2•Thoughtful Boy

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Hello Guys!
Spero che il primo capitolo sia piaciuto o almeno abbia creato dell'interesse. Vi chiedo di non giudicare il libro da subito ma di continuare a leggere fino alla fine. Non ve ne pentirete.

Sarei grata Se mi scrivesse il vostro parere, Grazie.

Ps spero di essere stata corta e concisa anche perché io sono la prima a non leggere gli spazi autrice se sono troppo lunghi, anyway All the love.

04/02/2012

Per colpa di quella serata non mi ripresi in fretta. Cominciai a passare le giornate a casa di mora per aiutarla a mettere a posto. Era stata dura ma alla fine la casa era tornata come nuova e quel pomeriggio,troppo stanco per tornare a casa, rimasi a cenare con lei. Infondo non era la prima volta che passavo una serata insieme alla mia migliore amica e di certo non potevo mai aspettarmi la proposta che mi fece subito dopo.

"Scherzi? Mi sembra di aver ripagato il mio debito." Dissi mordendo la mia fetta di pizza severamente piena di ketchup.

"Hai solo fatto ciò che è giusto fare, ovvero aiutare la tua migliore amica." La sua voce cominciò a farsi pesante e fastidiosa, volevo solo tornare a casa e dormire.
"Harry fallo per me."

"E sentiamo, perché dovresti fingere di essere fidanzata con me?" Chiesi leggermente titubante.

"Perché Emma, la nuova arrivata nella nostra scuola, va meglio di me in ogni materia, è intelligentissima Ed è molto più graziosa di me." Iniziò a spiegare il motivo e dopo aver preso un grande respiro continuò la sua storia.
"Ho scoperto che è fidanzata e se fingo di esserlo anche io magari posso essere migliore in qualcosa."

"Come fai ad essere migliore se anche lei è fidanzata?" Chiesi gentilmente dato il mio poco intuito.

"Perché se sono fidanzata con te vinco in partenza. Guardati Harry! Tutti ti vorrebbero." Disse infine. Ancora non del tutto convinto continuai a mangiare la mia pizza mentre pensavo ai pro e i contro.
"Per favore Harry. È importante per me."

"D'accordo. Ma non deve durare a lungo." Sentenziai infine. Già sapevo di aver sbagliato ad aiutarla in questa cosa malata.

"Come? Harry Styles vuole tagliare i rapporti con la sua finta ragazza già al primo minuto?" Disse ironica, facendomi ridacchiare per un po'.

"Dato che la mia finta ragazza sei tu non mi stupirei se ti lasciassi dopo il primo secondo." Scherzai alleggerendo un po' l'aria.

"Spiritoso Styles." Disse alzandosi dal divano per mettere a posto i piatti sporchi che abbiamo usato.
"La tua simpatia mi stupirà sempre di più."

05/02/2012

"Harry!" Una voce richiamò la mia attenzione mentre stavo camminando nella strada per andare a scuola. Mi tolsi gli auricolari e mi voltai.
"È da dieci minuti che ti rincorro mentre urlo a squarciagola il tuo nome." Un Niall abbastanza affaticato si Appoggiò al mio corpo per prendere fiato.
"Volevo solo dirti che a pranzo Zayn e Liam non ci saranno, ma noi ci possiamo incontrare ugualmente."

"Certo Niall, era sottinteso." Dissi ridacchiando tra me e me per la sua espressione delusa.
"Ma grazie comunque per avermelo detto."

"Cos'hai da fare di così importante da non poter considerare il tuo migliore amico?" Chiese scocciato dalla mia poca presenza, mentre continuavamo ad incamminarci verso la scuola.
"È successo qualcosa con la ragazza dell'altra sera?"

"No, Niall. È solo Mora, mi sta assillando per aiutarla a fare una cosa terribilmente stupida." Spiegai gesticolando.

"Ei aspetta, stai gesticolando, sei davvero contrariato. Gesticoli solo quando sei infastidito o irritato per qualcosa." Disse seriamente Ed è raro vedere Niall serio.
"Cosa vuole farti fare di così orribile?"

"Vuole che fingiamo una relazione." Dissi disgustato, non tanto per lei, ma il solo fatto di essere fidanzato mi inizia a mettere ansia, se esistesse un primato in un antirelazione, sarei il migliore.

"Cosa c'è di così losco? È una bella ragazza, non ti costa niente fingere qualche bacetto." Spiegò Niall. 
"Perché nessuno mi chiede una finta relazione a me?" Disse facendomi scoppiare dal ridere.

Dopo le prime ore di lezione,la campanella che suonò ci diede il via libera per andare in mensa. Al mio solito tavolo trovai Niall mentre cercava di ingoiare il suo mega Humberger e la cosa mi fece abbastanza ridere. Mi misi seduto accanto a lui e presi il mio panino dallo zaino.

"Amico, il professore Gregory un giorno si ritroverà senza un arto del suo corpo." Disse il mio amico rigettando delle briciole che fuoriuscivano dalla sua bocca nel tavolo.
"È possibile che mi manda dal preside solo perché ho ritardato il mio ingresso nell'aula?" Disse scimmiottando la sua voce.

"Sei entrato di nuovo in ritardo?" Dissi ridacchiando mentre lui annuiva.
"Ti aveva anche avvertito l'altro giorno."

"Scusate se interrompiamo il vostro pranzo, ma devo parlarvi." Ad interromperci fu Mora e le sue amiche che si misero sedute nel nostro tavolo.

"Ma non ti riposi mai?" Chiese Niall disturbato da questa nuova entrata.

"Sono la rappresentante degli studenti, non posso riposarmi." Rispose con un grande sorriso e fiera delle sue abilità che l'hanno portato fino a lì.
"Tra qualche giorno inizierà il corso di recitazione per il teatro della scuola e, comunicazione del preside, tutti i ragazzi con la condotta inferiore alla B dovranno essere presenti per poterla migliorare." Disse Mora con la sua solita parlantina. Niall iniziò a sbuffare infastidito, ma poco dopo si riprese.

"Io sto già facendo il corso di giardinaggio." Si tirò fuori Allora.
"Lo odio ma meglio del teatro."

"Amico perché non me lo hai detto? Potevamo andare insieme." Dissi buttando gli occhi al cielo.
"Mora vado con Niall."

"Impossibile, se non sei già iscritto non puoi più andarci, quel corso è pieno." Dichiarò la mia migliore amica.
"Tieni, l'unica soluzione é questa." Disse passandomi un foglio bianco con diversi nomi incisi sopra.

Mi firmai di malavoglia e solo dopo che mora se ne andò, io e Niall ricominciammo a parlare, ma un ragazzo attirò la mia attenzione. Era messo in disparte mentre scattava delle foto alla sala, era seduto ma si poteva benissimo notare la sua piccola figura dalle gambe corte. I capelli erano castani e leggermente corti, aveva un giubbotto di jeans che solo la settimana prima i miei genitori mi avevano regalato anche a me per il mio compleanno.Mi colpì forse perché non lo avevo mai visto, o forse per il suo modo buffo di scattare le foto, che ogni volta che premeva il pulsante schiacciava la guancia destra insieme al suono che fuoriusciva dall'aggeggio, o forse mi colpì per quell'orrendo giubbotto che non potevo mai immaginare stesse così bene addosso ad una persona.

"Amico oggi sei troppo pensieroso." Mi richiamò Niall, lasciando il ragazzo misterioso un lontano ricordo della mia mente, mentre mi alzavo e mi dirigevo alla prossima lezione.

Be Wrong-Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora