capitolo 31

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Non li trovano o non li vogliono trovare?
I genitori di Shawn e Camila sono più disperati di me, Hayes e tutti i loro amici messi insieme.
Ieri sono andata alla stazione di polizia, per dire che "sospetto sia Albert" (in realtà lo so), ma i poliziotti mi hanno liquidato dicendo: "ragazzina,torna a casa, sappiano che sei in pensiero Per il tuo amico, ma lascia il lavoro a chi lo sa fare! Inoltre non hai prove!"

Allora gli ho detto di essere stata chiamata da Albert.

"E hai il numero?" Mi hanno chiesto.

Così ho detto che mi ha chiamato con numero privato e poi Shawn per numero scoperto, ma quando sono andata a vedere sul registro delle chiamate il numero non c'era!
Così mi hanno presa per pazza e me ne sono dovuta andare a testa bassa!

Dunque ho pensato di andarci di persona, Ma...chi ha i soldi per il volo?
E poi...devo organizzare io la missione, tutta da sola...non so se ne sono capace! E andare in Italia tutta sola!? Oddio mi sento già persa.
Ma Shawn ha bisogno di me...

Devo partire, prenderò dei soldi dalla cassaforte di Madison è partirò...on qualche modo arriverò a Verona.

"Grace tutto bene? Ti vedo pensierosa..." Domanda Hayes steso sul letto.

Mi giro, guardandolo con sguardo interrogativo.

"Si, perché?"

"Perché è da tre ore che sei davanti al mio armadio a guardare il vuoto...Non c'è niente che non ti stia troppo grande?"

"Oh, ecco, mi ero dimenticata cosa dovevo fare" ridacchio nervosa "adesso trovo eh!"

Gli do le spalle, guardando le sue numerose felpe quasi tutte uguali...
Ne prendo una nera, a caso, sperando che non mi stia troppo grande.

Sto per spogliarmi per mettere la sua felpa, quando mi ricordo che lui è dietro a me, quindi mi giro e lo guardo di sottecchi.

"Girati..." Incrocio le braccia al petto stringendo la maglia tra le mani.

"Ma ti ho già vista..."

"Si, ma non del tutto e poi non farò uno spoiarello per te, quindi mettiti a pancia sotto e nascondi la testa sotto i cuscini..." Corrugo le sopracciglia.

Lui sbuffa e poi fa quello che dico, così tolgo la maglia e metto la sua gigantesca felpa mille volte più comoda, quindi tolgo pure i jeans. Con i jeans ho un rapporto di amore e odio.
La felpa di Hayes mi arriva pressapoco a metà coscia, ma poco mi interessa. È così comoda...e poi profuma di lui!

Raccolgo da terra i pantaloni per metterli sullo schienale della sedia della scrivania e quando lo faccio sento un gemito di 'dolore' (credo,non so come interpretarlo) riecheggiare per la stanza.

Mi giro di colpo e trovo Hayes con gli occhi sbarrati e un sorriso malizioso intento a squadrarmi. Mi fa quasi paura.

"Che hai fatto?" Mi allarmo.

"Io? Niente, solo...raccogli anche i miei calzini li a terra vicino all'armadio già che ci sei?"

Faccio spallucce quindi metto i jeans dove li volevo mettere e poi raccolgo i calzini di Hayes.

"Dove li metto?" Chiedo dandogli le spalle. Non voglio vedere di nuovo quella sua strana espressione inquietante.

"Mettili sulla scrivania!"

Faccio come mi ha detto, quindi mi giro di nuovo socchiudendo gli occhi per interpretare la sua espressione.

"Hai voglia di raccogliere anche quelle due cose lá sotto la scrivania?"

Treat you better|| Hayes Grier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora