Lavender Princess🌷Jariana

XXII

"Tranquilla Ariana,c'è bisogno di tempo per capire quale sia il tuo posto. Io l'ho capito proprio adesso."

Alzai il capo dopo aver sentito quella voce terribilmente calma,tanto calma che invece a me suscitava l'effetto contrario,una serie di scosse presero il possesso del mio stomaco ma feci in modo di non farlo vedere.
"E cosa avresti deciso?"
Chiesi cercando di fingere e fare l'indifferente. Intanto con la coda dell'occhio lo vidi alzarsi e venirmi incontro,mi girai per capire bene la situazione e mi stupii nel vederlo inginocchiato davanti a me.
"Ariana,anche se sono ben consapevole che mi ci dovrò abituare e ci vorrà un po' di tempo per farlo... Io voglio restare al tuo fianco,e visto che non ho avuto il momento giusto per chiedertelo lo faccio adesso,qui davanti alla tua famiglia per dimostrare loro quanto un ragazzino ricoperto di stracci riesca a rendere felice la principessa del regno. Ariana mi vuoi sposare?"

Mio padre e mio fratello sorridevano contenti mentre mia madre si limitava solo a guardarci con espressione seria però una volta che le rivolsi il mio sguardo lei mi annuì come per dire che andava tutto bene.
In realtà non sapevo se andasse davvero tutto bene,insomma Justin era praticamente scappato dopo aver saputo del matrimonio e adesso mi fa la proposta? Non era coerente,volevo capirci di più solo che non avevo tempo per pensarci su. Lo guardai e lui mi sorrise anche se in imbarazzo perché era un grande sforzo per lui fare tutto questo davanti al Re e alla Regina. Sorrisi anch'io per calmarlo e mi inchinai alla sua stessa altezza per poi abbracciarlo e sussurrargli un deciso "Si."
Io ero decisa,eccome se lo ero.
Il pranzo continuò tranquillamente e sentiamo anche le urla di felicità di Lisa dalla cucina. I miei decisero non sgridarla,erano di buon cuore nell'ultimo periodo.
Finito il pranzo Justin mi prese per il polso e mi porto nella scuderia,che bel posto romantico per una ragazza. Sbuffai sonoramente e lui mi guardò confuso.
"Non sei felice?"
"Di stare in una scuderia per cavalli?"
Cominciò a ridere e la sua risata mi fece sorridere anche se lo nascosi subito perché ero ancora arrabbiata con lui.
"Beh si non è il posto migliore,ma volevo stare da solo con te."
Abbassai gli occhi e finii per guardare il pavimento ma sentii una mano calda sulla mia guancia che mi fece alzare il capo e guardare i suoi occhi color nocciola.
"Che succede?"
"Che succede?! Come che succede?! Tu sparisci per un intero giorno senza farti sentire e poi riappari dal nulla e mi chiedi di sposarti,ti sembra un comportamento coerente e maturo?"
Sbottai, non ce la facevo più a tenermi tutto dentro. Abbassò la testa per un secondo ma la rialzò subito per guardarmi. Non so come facesse a tenere il contatto visivo così a lungo,io non riuscivo a starci più di un minuto perché mi imbarazzavo subito.
"Hai ragione scusa per averti fatto preoccupare solo che avevo bisogno di tempo per pensare,non è facile ricominciare da capo capisci?"
In suoi occhi erano lucidi e solo lì capii quanto lui avesse sofferto,tornare in un castello,sentir parlare di nuovo di Re,Regine e Principi. Non era certo facile dopo quello che gli aveva fatto la sua famiglia...
Lo guardavo mettersi a nudo delle proprie paure,perché anche lui era umano e provava dei sentimenti,non ero ancora riuscita a conoscere il vero Justin,quello che si nasconde dietro un bel sorriso e tanto coraggio. Mi avvicinai a lui e mi misi in punta di piedi,dovevo farlo visto che è molto più alto di me,avvicinai il mio viso al suo e lo baciai. Sentii ancora una volta il caldo delle sue labbra,prese i miei fianchi;poi mi prese in braccio e fece in modo di allacciare le mie gambe intorno al suo bacino così da sbattermi contro la porta della scuderia che aveva chiuso per non farci sentire. Il bacio continuò sempre con più foga e aggiunse anche la lingua che dopo poco incontrò la mia ma quando lo notai sbottonarsi la cintura mi fermai.
"Non vorrai farlo in una scuderia?"
"Lo sapevi che mi piacciono le scuderie..." mi sussurrò all'orecchio per poi mordicchiarmi il lobo e scendere con una serie di baci umidi verso il collo. Mi lasciai del tutto andare.