⚠AVVISO⚠
Prima di leggere: Volevo avvisarvi che ci sono scene di sesso quindi per chi non volesse leggerle,non legga la fine del capitolo.
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Tornai nella mia stanza un pò più tranquilla ma questo finì quan
do mia madre venne ad aprire la porta di camera senza chiedere nessun permesso.
"Non ti vergogni di aver fatto una figura così misera?" annuii e mi inchinai,una cosa che lei non si aspettava minimamente.
"Si,madre sono misera." cominciai a girare per tutta la stanza. "Faccio pena perché i miei genitori non pensano di me come una figlia ma per loro sono solo quella che terrà in vita la grande e prestigiosa dinastia. Sono misera perché mi costringono ad amare una persona che mi soffoca ogni volta che la vedo o la sento parlare,desiderano per me la felicità si ma quella superficiale... E forse è vero sono una bambina viziata e voglio sempre di più ma non finirò finché non sarò realmente felice. Ora continua a ripetermi il ritornello della stessa canzone di sempre io tanto non sono altro che una pedina comandata dal suo Re e dalla sua Regina. Ma quando un giorno scomparirò madre,e voi impazzirete nel cercarmi vorrà dire che anche Il re e la Regina hanno bisogno della loro pedina per fare scacco matto."
...Era passato un mese da quel giorno e le acque si erano calmate. Jonathan e i suoi genitori erano tornati nel loro Regno senza più farsi sentire.
Io potevo passeggiare nel mio giardino senza paura di essere assalita da qualche guardia per farmi tornare dentro il castello. Avevo fatto in modo che Lisa fosse liberata e continuasse a lavorare per noi e per quanto riguardava Justin... beh a lui non potevo avvicinarmi più di tanto,anche perché era sempre impegnato con il lavoro. E forse era proprio per questo che mio padre gli aveva dato questo incarico:per allontanarci. E ci stava riuscendo,ogni giorno che passava noi due ci scambiavamo ancora meno parole,ci limitavamo solo al saluto e col tempo sarebbe scomparso anche quello. Qualche volta mi inoltravo nel bosco e passavo a salutare Noah che mi faceva tanta tenerezza.
"A che pensi?" si sedette affianco a me sulla panchina mio fratello sorridente.
"A niente." affermai e lui rise non credendomi "Non sarebbe da te,Justin vero?" feci di no con la testa e mi alzai muovendo le mani per continuare a negare quello che stava dicendo. "Figurati se penso a lui!!" "Oh io credo proprio di si!" insistette e allora alzai la voce "No! Insomma perché dovrei pensare ad una persona così insignificante!"
Prima che Franck potesse replicare si aggiunse un'altra persona al discorso e quando alzai lo sguardo vidi proprio Justin con espressione sia delusa che arrabbiata. "Ah beh,avrei dovuto aspettarmelo,ma tranquilla sono venuto fin qui solo per darti questi fiori... se sono così insignificante me ne vado." lasciò cadere a terra le lavande e se ne andò,avevo fatto un grande sbaglio.
"Justin! Aspetta!!" Urlai ma mi ignorò continuando a camminare,raccolsi i fiori e sospirai non sapendo che fare.
"Dovresti dirglielo." affermò Franck sicuro di sé "Che cosa?" "Che l'hai detto solo per nascondere che sei innamorata di lui." rimasi a bocca aperta. Mi alzai e me ne andai raggiungendo la piccola camera all'interno del castello. Bussai "Chi è?" "Justin sono Ariana... scusa per prima." sussurrai,ovviamente non avrei seguito il consiglio di mio fratello. Io non amavo Justin,ma come potevo... cioè io.. lui non è...
Aprii la porta e rimasi immobile vedendolo in accappatoio e con i capelli bagnati. Perché il cuore batteva così velocemente e perché non riuscivo più a trovare le parole da dire? In genere io so sempre cosa dire.
"Allora? Vuoi spiegarmi o resti lì impalata?" la sua voce dura mi fece tornare sul pianeta terra. "Ehm volevo dirti-" non mi fece finire di parlare "Non vuoi entrare?" "Ehm no cioè,non posso io non.." cominciai a balbettare e lui fece per chiudere la porta poco interessato ma lo fermai "Aspetta! Si entro.." entrai trovando davvero un gran disordine in tutta la stanza,niente che fosse al suo posto,e in realtà nemmeno io ero lo ero. Rimasi in piedi al centro della camera e lui mi guardò divertito "Sei imbarazzata per caso?" si avvicinò a me e sentii tante scosse alla pancia mai provate prima d'ora. "N-no..." attaccò le sue labbra al mio orecchio e sussurrò "Si invece..."
La sua voce,mi creava certi brividi...
"Basta Justin!!" Urlai per dar fine a quella situazione così imbarazzante ma subito dopo me ne pentii perché in fondo mi piaceva. "Io sono venuta qui per chiedere delle sincere scuse e ringraziare per i fiori,bene io vado..." toccai la maniglia per aprire la porta e andarmene ma mi fermò la sua affermazione tanto fastidiosa. "Sei venuta qua per pararti il culo non di certo perché ti dispiaceva." spalancai gli occhi e mi girai "Scusa come hai detto?!" "Hai sentito bene." rispose intento a scegliere una camicia da mettere per il ballo di stasera a cui stranamente anche lui era stato invitato.
"Io potrò anche essere tua amica e probabilmente anche l'unica che tu abbia,tu potrai anche avermi salvati da situazioni davvero spiacenti ma questo non ti permette di parlarmi in questo modo. Sono una ragazza e certi termini scurrili non fanno di certo piacere essere ascoltati. Quindi,ti pregherei di non rivolgerti mai più in questo modo."
Finii il mio discorso molto sicura di aver risposto a tono ma lui dopo questo sbottò avvicinandosi e guardandomi dritto negli occhi. "E pensi che a me faccia piacere sentire quello che dici tu?!"
Cominciammo a litigare e lui dalla rabbia fece cadere dei profumi dal comò,mi spaventai ma non mi persi d'animo e continuai a parlare.
"Io non uso di sicuro certe parole!"
"Oh certo! Perché tu sei la principessa e io sono solo uno dei tanti dipendenti di tuo padre! E Ariana fidati,una parola come 'culo' che ti fa tanto disprezzo fa meno male di una come 'insignificante'."
"Ti ho chiesto scusa per questo!!"
"E perché l'hai fatto? Perché ti importa?"
"Si mi importa di te!!"
"Allora perché con Franck hai detto il contrario?" mi morsi il labbro e abbassai lo sguardo,lo sentii avvicinarsi e mi accorsi che la distanza era davvero poca.
"Perché,perché t-tu" mi feci coraggio e feci uscire tutto d'un fiato. "Tu sei così occupato che delle volte ti dimentichi anche di salutarmi,e quel sorrisino che fai ogni volta,mi dai fastidio Justin,si ecco perché..tu mi dai fastidio." dopo quelle parole non sentii replicare perché mi sbattette al muro e cominciò a baciarmi con foga,all'inizio non lo volevo accettare ma le sue labbra mi davano una sensazione che al contrario speravo non finisse mai.
Mi lasciai andare,le sue mani sui miei fianchi,le sue labbra che scendevano piano piano suo mio collo con baci delicati.
Respiravo affannosamente e sussurrai "Justin noi..." qualcosa mi ordinava di fermarmi ma qualcos altro mi liberava del tutto dai miei doveri.
"Ssh... chiudi gli occhi." feci come disse lui e mi prese in braccio per poi poggiarmi sul letto e mettersi sopra di me. Arrossii a quella situazione e continuammo a baciarmi fino a finire a spogliarsi. Mi sorrise e io abbassai gli occhi timidamente e cominciò a lasciare baci umidi sul petto fino ad arrivare al mio orecchio e sussurrare ancora una volta "Tranquilla..." sembrava tanto poco ma con il suo tono calmo riusciva sempre a rilassarmi. Si mise in mezzo alle mie gambe per poi entrare molto delicatamente e iniziare a spingere,faceva male ma col passare del tempo il dolore si trasformò in una sensazione di piacere. Tutto ancora mi imbarazzava ma ero felice di essere con lui in quel momento e mi accorsi che le parole di Franck non erano poi così errate.
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Lavender Princess🌷Jariana
Fanfiction"Nella mia vita non ho mai preso una vera e propria decisione,sono stata sempre quella ragazza piena di attenzioni e che non avrebbe mai cambiato niente di quello che aveva. Me ne stavo sempre in giro per il mio castello o mi rifugiavo nel mio giard...