Capitolo 17

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Madison POV
Dopo essere stata una buona mezzora al computer,la porta si aprì improvvisamente rivelando le figure dei miei genitori che mi avevano avvisato che la sera saremmo andati per una cena di lavoro.
Io:"Ci sarà anche Cassy spero."E li guardai con quel filo di speranza.
Mamma:"Mi dispiace,ma loro non verranno perché devono concludere un altro affare."E quindi sarei stata da sola ad una noiosissima cena.Di solito c'era anche la mia migliore amica che mi rallegrava durante questo tipo di serate.Mi diressi in camera per cambiarmi e tirai fuori una camicetta e un paio di pantaloni non strappati quando senza bussare entro mia madre con in mano un vestito.Era molto carino,era nero ed arrivava sopra le ginocchia.Mia madre alla vista dei vestiti che mi ero scelta disse:"No,cara stasera metterai questo vestito,sai stasera ci sarà anche il figlio dell'imprenditore con cui stiamo facendo l'affare e quindi ti vieto assolutamente di metterti i pantaloni."E mi lanciò il vestito.Uff...odio i vestiti perché mi sento a disagio,non posso muovermi come mi pare,invece con i pantaloni lo posso fare e poi mi stanno male.Di malavoglia infilai il vestito e ai piedi misi le converse nere,mia madre non poteva obbligarmi a mettere i tacchi.Mi misi davanti al mio pipiccolo specchietto e mi misi una base di fondotinta,un filo di eyeliner e il mascara.Per andare a giro usavo o il mascara o l'eyeliner,si poteva ben vedere visto che erano consumati e il resto di trucchi sembravano appena usciti da un negozio.Invece ai capelli feci una treccia a spina di pesce laterale.Finito mi diedi un ultimo sguardo attraverso lo specchio e poi scesi le scale.All'entrata c'erano i miei genitori che mi aspettavano.Presi dall'attaccapanni il mio giubbino di pelle e poi mia madre disse:"Non ti obbligo a ritornare su a metterti i tacchi perché sei bellissima già così e poi...non deve sembrare che ci siamo messi in tiro."Accennai una risatina perché era proprio il contrario.Mia madre si era messa un tubino rosso abbinato a dei tacchi bianchi.Alla palpebra aveva messo un ombretto chiaro e un filo di mascara.I capelli invece li lasciò mossi naturali.Mia madre pur avendo 39 anni,sembrava ancora una giovane ventenne.
Mio padre invece decise di indossare un classico:giacca e cravatta.Usciti ci avviammo verso la macchina e intanto mi preparavo psicologicamente alla noiosa cena che avrei dovuto affrontare con alle orecchie le mie adorate cuffie attaccate al telefono.Dopo circa 15/20 minuti arrivammo al ristorante.Il paesaggio era bellissimo.Il ristorante si trovava all'interno di uno scoglio e si affciava sul mare.Poi la vista era bellissima perché questa sera c'è una grande luna piena.Ci avviammo e ad accoglierci fu un gentile cameriere che ci accompagnò al tavolo.Ci sedemmo e aspettammo l'arrivo di questo misterioso imprenditore e suo figlio.Visto che mi sto già annoiando...come avevo previsto,tirai fuori il telefono e mi misi a giocare ad uno degli stupidi giochi che avevo installato al telefono,ma che non volevo eliminare perché mi manca sempre la voglia.Dopo circa 5 minuti sento mia madre che mi richiama,ma non gli voglio dare retta,dopo vari richiami sento mia madre perdere la pazienza visto che alzò leggermente la voce dicendo:"Madison la pianti di giocare con quello stupido telefono,arriverà quel giorno che lo butterò fuori dalla finestra,siamo a cena fuori,con una vista bellissima visto che si affaccia al mare e tu pensi solo a stare a sul telefonino."
Io:"Mi avete portato a questa noiosissima cena e ora non ribattere che non è ancora iniziata e me lo hai anche detto altre volte,ma fortunatamente le altre volte c'è stata Cassy e abbiamo chiaccherato,ma stasera non c'è e l'unica soluzione a questa noia mortale è il telefono."Dopo non mi disse più nulla e cominciò a fare un monologo su quanto i telefoni abbiano cambiato il mondo.Ad un certo punto vedo mio padre alzarsi e andare a stringere la mano ad un'uomo,credo l'imprenditore con dietro un ragazzo a me familiare e quando lo metto bene a fuoco lo riconosco...non ci posso credere...

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