Mi scese una lacrima ascoltando la fine di quella bellissima storia e poi la abbracciai.
"Mi dispiace tanto,tutto sommato mi sarebbe piaciuto avere un padre ladro."
Con questa frase riuscii a farla ridere... perché decisi che avrei passato i miei giorni a farla ridere,si meritava tutto.
"Ora corri da Justin ti starà aspettando."
"Torniamo insieme." Le presi la mano e la tirai verso l'uscita,tornammo in sala ed io raggiunsi Justin.
"Ma dove eri finita?!" Mi chiese preoccupato "Mi stanno mangiando tutti la testa!!" Continuò massaggiandosi le tempie ed io risi per poi baciarlo.
"Ah,beh adesso mi passa tutto." Mi sorrise ed io ricambiai.
"Balliamo?" Domandai "Come potrei non accettare." Mi prese la mano e ballammo per tutta serata.
•••
Era arrivato il grande giorno. E il mio corpo tremava solo al pensiero di raggiungere l'altare. Le mie mani tremavano immaginando lo scambio di anelli e la mia testa girava leggermente per via dell'ansia. Mi ero svegliata con la stessa emicrania di sempre ma non volevo darle peso. Non era il giorno giusto per rovinare tutto,il mio spettacolo si stava realizzando e non aspettavo altro che il mio anzi il nostro lieto fine. "Basta guardarti allo specchio!! Fatti stringere il corpetto e non stare lì imbambolata,guarda che ti stai per sposare non per buttare da un ponte!"
"Lisa stai zitta!!" Urlai alla mia amica,io ho già l'ansia ci vuole pure lei a innervosirmi!!
Mi strinse il corpetto ridendo sotto i baffi "Che c'è da ridere adesso?" "Niente,è che sembri un cadavere!" "E basta!!"Dopo 10 minuti:
"Bene è arrivata l'ora." Annuì ed io sospirai e feci per andare "Aspetta!" Mi girai "Che c'è ancora?!" Mi sorrise "Sono fiera di te." Sorrisi anch'io e ci abbracciammo.
Come aprii trovai mio padre sulla soglia ancora più nervoso di me con il viso arrossato che si rigirava i baffi continuamente. "Padre,andrà tutto bene." Lo fermai appoggiandogli le mani sulle spalle sorridente.
Annuì "Ariana sei bellissima."
"Grazie." "Pronta?" "Pronta."
Avrei voluto ci fossero stati anche i genitori di Justin ma lui stesso ribadì di non gradire la loro presenza quindi non insistetti.
Mi fermai per un istante per via del dolore alla testa che non cessava. "Tutto bene?" "Ehm..si."
Il problema era che la mia testa scoppiava e io non volevo dirlo a nessuno,il capogiro si faceva sempre più sentire e il corpo più pesante. Per un attimo chiusi gli occhi e aprii la bocca per prendere aria. Arrivammo fino alla sala di ricevimento dove c'erano tutti gli invitati seduti e mia madre,mio fratello,il prete e Justin ad aspettarci. Aprii gli occhi per vedere Justin e incrociai il suo sguardo anche se qualcosa nei suoi occhi mi portò a voler guardare altrove. Mio padre mi accompagnò fino all'altare poi la mano di Justin mi afferrò per evitare di non farmi cadere. Mi sorrise ma quello non era il suo solito sorriso...
"Bene,siamo pronti per celebrare il matrimonio tra la principessa Ariana Elizabeth Olivia Grande Butera e Justin Drew Bieber." Comunicò il prete,come se nessuno lo sapesse.
Sentii Justin deglutire ed io abbassai lo sguardo.
È sicuramente per il nervosismo,ovviamente anche lui può essere ansioso,capita a tutti.
Vero?
Ma allora perché sento un grande sasso starmi sul petto incapace di farmi respirare. Se fosse stata solo ansia perché non si sarebbe toccato i capelli come fa sempre? E se io fossi così sicura di questo perché allora i miei occhi sono così lucidi?
"Se dunque è vostra intenzione di unirvi in matrimonio, datevi la mano destra ed esprimete davanti a Dio il vostro consenso."
Fui la prima a prendere la mano di Justin e a guardarlo negli occhi cercando di vedere cosa non andava.
"Io,Ariana accolgo te Justin,come mio sposo. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita."
La sua espressione era seria quanto la mia,aspettavo e aspettavo ma l'unica cosa che potevo sentire in quel momento era il suo respiro e quello degli invitati.
Cercavo di parargli attraverso gli occhi che nel frattempo si erano fatto lucidi. L'emicrania c'era ancora ma Justin era il mio male alla testa,lui e il suo silenzio.
Ti prego dì qualcosa...
Perché anche lui era in procinto di piangere? Che stava succedendo? E perché sento che non potrò fermarlo questa volta...
Le mie gambe non reggono come tutta me stessa. Sento di aver perso. È come una partita a scacchi,ci sono quasi,ho mangiato tanti soldati della squadra bianca e sto per fare scacco matto ma troppo convinta di aver già vinto abbasso la guardia e... finisco per essere mangiata.
Il prete tossì di proposito guardando Justin e questo non fece che peggiorare la situazione.
"Justin... parla." Sussurrai con poche forze e allora aprì bocca e guardandomi dritto negli occhi mi disse "Scusa,io non ce la faccio." per poi correre via. Ma io non potevo accettarlo,no avevo bisogno di risposte alle mie interminabili domande. Mi sentivo invisibile ogni minuto che passava,qualcosa in meno ogni attimo che alzavo lo sguardo e lo vedevo correre. Mi tolsi i tacchi e lo inseguii,mi strappai il vestito e lo seguii fino al bosco urlando il suo nome.
"Justin fermati!! Per favore!!"
Tutte le mie aspettative si stavano dissolvendo.
Riuscii a raggiungere la sua giacca e lo tirai per quella costringendolo a fermarsi.
"Mi spieghi perché mi tratti così?!!" gli urlai
"Mi odi?!! Dimmelo,mi odi?!!" continuai piangendo e lui fece per parlare ma lo spinsi e cominciai a picchiarlo sul petto.
"Perché mi fai del male?! Non mi ami? Hai finto tutto questo tempo... sai come mi sento io adesso?!!"
"Ariana io..."
"Io niente?!! Mi hai rovinato la vita!! Justin tu me lo avevi promesso! Tu avevi detto di amarmi. Sei solo un bugiardo!! Grazie mille,i miei avevano ragione... volevo fargli vedere che eri diverso,che eri migliore di qualunque altro principe in tutto il mondo. Perché io voglio te Justin,non voglio nessun principe,nessun Re. Io ti voglio proprio come ti ho conosciuto pieno di stracci. Adesso perché mi devi costringere a costruire dei muri?! Chi altro li saprà rompere come te?!!" Lo picchiai ancora con più forza e lui mi lasciò fare stando immobile.
"Io ti amo..." lo sentii dire e allora alzai lo sguardo "Allora perché l'hai fatto? Perché mi stai lasciando? Io mi sono sentita sola subito dopo che ho incrociato i tuoi occhi. Perché li vedo così vuoti? Justin io sono disposta ad aiutarti qualunque problema ti si presentasse tu non...tu non vuoi starmi accanto?"
"Forse è stato fatto tutto con troppa fretta..."
"È questo il problema? Allora aspettiamo,facciamolo tra un mese tra un anno anche tra cinque non mi interessa,ma ti prego non mi lasciare sola qui..." appoggiò una delle sue grandi mani sulla mia guancia e mi lasciò un delicato bacio. Si girò e se ne andò senza aggiungere nient'altro...
Caddi a terra,avevo perso. Il mal di testa di fece insopportabile tanto che cercai di premere la mia testa con le mani affinché finisse. Ma quel male non finiva,non finiva niente. Non mi sentivo più abbastanza,non sentivo più niente dentro di me se non il vuoto. Si dice che il vuoto non si possa sentire invece si,ha delle vere e proprie caratteristiche. Afferra tutti i pensieri dalla mente e li incatena in un sonno profondo. Quindi si,adesso mi sento addormentata,sto dormendo e non sto facendo nessun sogno,nemmeno un incubo. Non ho niente. Ma la vera domanda è:cosa avevo prima? Un incubo travestito da sogno?
Quello non era amore... perché non sono riuscita a completare il mio spettacolo?
Sono una pessima attrice. Lui invece è uno dei migliori,credevo provasse tanto quando provavo io ma è riuscito solo a fare la parte dello specchio,rispecchiava i sentimenti che in realtà provavo io non lui. Eppure i suoi occhi... quelli felici che avevo visto la prima volta al bosco. Forse è quello il suo posto,dove può essere davvero felice. Ma perché sono cambiata così tanto per lui? Eppure nella mia vita non ho mai preso una vera e propria decisione,sono stata sempre quella ragazza piena di attenzioni e che non avrebbe mai cambiato niente di quello che aveva. Me ne stavo sempre in giro per il mio castello o mi rifugiavo nel mio giardino,non mi sarebbe mai venuta in mente l'idea di scappare,ma quando mi accorsi che tutta la mia vita era solo una bugia,ho iniziato a non pretendere più niente,non volevo i vestiti con i diamanti o i balli a palazzo,lui é stato in grado di farmi aprire gli occhi e vedere quello che c'era oltre a dei modi maleducati e degli stracci,é riuscito a farmi scappare,era tutto quello che volevo,ma forse non lo era per lui...
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Lavender Princess🌷Jariana
Fanfiction"Nella mia vita non ho mai preso una vera e propria decisione,sono stata sempre quella ragazza piena di attenzioni e che non avrebbe mai cambiato niente di quello che aveva. Me ne stavo sempre in giro per il mio castello o mi rifugiavo nel mio giard...