Capitolo 10

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Mi ero slogata una caviglia ma non era la fine del mondo in pochi giorni sarei guarita

Eravamo ancora in strada e Charles era difronte a me mentre mi porgeva le braccia

<<Dai vieni Sara ti riporto a casa>>
<<Non preoccuparti  Alos>> disse Bred stringendomi ancora di più

Che diavolo aveva?

<<Insomma ragazzi basta riesco a camminare l'appartamento è qui a due passi posso arrivarci da sola..>>

<<Scordatelo!.>>
Mi urlarono in coro entrambi
Fantastico non avevo mai avuto un fratello maggiore ore ne avevo due ....

Scesi delicatamente dalle braccia di Bred, non so come fece a non accorgersene, ma la sua attenzione ora era rivolta a Charles

Poco dopo arrivai al mio appartamento completamente distrutta, se pur vicino era stato faticoso zoppicare.

La mamma era uscita e questo mi permise di rilassarmi senza nessuno che mi bombardare di domande, appoggiai la testa all'indietro e fissai il soffitto, poco dopo sentii bussare alla porta e di colpo Charles e Bred fiondarono in casa

<<Siete due babbei lo sapete?>>
<<Ehi!...>>gridarono entrambi
<<Ed io che mi ero preoccupato per te>> disse Bred voltandosi verso la porta
<<No Bred aspetta!>>mi alzai d'impulso appoggiando la caviglia a terra, gemetti per il dolore e come se mille aghi di infilassero all'interno, Bred si voltò verso di me e di colpo me lo ritrovai accanto

<<Stai bene??>>
<<Sì non preoccuparti...>>

***

Quando mi svegliai il dolore alla caviglia era meno intenso, decisi di andare agli studi odiavo stare a casa senza far niente

Presi un taxi e arrivai molto più velocemente ma soprattutto molto più comodamente senza sforzare la caviglia

Dopo aver pagato il tassista entrai in studio,quando Charles mi vide spalancò gli occhi correndo verso di me

<<Sei letteralmente fuori testa! Non dovresti sforzarti >>

<<Ma...>>

<<La tua presenza non é necessaria va a casa...>> Annuii scocciata, mi diede un bacio sulla guancia e tornò a lavoro

Quando uscii mi guardai intorno ma non vidi nessun taxi nei paraggi mi costrinsi ad andare a piedi

Stranamente la strada era deserta, quando svoltasi l'angolo mi ritrovai tre tizi di due anni più grandi di me

Gli girai intorno fregandomene della loro presenza, ma uno di loro mi trattenne prendendomi il polso

<<Ehi piccola resta con noi...>>

<<Lasciami non ti conosco ho cose da fare che restare con te >> riuscii a togliere il braccio dalla sua prese ma inconsciamente appoggiai il piede, sentii ancora una volta le gambe cedere

<<Dannazione..>>ringhiai
<<Cosa c'è piccola vuoi che ti aiuti magari posso portarti a casa tua...>>
<<Senti sbruffone lasciami in pace ce la faccio benissimo da sola va a giocare con i tuoi cani da compagnia...>>

Ops...Avevo leggermente esagerato ...

<<Cosa hai detto sgualdrina!!>>

Mi afferrò per la camicetta e mi scaraventò a terra battendo la testa, quando mi rialzai intravisto una goccia di sangue.

Sentii la testa pulsare e di colpo un dolore lacerante alla schiena caddi a terra e questa volta vidi davvero le stelle, mi si formò un groviglio nello stomaco,dovevo vomitare,le gambe e le braccia erano praticamente immobilizzate

Poco dopo non capii più nulla riuscii solo a vedere un volto famigliare ma non riuscii a individuare bene chi fosse

L'ombra offuscata mi prese in braccio sollevandomi da terra e di colpo il buio mi circondò

***

Quando mi risvegliai la luce del sole accecò i miei occhi ancora confusi sentivo tutte le ossa del mio corpo doloranti ma soprattutto non riuscii a sentire la gamba destra, il cuore mi si fermò di colpo e con esso anche il sangue che fluiva dentro di me.

aprii di colpo gli occhi fregandomene della luce mi alzai e sentii un forte dolore alla spalla ma quando vidi l'ingessatura mi calmai

Non ero in camera mia ma tutto intorno a me era bianco sedie bianche tavolo bianco e una piccola finestra

Ero in ospedale, mia madre era addormentata sulla sedia accanto a me,sorrisi debolmente e mi addormentai ancora una volta

Una mano calda accarezzava dolcemente la mia, la mamma era andata e via e quando mi voltai vidi Bred accanto a me

Lo guardai e quando si accorse che ero sveglia mi lasciò la mano delicatamente

<<Ti sei svegliata>>
<<Per quanto ho dormito..>>
<<Due giorni...>>

Cosa!? Due giorni! Ricordavo di essermi svegliata poche ore prima ma forse erano stati giorni anziché ore, ero ancora dolorante per tutto il corpo non ricordavo molto ma solo un volto nitido e familiare che mi alzava da terra

<<Eri tu?>>
<<Cosa?>>
<<Eri tu quel giorno?>>

Lui non rispose ma annuì con la testa

<<Grazie tante..>> a quelle parole mi sorrise

Richiusi gli occhi ma di colpo bussarono alla porta

Era Charles...

Chiuse delicatamente la porta alle sue spalle e si avvicinò a me posandomi la sua mano sulla guancia

<<Ehi Angelo come ti senti..>> la sua voce tremava
<<Bene non preoccuparti>>
<< Sì che devo! Sono stato un idiota avrei dovuto riaccompagnato a casa...>>
<<Non potevi eri in studio! Non fartene una colpa...>>

Mi guardò dritta negli occhi e di colpo mi scese una lacrima

<<Ehi piccola non piangere...>>disse Charles asciugandomi col pollice...

Un mese dopo fui dimessa dall'ospedale mi fu tolta l'ingessatura e il mio corpo,ora, era in perfette condizioni

All'entrata vidi Bred in sella ad una moto

<<Forza salì>>

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