CAPITOLO 7

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Il mattino seguente, stordita,mi domandai cosa diavolo ci facessi nell'appartamento di Charles

Accanto a me c'era un vassoio: due cornetti un caffé, una bellissima rosa rossa e... Un biglietto??

"Sono uscito per comprare delle aspirine spero che la colazione sia di tuo gradimento angelo. Eri così stanca che non ho voluto svegliarti fa come se fossi a casa tua

Dovrei parlarti...."

Una bella doccia calda mi avrebbe fatto bene se sarei rientrata nel mio appartamento si sarebbe sentito l'odore dell'alcol e la mamma.....

La mamma!

Riaccesi il telefono è ritrovai dieci chiamate perse da parte sua ..... Ero nei guai nei guai fino al collo la chiamai velocemente e al secondo squillo rispose

<<Sara!>>urlò <<Dove diavolo sei! Sono stata in pensiero per tutta la notte...>>
<<Ma-mam-mamma!>>di colpo smise di parlare così continuai <<sto bene tranquilla ho finito tardi di lavorare così la mia menager mi ha proposto di stare da lei per questa notte....>>

Avevo detto una bugia ma a fin di bene se gli avessi detto la verità ora sarei già a casa nel mio paese

Dopo una luuuuunga chiacchierata di urla con mia madre mi concentrai sulla colazione dopodiché aprii l'armadio di Charles e presi una sua camicia  e dei pantaloncini, anche se la camicia mi stava lunghissima, ed entrai nella doccia

Per ringraziarlo gli rimisi la casa in perfetto ordine, finii appena in tempo

<<Wow hai fatto tutto da sol....a....>>
<<Bè sì per sdebitarmi>> mi fissò dalla testa ai piedi
<<Ah ecco perché la camicia...>> Non mi fece concludere la frase che si schiarì la voce e disse
<<Nono tranquilla era il minimo... Senti..>> di colpo il suo volto divenne preoccupato
<<Stai bene??...>>

Avvicinandosi allungò il braccio prendendomi dal polso e trascinandoli a se, in pochi secondi mi ritrovai attaccata al suo petto

<<Ti prego dimmi che va tutto bene e.... Non ricordo cosa ho fatto ieri sera so solo che mi sono ritrovato te addormentata accanto io non......>>

<<Ehi non preoccuparti non é successo niente >> gli misi le mani sul petto e lo sponsor via delicatamente

<<Perché hai bevuto??>> Fui diretta senza esitazione

Il suo sguardo disinvolto parlava chiaro ma volevo sapere ugualmente cosa gli era successo, toccandosi le tasche prese una lettere e me la porse

<<Non può essere....>> Dissi aprendo la busta e leggendone il contenuto

<<Cosa! Cosa Sara ti prego parla...>>

<<Ecco... All'interno della busta che ti ho sottratto c'erano le stesse parole...>> Con la coda dell'occhio vidi il suo volto impallidire

<<Ora basta!>> Esclamai

Ero letteralmente furibonda come si poteva essere così crudeli

<<Domani torneremo agli studi abbiamo un lavoretto da fare>>

Angolo autrice

*Scusate se questo capitolo é molto scarso ma in questi giorni sono impegnata. Questo é tutto quello che ho potuto fare

Scusatemi ancora baci 😘😘

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