11•My disappointment

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10/04/2012

Il gran giorno era arrivato:Oggi si partiva per Madrid. Ed io ero così FOTTUTAMENTE SENSA VOGLIA DI ALZARMI DAL LETTO.

"Harry little cookie,svegliati." La dolce voce di mia madre che mi chiamava con quell'orribile soprannome per la millesima volta.. aspetta, mia madre?

"Mamma?" Aprí gli occhi vedendo quei enormi occhi verde giada davanti al mio viso.
"Che ci fai qui? Pensavo che come ogni lunedì tu rimanessi in ospedale."

"Ho fatto il turno di sera e mi sono appena ritirata, abbiamo finito prima." Disse levandomi la coperta da dosso.
"Alzati adesso, sono le 7, farai tardi."

Nonostante le mie preghiere settimanali di non far arrivare mai questo giorno, mi ritrovai sul sedile scomodo della metro pronto per andare in aeroporto.

Incontrai tutti i miei amici e tra saluti e abbracci iniziammo a salire sull'aereo. Eravamo tanti a partire e molti neanche li conoscevo.

Dopo tre lunghe ore atterremo finalmente a Madrid. I professori ci ordinarono di salire nel secondo autobus, quello che spettava ai ragazzi con le lettere del cognome dalla G in giù.

"Liam va avanti e prendi posto anche per me, devo andare al bagno." Dopo un cenno d'assenso da parte del mio amico mi avvia verso il bagno dove svuotai la mia enorme vescica. Ne approfittai e mandai un messaggio a mia madre salutandola in spagnolo e poi con tutta la valigia mi avviai verso il mio autobus.

"Spiacente Styles,non ci stanno più posti qui, devi andare nell'altro autobus." La severa professoressa Hucherson mi diede il suo meraviglioso benvenuto a Madrid. Mi guardai intorno e vidi Niall e Zayn parlare animatamene con le ragazze davanti a loro, Liam flirtare con un biondina che aveva preso il mio posto, ma decisi di non prendermela con lui, l'altro lato invece era formato da Mora seduta vicino Emma e infondo, seduto all'ultimo posto vidi lui.

"Professoressa posso andare anche io nell'altro? Vorrei fare compagnia a Styles." Disse proprio quest'ultimo, alzando la mano e facendomi rimanere impietrito.

"Fortunato Tomlinson, rimangono solo due posti." Detto questo entrambi ci catapultammo sull'altro autobus dove dei volti familiari iniziarono a salutarmi ed io, ovviamente, a ricambiare.

"Styles." Louis si mise vicino al finestrino ed io anche se mal volentieri, glielo concessi.

"Tomlinson, quale buon vento ti porta a Madrid?" Chiesi curioso. Possibile aveva fatto pace con Emma? Anche se non penso dato che stava seduta vicino Mora.

"Un vento Riccio e con due paia di occhi verde smeraldo." Disse ghignando, io arrossì e come ogni volta che Louis Tomlinson era al mio fianco, non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso.
"Hai ascoltato la nuova canzone di Shake?" Chiese ed io scossi la testa mentre lui prontamente mi passò un auricolare e lui si tenne l'altra.
"Here's the cage, the cage of iron, the iron that deceives, the cage is cane. I want to be free, I want to be free with you. We are wrong? Tell me why I can not stand the stares of those who have eyes only for the discredit different people." Canticchiò una strofa, la strofa più bella che sentì mai in tutta la mia vita. E non cantava neanche tanto male, era bravo e con una voce angelica. Louis Tomlinson era un angelo venuto a me con un obbiettivo ben preciso.
"Che te ne pare?"

"Bella." La canzone era finita proprio in
Quell'istante e dovetti separare i miei pensieri su Louis per concentrarmi sul Louis accanto a me.
"Davvero bella."

"Che entusiasmo ragazzo, non ti avevo mai visto così contento." Disse ovviamente ironico.

"No davvero, mi piace." Poggiai una mano sulla sua coscia e lui la poggiò sulla mia e quando alzai lo sguardo dalle nostre al suo viso, i suoi occhi stavamo già guardano me.
"Mi piaci."

Be Wrong-Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora