomi.

" No, non serve, sto bene, tranquillo" dico.
Niente sarebbe servito in questo momento, sono troppo preoccupata.

" Allora prova a riposare, domani con la mente lucida, penseremo ad una soluzione per scoprire dove si trova, ok? " mi dice Riccardo.
È sempre fin troppo carino e premuroso con me, non so dove trovi la pazienza.

Provo a fare come dice, infondo, una buona dormita, può servire adesso.
Mi spoglio, rigorosamente in bagno.

(Ovviamente non di fronte a lui 😏 )

Infilato il pigiama, mi metto sotto le coperte, anche se non credo riuscirò ad addormentarmi facilmente.
Provo ancora quella terribile e soffocante sensazione, delle sue mani strette sul mio collo.
Per un attimo, ho creduto di morire.

Riccardo, intanto, fa come me.
Dopo essersi cambiato, s'infila sotto le coperte, rigorosamente nel suo angolo del letto.

Ormai erano parecchie notti che condividevamo lo stesso letto, ma Riccardo, non mi aveva mancato di rispetto.

Ora però, sto talmente male, che vorrei tanto un suo abbraccio.

♥ ♥ ♥ ♥

( Riccardo )

Siamo a letto da un po', cerco invano di addormentarmi, ma non ci riesco, sono troppo preoccupato per Elisa.
La sento piangere e non posso ignorarlo.
Povera piccola, mi si spezza il cuore sapere che sta soffrendo così tanto.
Se solo potessi fare qualcosa per aiutarla, a ritrovare suo figlio.

So che non dovrei, tra di noi ci sono dei limiti che ho sempre rispettato fin ora, nonostante dorma con lei, ormai, da diversi giorni, non mi sono mai permesso di avvicinarmi troppo, sapendo quant'è ancora innamorata
di Alessio.
Elisa mi piace... Dio se mi piace!
Ma per lei non è la stessa cosa, non ho speranze, purtroppo, per questo non ho mai nemmeno tentato di farmi avanti con lei.

" IL MIO RIFUGIO DAI GUAI "{#Wattys 2016 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora