CAPITOLO 70

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( Elisa )

" Alex... Alex dove sei, piccolo mio... " continuo a ripetere fra le lacrime.😭

Sto girovagando da più di un'ora per tutto l'aeroporto e di mio figlio non c'è traccia.
Non so che fare, sono disperata, è tutta colpa mia e della mia distrazione.
Se non mi fossi distratta ora Alex sarebbe qui con me 😫

Le forze mi abbandonano, la testa mi gira.
Sto per svenire.
Vado a sbattere contro qualcuno.
Due braccia forti mi sorreggono.
Sollevo lo sguardo e incontro due occhi di un azzurro così intenso, da sembrare zaffiro, che mi fissano confusi.

" Stai bene? Hai bisogno d'aiuto? " mi dice lo sconosciuto.

Non so perché lo faccio, ma
d'istinto, gli racconto quello che mi è appena accaduto, tra le lacrime.

" Non trovo più mio figlio. Mi sono distratta un'attimo ed è sparito.
Sarà spaventato a morte, ha solo due anni. Non so più che fare, dove cercarlo, ho chiesto a tutti, ma nessuno lo ha visto " dico, piangendo.

Lo sconosciuto cerca di capire ciò che gli sto dicendo, faticosamente, dato che le mie parole sono confuse.
Prende le mie mani fra le sue.
Sono intenerita dal suo gesto.

In qualche modo, pur non conoscendomi, sta cercando di proteggermi.

" Ok, adesso però, calmati e fa un bel respiro, ti prometto che troveremo tuo figlio, è impossibile che sia andato lontano, un bimbo della sua età, da solo, non si può non notarlo " mi dice.

Solo adesso, comincio a far caso al suo aspetto.
Credo abbia, su per giù, la mia età.
È alto come me, capelli castani un po' spettinati, un sorriso pulito e sincero che va dritto al cuore, ma la cosa più sconvolgente, sono i suoi occhi, di un azzurro intenso.
Porta uno zaino in spalla, il che mi fa presumere, che stia per partire.

" Lo troveremo, vedrai " mi ripete, con l'espressione preoccupata.

" Se non lo trovo ....io... io..." dico, angosciata.
Sto tremando, e lui se accorge.
Mi avvolge con il braccio, le spalle, cercando, senza successo, di calmarmi.

" Lo so che è difficile adesso, ma per prima cosa devi stare tranquilla. Chiamiamo la sicurezza e vedrai che in poco tempo, lo troveranno, vieni con me" mi sorride dolcemente.
Mi avvolge nel suo abbraccio, portandomi, dai poliziotti, adetti alla sicurezza.

" Vi prego aiutateci, è successa una cosa gravissima!" esordisce, una volta arrivati davanti ai poliziotti.

Uno di loro, s'interessa subito a noi.

" Ditemi, siamo qua per questo "ci risponde l'uomo.

" Il figlio di questa ragazza, è scomparso all'improvviso, ha due anni, questa è la sua foto " il ragazzo, porge al poliziotto una foto di Alex, che stringevo tra le mani, continuando a spiegare l'accaduto, al posto mio, esattamente come glielo avevo appena raccontato.
D'altra parte, sono troppo agitata per parlare, non sarei in grado di mettere in ordine un discorso, in questo momento, e non riesco a smettere di tremare.

" D'accordo, non preoccupatevi prima del tempo, adesso divulghiamo la cosa, avvertiamo tutta la sicurezza e facciamo fare l'annuncio, così che, le persone che dovessero incontrare il bambino, siano accorte " dice il poliziotto.

" La prego, dovete trovarlo, è piccolo e indifeso, sarà impaurito " intervengo, ricominciando a piangere.

Il ragazzo, mi stringe forte a lui, per darmi coraggio.

" IL MIO RIFUGIO DAI GUAI "{#Wattys 2016 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora