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Era passato un mese da quando incontrai Justin nel bosco,finalmente sapevo la verità. Anche se dovevo ammetterlo ero un pò confusa,Jonathan era così gentile e altruista non riuscivo proprio vederlo come il cattivo,forse Justin aveva esagerato,avrei tanto voluto vederli fare pace.
"Bel cielo stellato non trovate?" Parlò Jonathan per aprire un discorso con me che nel mentre guardavo il vuoto pensierosa. Alzai gli occhi al cielo ma la sua mano prese il mio mento e mi girò verso di lui per poi lasciarmi un bacio delicato sulle labbra. "Vi sembra il caso?" Chiesi nervosa dal suo gesto,inopportuno,davvero un gesto inopportuno. "Volevo solo rubarvi un bacio." Rispose lui con un sorriso stampato in faccia,sospirai e chiusi gli occhi per poi rigirarmi verso il balcone. "Vi prego,non rubatemi più niente." fece per parlare ma poi rimase in silenzio,un silenzio che durò per la maggior parte del tempo. Non avevo molta voglia di parlare,rispondevo a malapena. "Permettetemi di rubarvi il cuore..." santo cielo.
...

"Principessa,svegliatevi! Ricordate che oggi avete il pranzo con i genitori del signorino Jonathan?!" La voce di Lisa,la mia domestica preferita,ma che dico,lei era come una amica per me. "5 minuti ancora..." mi lamentai coprendomi con le coperte che poi vennero tolte appunto da Lisa per farmi alzare. Avevo detto che era la mia preferita? Ritiro tutto. "So che non vi importa molto di quel principetto ma alzatevi se no daranno la colpa a me!" "Ma a me importa invece!" Beh... forse il mio interesse non raggiungeva i livelli più alti ma era pur il mio promesso sposo,doveva importarmi di lui in qualche modo. Ma forse l'unica a crederci ero io considerata la faccia di Lisa e il suo mettere le mani ai fianchi per poi 'sgridarmi' con:"Non provate a prendermi per i fondelli,signorina!" Ohh,che fastidio che mi dava! "Al diamine! Se proprio vuoi provocarmi di mattina presto fallo dandomi del tu,lo preferisco!" Uscì un piccolo urletto dalla sua bocca e cominciò a saltare ma poi finì guardandomi male e puntando un dito verso me. "Quanto ancora dovevo aspettare?! Sai,non c'era gusto risponderti a modo senza darti del tu." Questa sarà una lunga giornata,si.
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"Allora,avete delle passioni oltre ai fiori?" Domandò la madre di Jonathan,era strano il suo comportamento,era gentile ma mi sembrava una gentilezza finta,nonostante questo,mi ha fatto domande tutto il tempo,sempre con una espressione incomprensibile,metteva soggezione. "Certo,ehm... tante in realtà,leggere,tingere,cantare..." risposi molto tranquillamente,ma evidentemente qualcosa non andò bene perché quasi rischiarono tutti di strozzarsi con il boccone di carne. "Raccontatemi di più sulla vostra ultima passione,sono curioso." Si rivolse a me Jonathan con un tono divertito. I miei genitori mi guardavano con aria severa,avrei preferito che quel boccone di carne li avesse strozzati. "Oh beh,se siete così curioso sarei lieta di approfondire il mio discorso..." dissi prima di ricominciare a parlare,prima di lasciar parlare mia madre,che avrebbe sicuramente spiegato il 'malinteso'. "Se intendete cantare come ultima passione vi informo che state sbagliando,il canto é stato la prima cosa fin da piccola che preferivo fare,tutto il resto sono degli hobby che mi hanno insegnato a svolgere i miei genitori. Vi basta o qualcuno vuole sapere ancora qualcosa di me?" I miei mi guardavano e poi guardavano quelli di Jonathan,si vergognavano,si vergognavano di me. "No,vi ringrazio questo può bastare." Affermò il padre di Jonathan,un uomo di poche parole ma che ovviamente io ero riuscita a tirar fuori. Riprendemmo a mangiare e 'gustarci' il pranzo senza più parlare o almeno,senza più parlarmi.
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Lavender Princess🌷JarianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora