CAPITOLO 8

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" Eli , ma che fai qui? Dovresti essere a casa a quest'ora?! " mi rimprovera mia sorella.
Non poteva farlo.
Non li , davanti ad Alessio!

" Non sono mica una bambina?! Sono venuta a mangiare una pizza con il mio amico Lele " dico un po' fredda.

Lele sorride a mia sorella , un po' imbarazzato.

" Tua sorella ha ragione , non puoi girare per strada a quest'ora della notte... " rincara la dose Alessio.
Adesso mi stavo davvero incazzando.

" La smettete di trattarmi tutti come una bambina? So badare a me stessa chiaro? " dico.

" Non ho dubbi , ma resta comunque il fatto che è troppo tardi per andartene in giro da sola! " dice Emma.
" Possiamo fare una cosa , Alessio ti può accompagnare fino a casa con la moto e io mi prendo il taxi?! "

Alessio a quelle parole , non ci mette un secondo ad accettare.
Sembrava non vedesse l'ora di stare da solo con me.
Ovviamente era solo un idea che mi stavo facendo io...
Ma il suo sorriso , mi faceva pensare questo!

" Che ne dici Ale? Ti dispiace se
accompagni mia sorella a casa? " gli chiede Emma.

" Volentieri , certamente. " risponde.

Cavolo no! Questa proprio non ci voleva!
Non voglio tornare a casa , con lui.

" Ma.... ho la mia bici e poi c'è Lele! " cerco di trovare una scusa plausibile , ma proprio non ci riesco , Emma era talmente testarda....
Era sempre stata così fin da bambina.
Quando si metteva in testa una cosa , nessuno le faceva cambiare idea.

Povera me...!

" La bici può riportartela a casa Lele! "
dice Alessio.

" Si , certamente , lo faccio molto volentieri. " risponde Lele con un sorrisone.

Sono in trappola!
Non mi posso rifiutare!

Alla fine Alessio ha la meglio ed esco dalla pizzeria con lui.
Emma sale sul taxi e Lele si allontana con la mia bici.

" Ok ragazzina , sei riuscita a rovinarmi la serata! " mi dice Alessio.

" Io non ti ho rovinato niente! Ma chi cavolo pensi di essere? Non l'ho fatto apposta , anzi , sai che ti dico? Me ne torno a casa da sola! Tu va dove
vuoi! " gli rispondo.

Mi metto a camminare velocemente e Alessio mi viene dietro con la moto.

" Dai , non fare la bambina... sali in moto... non puoi andartene in giro così è buio e potrebbe accaderti qualsiasi cosa! Tua sorella mi ucciderebbe! " mi dice.
Quindi era solo per questo che mi voleva accompagnare?!

" Smettila di chiamarmi ragazzina! Mi fai incazzare! " dico , mentre accellero il passo.
" Allora non comportarti come tale! Sali , forza! Sei sotto la mia responsabilità! " mi ordina.

Il suo tono autoritario mi stava davvero infastidendo.

Improvvisamente Alessio frena bruscamente e scende dalla moto , afferrandomi per un braccio.

" Sali o ti ci faccio salire con la forza! "
Sempre più convinta che fosse uno stronzo presuntuoso!
Non poteva darmi degli ordini!
Non era nessuno per farlo!

" Cosa fai tu? Provaci e ti prendo a calci! " gli rispondo , infuriata.

Non avevo mai sopportato le persone che volevano darmi ordini.

" IL MIO RIFUGIO DAI GUAI "{#Wattys 2016 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora