Capitolo 10

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Lunedì
Madison POV
Purtroppo è riniziata la settimana e come ogni lunedì la mia voglia di andare a scuola è pari a zero.Mi alzo,mi preparo indossando un paio di jeans neri,una camicia celestina abbastanza larga con sotto una maglia nera a maniche corte e infine le super-star bianche con le strisce argento.Scendo,prendo una brioche ed esco visto che sono in ritardo.Cammino velocemente e intanto mi metto le cuffiette nelle orecchie.Faccio un tratto di strada da sola,ma ad un certo punto sento una mano sulla spalla,mi giro e vedo che è Jack.Non ci parliamo da quella sera ed io non ho intenzione di perdonarlo infatti mi giro e proseguo la mia strada.Mi urla di aspettarlo ma lo ignoro.Alla fine mi prende il polso e mi gira.
Io:"Che vuoi ancora,ti sei stufato di Melissa?"
Jack:"Non me ne frega niente di lei io voglio di nuovo la tua amicizia anche se era incominciata da poco mi piaceva,eri l'unica che mi capiva e che poteva condividere con me il mio sogno,ballare ed ora ho solo Andrea,il mio migliore amico ma lui non mi capirà mai come mi hai capito tu in poco tempo."
Io:"Avevi a pensarci prima di dirmi quelle cose orribili."E me ne vado,ma questa volta non insiste.Arrivata a scuola raggiungo Cassy che stava ascoltando la musica.La saluto e le domando com'è andato l'appuntamento di sabato.
Cassy:"Più che altro il difficile è stato uscire di casa,mi sono dovuta buttare dalla finestra,quando sono tornata lasciamo perdere dovevi vedere la faccia di mi ma."
Io:"Mi dispiace ancora per questa storia,ho cercato di mandare dei segnali a mia madre,ma non ha funzionato,ma raccontami cosa è successo?"
Cassy:"Niente di che."E abbassò lo sguardo.
Io:"Non mi puoi mentire lo sai che ti conosco."
Cassy:"Be...ci siamo baciati."Io la guardai sbarrando gli occhi e chiedendo se stavano insieme ora.
Cassy:"No,bisogna conoscerci meglio."
Be in effetti aveva ragione,suonò la campanella e svogliatamente entrai a scuola.Ci dirigemmo in classe,entrai e mi misi al mio posto e come ogni giorno Jack cercava in tutti i modi di parlarmi,ma io ovviamente lo ignorai cominciando a seguire la lezione che era appena iniziata.

...

Finalmente è suonata la campana della ricreazione e io posso sgranchirmi un po le gambe andando in giardino.Mi stavo avviando,quando improvvisamente senti una mano tapparmi la bocca e portarmi dentro a quello che subito dopo riconobbi come il magazzino.Alzai la testa per vedere il demente che dovevo prendere a pugni.
Io:"Jack fammi uscire da qui."E cominciai a tirare pugni e calci alla porta.Mi prese per i fianchi e mi disse di darmi una calmata.
Io:"Non voglio stare qui rinchiusa con te un minuto di più."
Jack:"Ascoltami almeno."
Io:"Sai che è inutile."
Jack:"Almeno ci provo."Rimasi un po indecisa ma poi acconsentì visto che volevo uscire da qui.
Jack:"Non avrei mai pensato di ritrovarmi a supplicare le mie scuse a qualcuno,invece eccomi rinchiuso in un magazzino a farlo.Anche se sei acida e stronza con me hai un qualcosa che fa in modo che io non mi allontani perché più ci provo più ho voglia di scherzare con te e ridere ed ho capito che ti voglio un bene dell'anima e non voglio perderti."
Rimasi li non sapendo che dire o fare,sapevo che quelle parole mi avevano colpito e poi dette da lui ancor di più.Si avvicinò e mi sussurrò un allora e la prima cosa che mi venne spontaneo fare fu abbracciarlo.
Senti le sue braccia stringermi talmente forte da farmi soffocare.
Io:"Jack mi stai soffocando."E ridacchiai.Ci staccammo,mi porse la mano e disse:"Amici?"La strinsi e dissi:"Amici."Ci alzammo e finalmente uscimmo dal magazzino.Usciti vidi Cassy e Andrea che per i miei gusti erano troppo vicini.Si girarono verso di noi e Andrea disse:"Finalmente avete fatto pace."
Jack:"C'è lo fatta!"E alzò le braccia come per festeggiare.Gli tirai una gomitata e gli dissi che se non la smetteva ricominciavo a ignorarlo.Alzo le mani in segno di resa e la smise.Ero felice di averci fatto pace,si diciamo che lo fatto un po' patire,ma...se lo meritava e che dire ora siamo un gruppo...io,Cassy,Jack e Andrea.

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