Due,tre poi tre giorni che si trasformarono in settimane poi in mesi. Si,due mesi. Stavo pettinando i miei capelli quando bussarono alla porta. "Ari,sono Lisa. Posso entrare?"
Non risposi,ma lei aprì comunque come il suo solito fare. "Avevo detto di no." le dissi infastidita e lei mi sorrise furbamente "In verità no."
Sbuffai e tornai a fare quello che stavo facendo. Potevo vedere dallo specchio che si era buttata sul mio letto come se fosse stato il suo. Corrugai le sopracciglia contrariata,non poteva fare quello che voleva. Ero tornata la stessa di sempre,la principessina viziosa e arrogante. "Lisa,alzati,o vuoi essere licenziata?" lei fece un'espressione sorpresa "L'ho fatto una centinaia di volte,che succede?"
Mi alzai di scatto buttando a terra il pettine "Succede che non sei all'altezza di essere mia amica! Guardati,sei solo una cameriera. Io sono la principessa." la vidi alzarsi dal letto e avvicinarsi a me "Bene,Principessa,io non sono all'altezza di essere vostra amica ma voi non siete all'altezza di averne una." disse tutto d'un fiato usando di nuovo del voi con me. Uscì dalla mia stanza sbattendo leggermente la porta,a lei non è mai importato che io fossi la principessa. Però era in senso positivo perché lei mi vedeva semplicemente come un'amica. Mi abbassai per prendere il pettine che si era rotto e quindi raccolsi i suoi pezzi. Sarei andata al mercato a comprarne uno nuovo.
...
Camminavo tra la gente che mi fissava tutto il tempo,tenevo il mio cestino stretto alle mani e ogni cinque minuti mi sistemavo una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Tutti quegli sguardi mi distraevano e imbarazzavano,non ero mai andata al mercato,avevo sempre mandato qualcuno a fare le mie commissioni. Mi fermai davanti ad una bancarella e cominciai ad esaminare ogni pettine in esposizione. Presi uno color panna e con disegnato dietro dei fiori di lavanda. Quel fiore... mi faceva così tanto ricordare lui.
"Prendo questo." Affermai e pagai per poi proseguire per le altre bancarelle. Notai un fermaglio molto bello e pensai che forse avrei dovuto farmi perdonare da Lisa quindi lo comprai. Stavo di spalle e proseguivo per il villaggio ma ad un certo punto sentii urla e pianti di bambini spaventati,mi girai e vidi un cavallo libero correre per tutto il mercato,rischiando di poter ferire qualcuno. Sgranai gli occhi perché quel cavallo stava correndo proprio verso la mia direzione. No un'altra volta!
Si avvicinava sempre di più e io non riuscivo ancora a muovermi. Ma é mai possibile che ogni volta mi debba bloccare?! Quel cavallo aveva qualcosa di familiare...
Era il suo. Ariana,fai qualcosa! La mente continuava a dirmi,va bene non voglio essere salvata una seconda volta da lui. Posso fare anche da sola.
Tremante alzai il braccio e feci segno di stop all'animale.
"FERMO." urlai decisa e molto duramente. La paura si era allegerita e io sentivo che potevo riuscirci. Ci vuole disciplina anche per gli animali solo che come poteva essere educato questo cavallo avendo un padrone come Justin?
Il cavallo si fermò proprio a 2 cm della mia faccia e io sorrisi per poi accarezzarlo. "Bravo."
"ECTOR!" sentii urlare e lo vidi.
Correva verso di noi e mi venne una grande ansia,che faccio? Vado via? O rimango e lo sgrido? Okay,rimango e lo sgrido.
"Ector! Perché scappi sempre?!" Feci finta di tossire per avere la sua attenzione.
Lui alzò lo sguardo e mi vide,rimase a bocca aperta e sussurrò il mio nome. "Principessa. Dovete chiamarmi così."
Lui annuì debolmente e vederlo così mi fece male. "Questo.. non dovrà capitare mai più. O sarò costretta a.. far uccidere il cavallo."
Lui fece un inchino e con espressione seria mi disse "Ve lo prometto,non accadrà più."
"Potete andare." esortai.
...
Entrai nel castello dall'entrata principale,grande sbaglio. "Principessa!" Jonathan mi venne incontro,e non ero per niente felice di vederlo. "Dove siete stata?" " Al mercato,avevo bisogno di comprare delle cose."
"Come mai state parlando in modo così vago?" Ogni volta,sempre,lui doveva fare mille domande. "Quindi volete sapere cosa ho comprato?" Lui annuii sorridente "Peccato,non ve lo dico." Sorrisi anch'io e mi diressi verso la stanza di Lisa.
Appoggiai il fermaglio difronte alla porta e poi bussai e scappai letteralmente via per non farmi scoprire.
Tornai nella mia stanza e dentro ci trovai mia madre. Alzai gli occhi al cielo senza farmi vedere e poi mi inchinai per salutare la Regina. "Salve Madre."
Sorrise e mi invitò a sedermi vicino a lei sul letto. Ovvio che mi siedo,è il mio letto.
"Ariana..." prese il pettine che avevo comprato e cominciò a pettinarmi delicatamente.
Rimasi in silenzio e lei continuò il suo discorso. Sapevo già di cosa voleva trattare,del matrimonio,di Jonathan e del mio strano comportamento.
"Ho saputo che oggi sei andata al mercato.. non é da te." "Non sapevo cosa fare,così sono andata." Sentii i suoi sospiri,come se volesse dirmi altro e volesse mettermi alla prova.
"Mi piace molto il pettine che hai comprato,hai fatto altre spese oltre questo?" Ci pensai su se dirlo o no e decisi di no.
"No." Una risposta secca che le diede fastidio quanto a me sapere che lei conosceva già la risposta,ne ero certa,aveva mandato qualcuno a spiarmi.
"Figlia,ti vedo sempre più diversa,voglio solo avvisarti che questa volta non potrai rimandare le nozze."
Annuii senza contraddire ma poi qualcosa mi diede la forza di ribattere.
"Io non amo Jonathan." affermai sicura.
"É normale,nemmeno io amavo tuo padre all'inizio."
Mi girai all'improvviso facendola sussultare e le presi il pettine dalle mani per poi cominciare a pettinarmi da sola. Come segno che potevo prendere le decisioni da sola.
"Ma io non sono voi,Madre."
La guardavo negli occhi e lei non era abituata a questo mio atteggiamento nei suoi confronti. "Non osare Ariana,sono tua madre e non potrai fare niente per impedire questo matrimonio."
"Se era questo che volevate dirmi,bene ho ascoltato ora desidero riposare."
Si alzò e fece per uscire "Il matrimonio avverrà tra due giorni,e non ci sarà nessun ragazzo col cavallo a fermarlo."
Uscì lasciandomi sola dentro la stanza fredda. No,aveva ragione non ci sarebbe stato nessun Justin a fermare tutto ma ci sarò io a farlo.
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Lavender Princess🌷Jariana
Fanfiction"Nella mia vita non ho mai preso una vera e propria decisione,sono stata sempre quella ragazza piena di attenzioni e che non avrebbe mai cambiato niente di quello che aveva. Me ne stavo sempre in giro per il mio castello o mi rifugiavo nel mio giard...