Henrik.Giovedì, 12:17
Il caldo mi sta uccidendo. Ad Oslo il tempo non è mai coerente, oggi piove eppure l'aria è più calda di quella di agosto, ed io sto letteralmente soffrendo.
Mi muovo agilmente da un angolo all'altro dell'Ett Bord cercando di non farmi scivolare nulla dalle mani, porto i piatti ad un tavolo e auguro buon appetito sforzando un sorriso, appena mi volto mi slaccio due bottoni del camice.
"Tesoro stai bene?"
La voce di mia mamma al momento sembra estremamente lontana, sbatto più volte le palpebre.
"Sì, fa un po' caldo.." mi interrompe subito, "Togliti la camicia! Metti quella più leggera che è nel tuo armadietto, perché ti devo sempre ricordare tutto Henrik? A volte superi Mathias di gran lunga."
Strabuzzo gli occhi realizzando quello che mi ha appena detto e senza farmelo ripetere due volte mi avvio verso il camerino, appena entro mi sbottono completamente il camice, ma all'improvviso mi raggiunge mia mamma.
"Ah, guarda che-.. oh."
Il suo sguardo si posa sul mio petto colmo di succhiotti, ci sono macchie di ogni forma e colore dal rosso chiaro al viola, da quelle che seguono una linea ad altre sparse liberamente sulla mia pelle, tutto fuori controllo.
"U-uhm..la situazione è degenerata." commento mentre evito il suo sguardo.
"Perché li vedo solo adesso io? Da quanto ce li hai su? Sabato? Caspita, ci è andato pesante il ragazzino! Non lo facevo così.. violento?" la sua voce risulta squillante, divento immediatamente color pomodoro in viso.
"Mamma ma cosa stai dicen-"
"Non devi darmi spiegazioni," sorride, "certe cose mancano anche a me." mi fa l'occhiolino prima uscire dal camerino.
Rimango fermo davanti alla porta.
Mi porto istintivamente una mano sul petto, passo le dita sulla mia pelle macchiata d'amore. Sorrido. Abbasso lo sguardo per vedere tutti i segni da quello più aggressivo a quello più dolce, mi mordo il labbro ripensando alle sensazioni che ho provato, chiudo gli occhi desiderando di rifare tutto ancora una volta.Inizio Flashback
Sabato, 23:47
"Marlon non dovresti bere così tanto." mormoro mentre lo guardo, lui scoppia a ridere.
"Scusa nonno." urla, si porta ancora la lattina alla bocca.
Gli do una leggera pacca sulla spalla e lui barcolla immediatamente perdendo l'equilibrio.
Carl lo guarda, "Ti sembra il modo di fare il ragazzo ubriaco?"
Marlon alza subito la testa per guardarlo ed io, avendo capito le sue intenzioni, cerco di fermarlo.
"Carl, non-"Mi guarda in modo malizioso e si lancia a peso morto su Marlon che emette un urlo assordante, il che provoca una risata acuta a Carl che finge di flirtare con il riccio con una lattina di birra in mano.
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you are art // Henrik&Tarjei [completa]
FanfictionHo un ricordo ben preciso, che non riesco a cancellare. Eravamo sdraiati sul letto e avevamo i microfoni puntati addosso, le telecamere erano ovunque, lui era agitato ed io lo percepivo perché continuava a tenere lo sguardo basso fissando ogni cosa...