Tarjei.Giovedì, 17:30
"Cazzo che caldo." sbotta David sbuffando.
Ridacchio mentre lo osservo farsi una specie di codino uscito male in testa. Oggi, il sole ad Oslo, ha deciso di far morire tutti. Girare per strada è quasi stancante, a meno che non si ha un motivo valido per farlo.
Il mio telefono vibra ancora una volta.
Da: Henrik
Io sono arrivato. Sono davanti al palazzo comunale, tu dove sei?Digito velocemente la risposta, per non farmi notare da David.
Io
Nei giardini fuori dal palazzo. Siamo letteralmente separati da un cancello.Lancio un'occhiata veloce a David che con una smorfia in viso cerca di legarsi il codino, torno ad osservare lo schermo.
Da: Henrik
Ho così tanta voglia di vederti, non ce la faccio piùTossisco leggermente per cercare di auto-calmarmi e nascondere quel pizzico di elettrizzazione che ho in corpo a causa di Henrik, ma attiro l'attenzione di David.
"Tutto bene?" chiede abbassando le braccia.
"Sì, non ti sta bene il codino comunque." rispondo cercando di cambiare discorso, lui mi guarda come se avessi appena detto la cosa più assurda di sempre. Così continuo, "Sembri..-"
"Non dirlo nemmeno brutto stronzo, qua la checca sei tu." mi indica con un dito.
Rimango serio, "Devi per forza usare certi termini?"
Lui sorride dandomi una leggera pacca sulla spalla, "Tar lo sai che scherzo."
"Non è divertente." affermo, lui si volta verso di me facendo oscillare il codino che fa sembrare la sua testa un mini pavone.
Non riuscendo a rimanere serio, ridacchio mentre lo guardo e alzo gli occhi al cielo, cercando di ignorarlo.
Mentre continuiamo a camminare mi guardo in giro, alla ricerca disperata del viso di Henrik. David nota la mia preoccupazione che purtroppo non so come nascondere, ma non ci do molto peso.
Il fatto è che quello che sto avendo con Henrik, non lo sa nessuno. Non sappiamo neanche che cosa siamo, io e lui. Sappiamo solo che non riusciamo a passare una giornata senza almeno esserci mandati qualche messaggio. Per sapere come stiamo, cosa stiamo facendo, per tenerci aggiornati.
Poi, quando il mio cuore comincia a battere più frequentemente capisco che ho bisogno di vederlo, di sentirlo. E quindi eccomi qua con il cuore dolente per i troppi battiti, a cercarlo dappertutto."Tar, mhh.. Andiamo a prenderci un gelato?" la voce di David mi costringe a portare il mio sguardo su di lui.
"Ma se l'abbiamo preso prima, quanti ne vuoi prendere?" chiedo, confuso.
"Lo so cazzo, volevo solo rompere il silenzio lo sai che mi da fastidio. È che sei così taciturno oggi. In effetti sei silenzioso quasi sempre, solo che potresti parlarmi adesso che siamo da soli senza Rumen e gli altri che scassano, no? Siamo in giro anche per questo che cazzo, nei negozi ci siamo stati e Paul se n'è andato, quindi adesso parlami!"
Non riesco a trattenere una risata mentre vedo David parlare. Un po' per il codino che segue il ritmo della sua testa, un po' per quello che dice e come lo dice.
"Va bene, okay, andrò dritto al punto e sai già che devi tenere acqua in bocca." comincio, la sua espressione è uguale a quella di un bambino piccolo che sta per scoprire qualcosa di stravolgente.
"C'è Henrik qua da queste parti e..voleva parlarmi."
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you are art // Henrik&Tarjei [completa]
FanfictionHo un ricordo ben preciso, che non riesco a cancellare. Eravamo sdraiati sul letto e avevamo i microfoni puntati addosso, le telecamere erano ovunque, lui era agitato ed io lo percepivo perché continuava a tenere lo sguardo basso fissando ogni cosa...