Don't You Let Me Go Tonight

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Henrik.

Domenica, 2:00

"Cazzo, è tardi." Tarjei si guarda attorno come se potesse davvero fare qualcosa, io lo seguo solo con lo sguardo. "Se non dormiamo, domani non ci sveglieremo più ed io ho davvero bisogno di dormire."

Conclude la frase quasi sussurrando come se non volesse farsi sentire, così lo prendo per la felpa e lo tiro verso di me ridendo leggermente.

"Che importa a che ora ci sveglieremo domani" distolgo lo sguardo dal suo per osservare il soffitto, "Siamo comunque a posto così."

Sento il suo sguardo fisso sul mio profilo così mi giro per guardarlo negli occhi, ma lui si alza.

"Ho fame Henke."

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3:50

"Sai che se tornano i miei mi uccidono?"

La sua risata mi provoca un sorriso ebete sul viso, con una mano apro il forno per inserirci la pizza che abbiamo appena fatto, "Avevi detto che sono in viaggio per il lavoro di tuo papà, sappiamo entrambi che saremo soli per un po'" ridacchio spensieratamente.

Non sento nessun cenno da parte sua, così mi volto. Il suo sguardo è fisso nel vuoto, ha gli occhi di un ragazzo stufo, le labbra schiuse come se volesse urlare ma non può farlo, e la testa da un'altra parte.
Sembra quasi di vedere il mio riflesso.

Mi avvicino sedendomi affianco a lui, "Hey Tar" comincio, lui si volta verso di me, i suoi occhi sono sui miei così ne approfitto per perdermi nelle sue iridi. "Va tutto bene, sfogati. Puoi farlo con me."

Mi perdo un secondo mentre lo osservo, è estremamente bello. Posso quasi sentire il rumore del mio cuore che si frantuma sapendo di non poter stringere quelle guance tra le mie mani, vorrei tanto dirgli che le amo.
Amo la sua pelle, gli bacerei ogni centimetro di essa senza fermarmi come facevo sul set. Nei panni di Even potevo approfittarne, e stavo così bene.

Abbassa lentamente lo sguardo.
"Certe cose le sai già" dice semplicemente, vorrei guardarlo negli occhi ma so già come andrebbe a finire, così continuo a parlare.

"Lo so, ma non fa mai male sfogarsi, anche se sono le stesse cose. Non tenerti tutto dentro, è come autodistruggersi. Ti prego, ora che sono qui, parlamene." rispondo con tono calmo.

Mi stupisco delle mie stesse parole sapendo che sono il primo a chiudersi in se stesso, ma cerco di non dare peso ai miei pensieri, così porto la mia mano sul suo braccio.
Tarjei si irrigidisce di colpo.

Non è la prima volta che succede, da quando ci siamo rincontrati quel pomeriggio insieme al resto del cast, ho percepito come un distaccamento. Ormai so che dovrei lasciar perdere, ma io non ci riesco, ho così tanta voglia di stringerlo e dirgli che va tutto bene fin quando stiamo insieme. Mi maledisco ogni giorno da quando l'ho baciato al Nox, ero nelle vesti di Even, ma potevo fare altro tipo sfiorare semplicemente la sua pelle con il naso. Quando ho toccato le sue labbra è come se si fossero accese tutte le luci di una stanza buia, ho sentito la stessa adrenalina che sentii quando le nostre lingue si sfiorarono per la prima volta e poi, non riuscì più a farne a meno, volevo sempre più contatto, cercavo costantemente le sue labbra, come se fossero ossigeno.

"Ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio?" chiedo, lui si alza per sistemare le ultime cose sul tavolo.

"No, non hai fatto niente."

you are art // Henrik&Tarjei [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora