VII

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Improvvisamente il senno tornò a padroneggiare e mi staccai velocemente da lui. "Non farlo più!" Gli urlai isterica,non ero arrabbiata con lui ma più con me stessa,perché mi sono sentita dannatamente bene e questo non era giusto,stavo sbagliando tutto,era con Jonathan che dovevo stare. Mi venne un forte mal di testa e cominciai a massaggiarmi le tempie,abbassai lo sguardo quando notai il suo confuso e un po' triste,non era colpa sua...
"Scusa... é che non doveva succedere..." ammisi cercando il suo sguardo. "Si... forse hai ragione." Erano le parole giuste,aveva capito anche lui ma non so perché quelle parole furono come armi per il mio corpo e mente,mi sentii abbandonata in pochi secondi e delusa,delusa perché dentro speravo non capisse la mia situazione e ricominciasse a baciarmi. "Bene.. allora,ciao..." dissi a voce bassa andandomene. "Tornerò a prenderti." Sentii sussurrare da dietro ma feci finta di niente continuando a camminare fino ad entrare dentro il castello. Feci per salire le scale ma una voce mi fermò "Ti ordino di non vedere più quel ragazzo." Era mio padre con una voce severa e arrabbiata,aveva visto tutto,che faccio ora? "Non vi dovete preoccupare,ho preso già da sola questa decisione." Mentii,volevo ancora vederlo anche se non dovevo,non avevo ancora deciso niente. "Quello che ho visto non dovrà capitare mai più." Continuò a rimproverarmi mio padre sempre arrabbiato,ma ci sente? Gli ho detto che ho deciso di non vederlo più! "Ehm,scusate padre non vorrei offendervi ma é quello che ho detto pochi secondi fa." Risposi a tono ancora sulle scale e mi misi a braccia conserte. "Non usare questi toni con me,porta rispetto o verrai punita." Punizione? Non ho tre anni. Ridacchiai ma mi fermai subito evitando di farlo arrabbiare ancora di più. "Certo padre,con permesso io vado nella mia stanza." Dissi chiudendo il discorso per poi rintanarmi in camera mia. Mi buttai sul mio letto e cercai di chiudere gli occhi ma qualcuno bussò alla mia porta,sbuffai per poi dire: "Avanti." Si rivelò Jonathan con un mazzo di fiori,non era per niente un buon momento. "Non ci siamo visti molto oggi,quindi ho pensato che un bel mazzo di fiori vi avrebbe fatto piacere." Mi disse sorridente avvicinandosi per poi baciarmi. No. "Ti ho già detto di non farlo." Sbottai offendendolo solo perché non gli avevo dato del voi. "Vi ho detto di non farlo,ora va bene?" Poggiò i fiori sul bordo del letto sempre tenendo gli occhi su di me. "Non capisco,siete arrabbiata con me? Se ho fatto qualcosa ditemelo." Risposi con una domanda che lo spiazzò molto. "Jonathan,sapete che anche se mi sposerete sarò io a decidere per il mio popolo?" Volevo metterlo alla prova,mi sorrise prendendomi la mano. "Certo,non darei mai ordini senza la vostra approvazione." Tolsi la mano,non mi piaceva il contatto fisico prima del matrimonio,mi hanno sempre insegnato questo. Anche se con Justin le mie regole andavano nel dimenticatoio. "Niente prima del matrimonio." Lui rise ma io rimasi seria. "Non avevo niente in mente,state tranquilla." Annuii poco interessata e mi alzai per poi sedermi davanti allo specchio e cominciare a pettinarmi. Jonathan appoggiò la sua mano sulla sua spalla per poi abbassarsi e sussurrarmi all'orecchio. "Manca poco." Si riferiva al matrimonio,spero. Non risposi e rimasi in silenzio continuando a guardarmi allo specchio,volevo proprio questo tipo di uomo al mio fianco? Era la scelta giusta per me?
"Sarete felice con me,ve lo prometto." Non basta.

Lavender Princess🌷JarianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora