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12,06,2012

Le giornate passavano ed io e louis stavamo sempre meglio insieme. Ultimamente passavamo parecchio tempo a casa mia ed era come un rituale per noi: Scuola, pranzo al primo ristorante che trovavano, casa mia, ospedale dove salutavamo Gemma e poi lui se ne andava a casa sua, salutandomi con un bacio. E devo ammettere che ogni volta che lui mi dava quel bacio, prima che finiva lo tiravo sempre un po' più verso di me, come per dire 'mi mancherai' e lui mi dava subito un altro bacio veloce come per dire 'Anche tu, ma domani ci sarò' e amavo questa cosa, la cosa che lui ci sarebbe stato perché non avevo bisogno d'altro.

"Odio questa situazione." Disse la voce di Niall, facendomi ritornare sulla terra. Lo guardai con espressione accigliata. Non avevo seguito il discorso.
"Questa situazione." Ripeté questa volta indicando me e louis. Si quella sera c'eravamo riuniti tutti quanti mangiando e bevendo una semplice birra, solamente per stare insieme. Da quando avevo rivelato la mia relazione con louis tutti quanti si comportavano diversamente con me, in meglio. Sembrava mi apprezzassero di più. Ah cosa fa l'amore.
"Tu che ti baci davanti a me, sono geloso."

"Oh Niall, quante ne vedrai ancora. Non ci fermeremo a questo." Disse louis con nonchalance, sorprendendo me e il povero Niall che fece un'espressione imbarazzata.

"Louis." Lo richiamai scherzando e lui si finse offeso.

"Ti vergogni di me per caso?" Disse, anche se il suo viso era sorridente ed il suo tono ironico, riuscì a leggere tra le righe un fondo di verità.

"Per niente, mio caro Hooney." Disse baciandolo davanti tutti i miei amici.

"Che depressione." Sbuffò Liam, contagiando Zayn.
"Anche io voglio chiamare qualcuno Hooney."

"Puoi chiamare me così." Disse Niall scherzando, alzandosi e buttandosi sopra di lui.
"Oh mio Boober."

"Basta niall, é imbarazzante." Disse liam ridacchiando.

"Non è il gesto imbarazzante, lo è proprio niall." Disse zayn ridacchiando e contagiando tutti. Continuammo tutta la serata così, ridendo, scherzando e amandoci, poi Anche quella seguente, quella dopo ancora, quella dopo ancora ancora...

25,12,2012

Il Natale è sempre stato bello perché si passa in famiglia, ed io adoravo la mia famiglia.

"Harry dai apri il tuo regalo." Mi incitò Gemma. Mia sorella, ormai guarita era ritornata a casa nostra da diversi mesi e noi eravamo felicissimi, sia per la sua gravidanza che per tutto il resto.

"Un libro di Nicholas Sparks, Grazie Gem tu si che mi conosci." Dissi ironico, odiavo leggere. Lei rise e passo un regalo a louis.

"Tocca a te campione." Lo invitò ad aprirlo.
Louis titubante scartò il regalo trovando un'altra scatola.

"Se ci trovo un libro, giuro che.." ma si interruppe quando aprí la scatola.
"Grazie Gem, era proprio quella che volevo." Disse contento iniziando a sfoggiare la sua nuova macchina fotografica.
"Sarà costata tanto."

"L'associazione dei malati di cancro retribuisce bene." Disse ironica.

"Quindi al mio ragazzo gli hai comprato una macchina fotografica che costa migliaia di dollari e a me un libro? Dove hai anche lasciato il prezzo." Dissi puntandole il dito.
"10,5 dollari, Gem seria?" Dissi vedendola accigliata.
"Scherzo."

"No." Disse lei, guardandosi con mia madre di sottecchi.
"Io scherzavo."

Mi lanciò un paio di chiavi, con lo stemma di una famosa marca di macchine.

"Va fuori per il tuo regalo di Natale, piccolo." Disse mia mamma abbracciando mia sorella. Rimasi fermo per qualche secondo, fino a quando louis non mi
Rubò le chiavi e corse nel vialetto.

"Range Rover? Chi siete la famiglia segreta di Bradd Pitt?" Disse ironico Louis.

"Ho già detto dell'associazione dei malati di cancro?" Disse gemma contenta del nostro stupore.

"E poi vogliamo che Siate pronti per Hollywood." Disse mia madre. Si, io e louis dovevamo trasferirci. Era stata una scelta davvero difficile perché dovevo abbandonare la mia adorata famiglia, ma dovevo anche seguire il mio amore e dato che louis vinse quel famoso progetto della scuola come miglior fotografo vinse anche una borsa di studio per un corso importantissimo.

"Grazie." Dissi io correndo ad abbracciare le uniche due donne che io potessi mai amare.
"Ma come la porto in America?"

"Abbiamo già organizzato.." iniziò mia mamma ma venne interrotta da Gemma.

"..E pagato tutto noi." Disse ridacchiando.

"Sono felice grazie." Dissi ritornando dentro.
"Siete tutto ciò di cui ho bisogno."

"Eh già, volevo che anche mickey fosse qui con noi." Disse Gemma triste, mickey il suo ragazzo non si faceva sentire da diversi giorni  e la sua assenza faceva star male Mia sorella, infondo la compativo, era il suo grande amore.

"Non verrà neanche oggi, Gemma?" Chiese mia madre dispiaciuta.

"No, lavora." Disse incerta.

"A Natale?" Chiese louis. E lei sbuffó. Era ovviamente una bugia.

10/01/2013

I preparativi per la partenza mia e di louis continuavano. Eravamo terribilmente eccitati e elettrici di andare a vivere da soli in un altro continente, ma anche spaventati.

"Che pensi?" Mi Chiese louis baciandomi la fronte e sedendosi vicino a me.

"Che ho ansia." Dissi sincero.

"È normale Boober." Disse lui, sorridendomi.

"Tu sembri tranquillo." Dissi io, girandomi verso di lui.

"Lo sono." Disse, ed io abbassai la testa non sapendo più che dire.
"Ei." Disse, posando due dita sotto il mio mento ed alzandolo delicatamente.

"Ho paura." Dissi ancora.
"Insomma, li non avrò mia madre che mi da il buongiorno o la buonanotte e.."

"Facciamo così: non ti farò mai mancare il buongiorno e non ti farò mai mancare la buonanotte. Nel mezzo, tra i due, organizzeremo la vita." Disse baciandomi la guancia destra.
"Io non sarò solo quello che vuoi, sarò anche quello che non sapevi di volere." Disse baciandomi la guancia sinistra.
"Ti amo e la cosa più bella di te è che non riesco a trovare neanche un principio di paragone. Tu non 'sei come'. Non 'sei più'. Tu 'sei'. È il resto semmai, a doversi adattare."

"Ti amo perché il tuo amore mi salva. Mi salvi quando fai di tutto per vedermi felice, anche a costo di farti trattare male. Sei unico al mondo. Sei la sola persona che voglio accanto per sempre. Sei la sola persona nell'universo che anche quando è lontana da me rimane la più vicina. Ti amo perché io ho te e tu hai me, ed insieme abbiamo tutto." Dissi baciandolo dolcemente.

Mi prese in braccio ed iniziammo a baciarci con più foga, passione, voglia. Mi portò su, in camera mia e ci sdraiammo nel letto, senza staccare le nostre labbra neanche un secondo. Le staccammo solo per levare le maglie e renderci ancora più uniti. Non avevamo
Mai fatto sesso perché io mi definivo non pronto, e lui si definiva inesperto in questo campo. Anche per me era una cosa nuova e i muri e le insicurezze che avevo ogni volta che ci ritrovavamo più vicini si alzavano facendo venire il panico dentro me. Ma quella volta no.

"Sono pronto." Sussurrai dolcemente.
"Tu?"

"Con te, io, sono sempre stato pronto." Disse riprendendo il bacio.

Be Wrong-Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora