Capitolo 28

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<<Sara!>>
<<Thomas...?>>

Spalancai gli occhi nel rivederlo difronte a me dopo tanti anni

<<Thomas!>>dissi abbracciandolo alzandomi in punta di piedi

<<Sei sempre la solita nanetta>>

Lo fulminai con lo sguardo aveva  ragione,cavolo se aveva ragione, ero dannatamente bassa rispetto a tutti i miei amici ed ero sempre costretta ad alzarmi in punta di piedi per arrivare alla loro altezza

<<Che ci fai qui?>>dissi curiosa
<<Io ci vivo in realtà sono appena tornato dal Giappone e volevo incontrarti >> disse ridendo

<<Davvero?>>
<<Certo non mi sono dimenticato di te sai>>

Gli sorrisi e lo abbracciai ancora una volta prima di correre agli studi

Verso l'ora di pranzo ritornai a casa e ritrovai la tavola pronta col mio piatto preferito

<<Bentornata angelo>>

Mi avvicinai e lo baciai delicatamente sulle labbra mi prese per i fianchi e mi alzò da terra appoggiandomi sulla cucina

<<Forse dovremmo mangiare prima che diventi freddo >>
<<Ne sei sicura?>>disse continuando a baciarmi

Annuii convinta stavo morendo di fame

Non appena finimmo di pranzare lavai i piatti ordinando a Charles di andare a riposare prima di uscire per andare agli studi

Verso pomeriggio sentii qualcuno bussare
<<Thomas?>>
<<Ehilà!>>
<<Entra che ci fai qui?>>
<<Beh volevo salutarti, parlare con te >>

Lo feci accomodare e ci sedemmo entrambi sul divano

<<Come hai fatto a sapere che abito qui?>>
<<Ho rintracciato tua madre e ho chiesto di te >>

Parlammo del più e del meno per due ore, mi disse il perché si trovava a New York e feci lo stesso anche io

Non era cambiato di una virgola, sempre il solito giocherellone, ed era questo che mi piaceva di lui nonostante la lontananza era rimasto sempre e il solito Thomas

CHARLES

Tornai da Sara verso pomeriggio,prima di aprire la porta la sentii ridere con qualcuno

La sua risata era la cosa più bella e dolce che avessi mai sentito

Amavo tutto di lei, ogni suo difetto ogni suo pregio

Amavo lei

Rise ancora più forte finché non sentii una voce maschile...

Chi diavolo c'era li dentro?
Entrai nell'appartamento e vidi Sara seduta sul divano accanto ad un ragazzo mentre ridevano

Strinsi i pugni per mantenere la calma, si alzò avvicinandosi a me baciandomi la guancia

<<Charles ti presento Thomas >>
<<Piacere sono Thomas un amico di vecchia data di Sara>> disse il ragazzo porgendomi la mano come gesto di cortesia

Gliela strinsi a malavoglia, mi avvicinai a Sara e la baciai ancora una volta

Qualcosa in me non andava,sentivo una sensazione sconosciuta espandersi nel petto

Verso sera Thomas andò via e Sara mi si avvicinò baciandomi

<<Che hai?>>
<<Nulla>> la mia voce stessa era dura e fredda
<<Che succede?>>

Ormai stava perdendo la pazienza ed io con lei

Sì avvicinò a me ma non riuscii a guardarla negli occhi

<<Charles che ti prende che hai>>
<<Dovresti saperlo..>>
<<Come faccio a saperlo se non me ne parli non posso leggere nella mente !>>

<<Sei stata bene col tuo amico ?>>
<<Cosa?>>
<<Non far finta di non capire>>
<<É Thomas che ti turba?>>
<<Ridevi e a me piace la tua risata voglio che tu sia felice e con lui lo sembri>>
<<Stai dicendo che preferirei la sua compagnia alla tua!>>

Abbassai lo sguardo ancora una volta

<<Guardami... Charles guardami quando ti parlo sei davvero convinto di cosa hai appena detto >>

Non risposi e al mio silenzio si voltò con le lacrime agli occhi senza fiatare

Di colpo il mio cervello non capì nient'altro, l'abbracciai alle spalle e la strinsi forte a me

<<Perdonami ti prego ...sono un idiota >>

Si girò verso di me osservandomi con i suoi occhi color mare, si alzò in punta di piedi e mi baciò delicatamente

<<Ed io amo questo idiota >>

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