Stavo dormendo quando sentii dei rumori provenienti da fuori,non ero così coraggiosa da uscire a vedere ma quando cercai di riconoscere le voci riconobbi quelle delle guardie del mio castello. Improvvisamente una forte ansia si impossessò del mio corpo e soprattutto della mia mente. Rimasi immobile incapace di fare niente,ma dovevo proprio fare così per non essere presa. Realizzai che quel comportamento che stavo avendo era proprio perché Justin con le sue parole mi aveva convinta a non tornare a casa. Mi avrebbero costretto a sposare Jonathan e io non volevo questo,mi guardai intorno e non vidi ne Justin ne Noah così mi preoccupai. Non avevo la minima idea di che ore fossero sapevo solo che era mattina per via della luce che filtrava nella tenda. Cercavo di respirare il più silenziosamente possibile ma proprio in quel momento un piccolo insettino si posò sulla mia mano... Ariana puoi farcela,quello è solo un piccolo e orrendo esserino,ah!!
Alzai la mano per farlo volare via ma per mia sfortuna toccai una tazzina sul piccolo tavolo di legno affianco a me e questa cadde facendo rumore. "Avete sentito?" oh no no no...
Una figura si avvicinò alla tenda e la aprì trovandomici dentro,mi afferrò per il braccio e mi tirò per farmi uscire. "Lasciatemi stare!!" urlai con la speranza di essere sentita da Justin ma quello stupido delinquente mi aveva lasciata sola. "Non possiamo,è ordine del principe Jonathan e del Re e la Regina." una guardia mi fece salire con forza sul cavallo e andammo. Non potevo fare niente ero in trappola. Durante il tragitto notai qualcuno spiare dietro un albero e riconobbi Noah,lo guardai come per aiutarmi e lui mi fece segno di aspettare per poi correre via. Sicuramente stava andando ad avvisare Justin,ma lui mi aveva lasciata sola,non gli importavo.
Rimasi in silenzio e con la testa bassa tutto il tempo finché non arrivammo a castello,fuori stavano ad aspettarmi i miei genitori e Jonathan che mi guardava con un sorriso convinto stampato in faccia. Feci una faccia disgustata e lui deglutì imbarazzato dal mio comportamento.
Mi aiutarono a scendere dal cavallo e poi affrontai il Re e la Regina che si posizionarono proprio davanti a me con espressione arrabbiata. "Ero convinta tu fossi la meglio educata della famiglia." si lamentò mia madre delusa dal mio comportamento e io la guardai negli occhi senza rispondere,qualsiasi cosa avessi detto non mi avrebbero capito. "Come ti sei permessa e infangare il nome nella nostra famiglia." aggiunse mio padre con tono severo,si per lui era importante solo quello...
Mi limitai a sospirare ed entrare a palazzo dove trovai una nuova domestica al posto di Lisa e Franck bere una tazza di tè. Come mi vide si alzò di scatto e si avvicinò a me "State bene?!" era l'unico che si interessava davvero di me. Sorrisi anche se non molto felicemente e annuii per poi sussurrare "Grazie di tutto." anche lui mi regalò un sorriso e salii nella mia stanza.
Aprii la porta delicatamente e mi guardai intorno,era tutto ordinato come avevo lasciato. Mi sedetti davanti allo specchio e mi pettinai,guardandomi mi accorsi che non ero felice. Abbassai lo sguardo e vidi il mazzo di lavande a terra,l'unica cosa che non era esattamente al proprio posto. Mi alzai e le raccolsi per poi risentire ancora una volta il loro profumo che amavo tanto. Le rimisi dentro il loro rispettivo vaso e poi andai a farmi una bagno caldo. Ero esausta da tutte le cose successe ma non mi pentivo di niente,era come se una parte di me volesse tornare dentro quel bosco sporco e silenzioso. Finito il bagno tornai in camera per poi chiudermici dentro,iniziai a pensare a Lisa e a quanto fosse ingiusto quello che le avevano fatto. A interrompere i miei pensieri fu il bussare alla porta del Principe Jonathan. "Desidero parlare con voi,per favore aprite..." indossai velocemente il camice da notte e aprii. Lo invitai ad entrare e la sua attenzione si focalizzò sulla lavanda. "Allora siete stato voi a buttarle a terra." affermai sicura di quello che stavo dicendo perché se no non avrebbe guardato quella pianta in quel modo. Mi misi a braccia conserte pronta ad ascoltare le sue scuse. "No,principessa vi sbagliate ve lo giuro." alzai gli occhi al cielo poco gentilmente "Cosa desideravate dirmi?" cambiai discorso,tanto avrebbe continuato a negare. "Il vostro gesto... vorrei conoscere le motivazioni per arrivare a tanto..." lo guardai male e mi posai sul letto soffice. "Io non vi amo." affermai sicura con espressione seria e lui cambiò del tutto il suo sguardo e tornò ad essere il vero Jonathan,quello che mi ha descritto Justin. "Un giorno mi amerete." feci di no con la testa per non dargli ancora delle speranze e questo gesto lo fece infuriare tanto da andarsene sbattendo la porta.
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Lavender Princess🌷Jariana
Fanfiction"Nella mia vita non ho mai preso una vera e propria decisione,sono stata sempre quella ragazza piena di attenzioni e che non avrebbe mai cambiato niente di quello che aveva. Me ne stavo sempre in giro per il mio castello o mi rifugiavo nel mio giard...