Henrik.Sabato, 3:04
L'aria gelida mi graffia le guance scoperte, mi stringo ancora di più nel giubbotto e mi sistemo il cappello con le mani senza smettere di camminare. So dove voglio andare, ma non ho il coraggio di portare il mio corpo davanti a quella figura in grado di rendermi così fragile.
Potevo andare alla prima di Tarjei questa sera, ma ho deciso di non farlo. Evidentemente in quel momento mi sembrava la cosa giusta da fare, Lea che mi sorrideva sinceramente dicendomi "Ho bisogno del mio baby!" ed io che la seguivo annuendo con l'ennesimo spinello alla bocca.Sono egoista, instabile e terribilmente insicuro. Mi lascio trasporare da tutto, dalle persone e dai miei pensieri.
Non riesco mai ad essere costante, sento sempre il bisogno di stravolgere anche me stesso e questa sera, l'ho fatto come si deve.Mentre continuo a camminare penso al viso di Tarjei, e alla sua espressione da cucciolo smarrito mentre si chiedeva perché non ero in sala.
Mi passo velocemente una mano sulla faccia, per reprimere l'istinto di baciargli il viso. Sono disperato, non penso più razionalmente, ho nella testa solo il corpo di Tarjei, la sua risata, le sue smorfie e il suo essere sé stesso, così spensierato e così dolce.
Ho solo un pensiero fisso, lui e solo lui.
Ovunque vada, mi chiedo se sta bene e ci spero.Alzo lo sguardo verso la via che indica casa sua e aumento il passo.
La verità è che non so cosa sto facendo, so solo che ad un certo punto della serata ho deciso di abbandonare la lattina di birra che tenevo in mano e senza dire niente a nessuno me ne sono andato con la scusa di dover andare in bagno.
Mi staranno cercando, mi avranno mandato una decina di messaggi, ho lasciato tutti con il dubbio, si chiederanno che fine ho fatto, ma io in questo momento tengo gli occhi fissi sulla porta di casa Sandvik Moe che scorgo in lontananza, e non intendo guardare altro.Una volta arrivato, alzo la mano verso il campanello con l'intento di suonare, poi mi fermo improvvisamente.
Cosa sto facendo?
Dopo essemi perso uno degli spettacoli più importanti di Tarjei mi presento davanti a casa sua alle 3 di notte? E magari pretendo pure che mi risponda gentilmente o che si sistemino le cose?Faccio un passo indietro, sono instabile, non dovrei essere qui in questo momento.
Allontano la mano dal campanello ma un movimento attira la mia attenzione, la luce della camera di Tarjei si è accesa all'improvviso. Dentro di me sento come una piccola speranza che mi incita a non lasciar perdere e quindi, d'istinto, mi abbasso per prendere la prima cosa solida che trovo sotto il naso per poi lanciarla sulla sua finestra. Nessun rumore.
Mi mordo il labbro nervosamente, magari c'è qualcuno con lui.
Magari è una ragazza, una sua amica o più di ciò, magari in questo momento gli sta sorridendo, e lo sta toccando. Faccio una smorfia provocando un verso di disgusto che echeggia nell'aria, solo il pensiero delle mani di qualcun altro che non sono io sul suo corpo, mi fa venire il mal di stomaco.Mi abbasso nuovamente per afferrare il tappo di una bottiglia di birra e lo scaravento con forza sulla finestra, questa si apre di scatto.
Tarjei con un'espressione confusa che mi fa quasi sorridere mi guarda, e il mio cuore perde un battito. In questo momento voglio scappare o sotterrarmi."Ma sai che ore sono?" chiede a voce bassa, ma io riesco a sentirlo. In strada c'è un silenzio di tomba.
Ironicamente, guardo l'orologio, "3:10" rispondo costatando l'ora.
Apre la bocca sempre più sbalordito dalla mia idiozia e chiude la finestra, un minuto dopo è davanti alla porta.
Entro in casa sua, il profumo di Tarjei mi riempe le narici fino a confondermi i pensieri ed improvvisamente non so più perchè sono qui.
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you are art // Henrik&Tarjei [completa]
FanficHo un ricordo ben preciso, che non riesco a cancellare. Eravamo sdraiati sul letto e avevamo i microfoni puntati addosso, le telecamere erano ovunque, lui era agitato ed io lo percepivo perché continuava a tenere lo sguardo basso fissando ogni cosa...