XIX

90 8 1
                                    

"Dove sei stata?" mi domandò mia madre interrompendo la mia conversazione con una delle domestiche,mi girai verso di lei e la guardai da testa a piedi con espressione di ragazzina viziata e poi risposi "Dentro il castello. A cosa devo tutta questa preoccupazione?" corrugò le sopracciglia non credendo alla mia affermazione. "Ti hanno cercato ovunque,Ariana ti prego di smetterla."
Sorrisi facendo poi la finta offesa "Io ero dentro il castello,non trovo che la colpa sia la mia e poi quale potrebbe mai essere il motivo per cui mi cercate così intensamente?" alzai le sopracciglia guardandola negli occhi e allora lei mi fece uscire lontana dalle domestiche e cominciammo a parlare,uscimmo in giardino e ci sedemmo su una delle numerose panchine. "Ariana,io e tuo padre abbiamo intenzione di farti andare nel castello dei tuoi zii per farti riacquistare le buone maniere che hai perso per colpa di quel ragazzaccio." Affermò dispiaciuta abbassando il capo,sgranai gli occhi e appoggiai una mano sulla bocca,non potevano farmi questo. I miei zii erano tra i più famosi per ilc loro protocollo.
Presi le sue mani fra le mie e la guardai negli occhi "Mi state davvero facendo questo?" domandai scioccata,mia madre annuì. "Quando partirò?" "Domani mattina presto."
Così presto... Io non volevo lasciare la mia casa,la mia gente e Justin...
Non proferii parola e me ne andai in lacrime,mi chiusi in camera e non feci entrare nessuno per tutta la sera. Rimasi sul letto a piangere per tutte le ingiustizie subite nell'ultimo periodo. Ero davvero stanca,non ero pronta per salutare tutti e soprattutto Justin. Si,avevo deciso di non salutarlo perché avrebbe fatto troppo male. Sentii bussare "Ariana... sono tuo padre fammi entrare." non risposi ma lui insistette e allora mi alzai e lo aprii lasciandolo entrare. Non si sedette ma rimase in piedi io invece mi sederti sulla sedia davanti allo specchio. "Un tempo ti piaceva andare dai tuoi zii,amavi quel castello... Cosa è cambiato?" cominciò un discorso con tono triste,realmente triste,non fatto apposta per farti pena. "Io... sono cambiata io,ecco la verità e voi non sopportate che sia cresciuta e che mi sia innamorata."
Alla parola 'innamorata' sgranò gli occhi sbalordito "Innamorata? Figlia mia tu davvero sei innamorata di quel ragazzo?" annuii sicura e lui abbassò lo sguardo.
"Sei giovane,potresti essere solo invaghita,d'altronde é un bel ragazzo."
Mi alzai "Padre non sono più quella ragazzina che guarda solo ciò che sta fuori."
A quella frase mi sorrise "Si vede che la mia bambina é diventata una donna." si avvicinò e mi abbracciò... Non ero abituata ai suoi abbracci,era sempre stato un uomo abbastanza freddo.
Non riuscii a trattenermi più e scoppiai a piangere un'altra volta,tra le sue braccia.
"Padre io non voglio andarmene."
Si staccò dall'abbraccio e mi sorrise "Nemmeno io voglio che tu te ne vada. E se il tuo amore per quel ragazzo é reale sono disposto a convincere tua madre a farvi sposare."
Ero davvero sorpresa,così tanto che non spiccicai parola. Lui si mise a ridere e uscì dalla stanza dopo aver detto: "Amare la persona giusta é importante."

Lavender Princess🌷JarianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora