26,04,2012
Quello era il fatidico giorno. Il magico giorno. Il giorno dell'Appuntamento. Il giorno della svolta, o almeno così credevo. Si mi piaceva farmi dei film mentali peggio delle donne, e a volte succedeva che ci rimanevo di schifo se le cose che avevo immaginato non si avveravano, ma altre volte succedevano cose ancora più belle superando la mia fantasia. E speravo con tutto il cuore fosse una di quelle volte.
Eravamo rimasti puntati con Louis che mi venisse a prendere sul tardo pomeriggio dato che avevamo i posti già assegnati ed io non vedevo l'ora. La mattinata passò in fretta infatti, tra raccomandazioni di Niall e consigli di Mora, che tra parentesi le avevo rivelato la mia omosessualità . Il campanello finalmente suonò rivelandomi la presenza di Louis dall'altro lato.
"Ciao Harold, Sei pronto per vedere Il grande shame dal vivo?" Chiese mostrando quel famoso sorriso sornione che tanto lo caratterizza. Annuí lentamente, ancora stordito dal suo splendore perché, come sempre, Louis era impeccabile e La sua semplicità lo rendeva ancora più bello.
"Allora metti questo e sali in macchina." Mi passò un cappello uguale al suo dove c'era scritto qualcosa inerente al cantante e subito dopo salì nel posto accanto al suo.Il tragitto passò velocemente dato che iniziammo a cantare tutte le canzoni che passavano in radio. Ero felice e spensierato, Louis mi portava sempre alle stelle e con lui riuscivo a toccare anche l'intoccabile.
Quando arrivammo mi sentivo entusiasta di stare da solo con lui, di passare una meravigliosa giornata. Forse potevamo essere qualcosa di più se lui era d'accordo.
Entrammo dentro la struttura e prendemmo i posti che avevamo riservati e ci sedemmo. Lo vedevo confuso, alla ricerca di qualcosa o.. qualcuno.
"Ei ragazzi siamo qui." Louis si alzò di botto facendo segnale a tre ragazzi, e solo dopo avergli fatto posto capì che no, quello non era decisamente un appuntamento.
"Scusaci Louis, non trovavamo parcheggio." Disse il più basso dei tre.
"Tu devi essere l'amico di Louis."L'amico. Già Louis aveva detto che portava 'l'amico'. Certo perché agli amici si da quasi un bacio in bocca.
"Harry." Dico annuendo alla sua precedente affermazione.
"Carl." Mi sorrise gentilmente.
"Io sono Cody, mentre questo stronzo al mio fianco è mio fratello Ian." Disse il più alto. Annui e strinsi la mano ai restanti ragazzi.
"Ok adesso sedetevi." Disse Louis.
Iniziò a parlare con Ian e Carl come se niente fosse, come se io non fossi niente,mentre a tenermi compagnia c'era Cody, che a dirla tutta era anche un bel ragazzo.
Quando iniziò il concerto mi rallegrai un po' cantando e muovendomi al ritmo di musica. Guardavo Louis una volta ogni tanto ed era così carino tutto sudato.
"Ragazzi ora state attenti, per ringraziarvi di questa bellissima serata lancerò le maglie che ho indossato stasera a voi ragazzi." La voce di shame ci mise tutti sull'attenti. A breve il mio idolo avrebbe lanciato una sua maglietta.
"Coraggio Harry prendimi sulle spalle." Disse Louis incitandomi, gli sorrisi e si mise su di me, come un bimbo fa col suo papà.
Lanciò la prima maglia e la prese un ragazzo sui 17 anni, la seconda la prese una bimba, la terza una ragazza e l'ultima un ragazzo poco più grande di noi.
"Ragazzi non perdetevi d'animo, adesso lancio questa che indosso." Disse il cantante, levandosi appunto l'indumento.
"Dai Harry, questa la dobbiamo prendere." Disse determinato.
Fortunatamente riuscì a prenderla e vederlo felice in quel modo mi riempì di gioia
"Grande, siamo un'ottima squadra." Mi disse abbracciandomi e li mi sentì al settimo cielo.
Ero ancora arrabbiato con lui però anche il solo contatto riusciva a tranquillizzarmi.
C'ero rimasto male che avesse portato altre persone al nostro quasi appuntamento, ma alla fine quello era solo un mio film mentale, lui era etero e di certo non provava niente per il sottoscritto.30,04,2012
Erano passati 4 giorni. 4 giorni di silenzio tra me e Louis. 4 giorni di noia. 4 giorni di tristezza senza sentire colui che da tre mesi a questa parte migliorava le mie giornate o le peggiorava drasticamente. Perché Louis era lunatico, strafottente e a volte dolce.
"Hai capito?" Chiese l'amico biondo mentre divorava un piatto di lasagne che aveva cucinato mia madre prima di andare in ospedale.
"No." Disse sinceramente, lui si mise a ridacchiare per la mia schiettezza mentre io continuavo ad ignorarlo.
"Santo cielo Niall è il quarto piatto, sei davvero un maiale.""Il mio stomaco ha bisogno di cibo, non puoi capire Mister mangio solo cose sane." Disse imitando la mia voce. Io sbuffai e continuai ad aggiornare i messaggi tra me e Louis risalenti a diversi giorni fa, nella speranza di trovarne uno nuovo.
"Come sta Gemma?""Cazzo Niall sta male, come ormai da anni." Dissi alzando il tono di voce. Mi resi conto di essere stato un po' rude solo dopo, ma lui sapeva quanto l'argomento 'Gemma' mi destabilizzava.
"Mi spiace fratello, ma tu non puoi farci nulla." Disse mentre con una mano si asciugava la salsa sulla bocca e l'altra la usava per darmi una pacca sulla spalla.
"Io, come mia mamma, come mio papà o come i medici. Nessuno può curarla." Dissi schietto. Lei stava male ed io stavo peggio vedendola in quel modo.
"Ci sei andato a trovarla?" Mi chiese ed io feci finta di non aver sentito.
"Harry?""Che vuoi?" Dissi dopo un po'.
"Non ci sei andato da quel giorno?" Chiese ancora. Rimasi in silenzio e lui capì subito che La risposta era positiva.
"Cazzo Harry è passato un anno.""Io non voglio vederla soffrire, sto peggio di lei." Dissi arrabbiato, buttando il cellulare sul tavolo accanto.
"Ma devi darle forza, sei suo fratello. Se non l'aiuti tu allora chi?" Disse usando il mio stesso tono di voce.
"Per adesso ho altri pensieri." Dissi però sussurrando.
"Louis?"
"Louis."
"Che ha fatto adesso? Pensavo che dopo il quasi appuntamento che si rivelò solo un uscita tra amici non volevi più vederlo."
"No, assolutamente. Non volevo più sentirlo, ma adesso non capisco perché non mi cerca." Parlai non capendo neanche io stesso cosa dissi.
"Hai bisogno di uno psicologo mio caro." Disse ridacchiando, alleggerendo l'atmosfera.
E aveva perfettamente ragione, Louis presto o tardi mi avrebbe portato alla pazzia.
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Be Wrong-Larry Stylinson
Fanfiction{Questa storia tratta temi contro l'omofobia, per cui se tu che stai leggendo ti trovassi in disaccordo, sei pregato di cambiare aria, Pertanto questa é una storia dedicata a chi si da baci di nascosto senza libertà, perché qualcuno un giorno ha det...