Get Out Of My Head Now

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Tarjei.

Mercoledì, 21:00

Un altro sospiro, un'altra fitta allo stomco, tira, stringe, soffoca, fa male, sale sempre più su fino alla gola, graffia.
Le lacrime mi hanno reso il viso completamente bagnato, sono infinite e non riesco a fermarmi.
Sono arrabbiato, con me stesso soprattutto. Non doveva succedere e basta, è stato un errore, io sono un errore. Un passatempo, qualcosa che prendi al volo ma che poi ti sfugge di mano così in fretta che nemmeno ti accorgi com'è successo.

Tiro su con il naso.

Sono solo, nella stanza si sentono solo alcuni dei miei singhiozzi, qualche lamentela, ma poi soffoco tutto, non mi piace lasciarmi andare.

Sono in balia di una crisi confusionaria.
Vorrei evitare tutto questo, ma io non ce la faccio. Io non riesco più a starmene lì tutto sorridente sapendo che la sera quando torna a casa ad abbracciarlo davanti a tutti c'è lei.
Voglio essere io il suo unico pensiero, e anche se lo nega io so che non è così, ed io mi sento sempre più vuoto, giro per strada con i miei amici, ma non riesco a stare tranquillo, penso costantemente a lui e mi odio per questo.
Perchè lui ha un'altra vita, ha un'altra persona, io sono solo un ragazzino di diciassette anni immaturo, insicuro, indeciso.

Chi vorrebbe stare con una persona del genere?

Inizio flashback.

Martedì, 22:10

I suoi occhi sono gelidi, mi vengono i brividi solo a guardarlo in faccia. Non distoglie lo sguardo dal mio, anche quando non sta parlano, anche quando faccio finta di essere concentrato su qualcos'altro.

"Tar, parlami."

La sua voce è ferma, composta, decisa, le sue parole sembrano quasi un ordine, ma io non ho intenzione di stare al suo gioco.

Non ha più senso vederci, un giorno c'è l'altro no. Un giorno è con lei, l'altro è con me.
Mi gira la testa per lui solo a pensarci.

Sbuffo, punto i miei occhi sui suoi e a stento riesco a trattenere le lacrime, mi mordo l'interno delle mie labbra.

"Cosa?" chiedo debolmente."Cosa ti devo dire Henrik? Sai già come sto, cosa penso, perchè me lo devi far dire? Ti piace vedermi cedere?"

"Io non volevo-"

Lo interrompo subito.

"Non mi interessa." rispondo deciso cercando di restare calmo. "Dici sempre così ma è inevitabile per te, non riesci a starle lontano e va bene." sento le mie guance inumidirsi leggermente, lui mi guarda quasi supplicandomi di non piangere davanti a lui, ma è troppo tardi.
"Ma lei ti ama, Henrik." concludo singhiozzando.

Non mi piace piangere davanti alle persone, figuriamoci davanti a lui.

Faccio un passo indietro e mi strofino subito gli occhi con la felpa, lui si avvicina, ma mi allontano di nuovo.

"Pensi che sia facile per me? Guardarvi sempre insieme, vedervi sorridere e sapere che lei ti sta amando sempre di più. Io non so nemmeno più cos'è l'amore a questo punto. Forse lei ti ama davvero ed io sono solo un puntino nella tua vita, probabilmente non c'entro niente."

"Tu sei l'amore Tarjei."

Lo guardo, una lacrima gli riga il volto, ma la sua voce non trema a differenza della mia, è così composto e serio da mandarmi quasi in confusione.

you are art // Henrik&Tarjei [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora