Il sogno diventa realtà

Capitolo 26

Madison POV
Sono passati 3 giorni da quando Cassy si è svegliata e finalmente verrà dimessa.Le cose tra me e Jack vanno come al solito,ma sento che qualcosa sta cambiando.Ci comportiamo come se fossimo fidanzati e credo la proposta che gli ho fatto 2 settimane fa sia stata la cosa più stupida che abbia mai detto,gli devo parlare e poi riflettere su i miei sentimenti.Ero così immersa fa i miei pensieri che non mi sono nemmeno accorta di essere arrivata in ospedale.Mi avvio verso la stanza di Cassy e vedo che ormai è fuori dalla stanza con sua madre accanto.La raggiungo e la abbraccio domandandogli come sta.Mi rispose bene e poi si rivolse alla madre domandandole:"Posso andare con Madison?"
"Non mi sembra il caso,sei appena stata dimessa..."Ma lei gli fece il solito labbruccio,usava spesso quella tattica anche con me.La madre alzò gli occhi al cielo e acconsenti.Cassy mi prese per un braccio e comincio a correre fuori dall'ospedale per poi raggiungere la fermata dell'autobus.Fortunatamente era già alla fermata e montammo.Non sapevo dove mi stava portando,ma quando vidi le solite case,capì.Quando ci fermammo scesimo e ci avviammo verso il parco,il nostro parco.Lì avevamo passato i nostri pomeriggi da quando eravamo arrivate 11 anni fa dall'America ad ora.Ci sedemmo alle solite altalene e le domandai:"Perché mi hai portato qui con così tanta fretta?"
"Mi devi raccontare"La guardai non capendo,ma quando fece il suo sorrisetto malizioso,mi coprì con le mani il viso,sapevo perfettamente di essere diventata rossa.
"Dai voglio sapere cosa è successo tra te e Jack"
"Niente..."
"So che stai mentendo,hai abbassato gli occhi"Che palle,mi conosceva troppo bene.
"Forse potrei aver fatto un patto con lui dicendo che potevamo baciarci quando volevamo e in queste settimane ci siamo trattati come se fossimo un qualcosa di più."Dissi guardando da tutt'altra parte.Sapevo perfettamente che aveva sbarrato gli occhi,infatti subito dopo urlò un cosa.
"Che accidenti urli,ci guardano male."C'era una vecchietta infatti più in là seduta su una panchina che ci guardava contrariata.
"Mi domando se sei stupida o cosa,se hai proposto una cosa del genere vuol dire che ti piace."
"Infatti voglio spezzarlo,devo riflettere su i miei sentimenti e forse per lui è solo un gioco"
"Allora vai."Mi alzai,la salutai e mi avviai verso la fermata dell'autobus,salì e mandai un messaggio a Jack dicendogli che dovevo parlargli e di vederci al parchetto vicino a scuola.Mi salì un ansia incredibile,non volevo perderlo,in poco tempo era diventato troppo importante per me,ma era la cosa migliore per entrambi,ci saremo fatti solo del male.Finalmente mi fermai davanti scuola e camminai fino al parchetto.Lo vidi seduto sulla panchina,devo ammettere che era proprio bello.
Ti piace,non puoi negarlo.
Coscienza non lo so ed è per questo che devo parlare con lui.
Va bene antipatica.
Lentamente mi incamminai e ad ogni passo sentivo il cuore andarmi in gola,ma dovevo farcela.Mi sedetti accanto a lui e rimasimo per un po' in un silenzio straziante.Fu interrotto da Jack che mi domandò il motivo per cui volevo parlargli.
"Senti,ci ho riflettuto molto e sono giunta alla conclusione che la proposta che ti ho fatto è stata la cosa più stupida che potessi dire,non so cosa provo per te e ho bisogno di tempo per riflettere,in poco tempo sei diventato importante ed è per questo che sto troncando la storia dei baci,è meglio per entrambi."Mi sentivo libera di un peso,ma dopo aver visto gli occhi di Jack diventare due pozze nere,ebbi timore della sua reazione.
"Saprai cosa è meglio per te,non per me,perché sai questo illuso che hai qui davanti per la prima volta ha provato delle emozioni che in tutta la sua vita non ha mai provato e la causa sei stata tu,cara Madison.Mi piaci,forse anche troppo e non riesco a lasciarti andare,va bene."Rimasi spiazzata dalle sue parole,ma gli risposi che avevo bisogno di tempo per riflettere e mi alzai,lasciandolo lì e sentì qualcosa dentro di me spezzarsi.