The blood in my veins
Is made of our mistakes||MARC||
Io e Reina ci guardiamo, presi dal panico. Lei è sopra di me, io ho le mani conficcate nella sua schiena. Entrambi siamo impresentabili, con i capelli scompigliati e le guance accaldate.
La voce di Alex è come una secchiata d'acqua. Di prima mattina. Dopo una nottata insonne.
Insomma, la cosa più fastidiosa alla quale potreste pensare.
Perché io mi c'avventerei di nuovo sulle labbra di Reina, anche ora, anche davanti ad Alex, ma lei non lo farebbe e in più io ho una fidanzata.
Quindi forse l'arrivo di Alex non è così tanto da maledire, ci ha stoppati prima che facessimo una cazzata ancora più grossa.
Però Reina è così bella, così ... Reina, che non riesco davvero a pensare a Lola in questo momento. Vorrei che non ci fosse, qui, nella mia vita, almeno tanto quanto vorrei che mio fratello non fosse innamorato della mia... della mia cosa? Della mia migliore amica?
Fanculo.
Reina prende la situazione in mano e mi si toglie di dosso, lasciando così a vista il rigonfiamento nei boxer che sporge dalla cerniera della tuta troppo abbassata. Lo noto io, ma lo nota anche lei.
Sembra lasciarmi uno sguardo di scuse, poi allunga le mani verso la cerniera e mi tira su la zip fino all'ombelico, sfiorandomi con le dita.
Credo che potrei seriamente fregarmene della presenza di Alex, afferrare Reina dai capelli e gettarla sul materasso per riprendere da dove c'eravamo interrotti.
Lo potrei fare davvero.
Allo stesso tempo no, non posso.
Reina e Alex stanno ricucendo la loro amicizia e io non sono nessuno per rovinare le cose, poi mio fratello non mi parla per quella stupida cosa che ho detto in TV, figuriamoci cosa succederebbe se ci vedesse presi in cose che due che sono solo amici non farebbero.
"Siamo qui" grida Reina, ora in piedi davanti a me. Mi sussurra qualcosa che non capisco, almeno finché non mi afferra il braccio con la fasciatura e inizia a slegarla.
Chiaro.
Quando iniziano a rimbombare i passi di Alex in corridoio, Reina torna ad avvolgere la benda, questa volta molto più lontana da me.
Sembra da pazzi, ma è geniale. Il fatto che lei mi stia medicando giustifica il fatto che siamo qui, che sono mezzo nudo, e distrugge i lati compromettenti della situazione.
Alex ci guarda strano comunque, quando entra in camera.
"Ti sei fatto male?" domanda, estremamente freddo. Come al solito da un mese a questa parte.
"No, mi sono accorto solo ora della sbucciatura" rispondo, indeciso su dove guardare.
Alex, che mi odia.
Reina, che ho baciato e che credo sia sul punto di prendere e scappare via.
Forse la scelta migliore è il mio gomito, quindi osservo interessatissimo i movimenti della fascia bianca che lo circondano strato su strato.
"Almeno parti in pole" mormora Reina, prendendo l'estremità della benda e incastrandola in modo da assicurare la fasciatura. Sembra guardare il suo lavoro soddisfatta, le lascio godere un attimo di gloria (dovuto anche al fatto che Alex non ci abbia sgamato), prima di darle la brutta notizia della giornata.
"Ti sei persa gli ultimi attimi delle qualifiche" dico. In realtà avrei dovuto informarla subito, ma avendola vicino quasi mi sono dimenticato del fallimento di solo un'ora fa.
Reina alza un sopraciglio. Dietro di lei, anche Alex sembra interessato alla questione. Anche se cerca di non darlo a vedere.
"Pedrosa ha preso la scia di Rossi sul rettilineo prima del traguardo e ha battuto il muro dell'1.41, parte lui in pole. Lorenzo ha fatto non so quanti pochi millesimi meno di me. Sono terzo"
Ora che non ci stavo pensando, doverlo dire, sopratutto a Reina, mi fa male come un pugno nello somaco. E' solo una questione d'orgoglio però, io non dispero. Una pole mi sarebbe stata utile, ma sarà divertente mangiarsi gli altri in gara per arrivare al primo posto.
Non ho intenzione di perdere proprio qui in spagna, proprio questo weekend con lei nel team.
Sobbalziamo tutti e tre quando qualcuno bussa alla porta.
Il mio sguardo scatta alla ricerca di quello di Reina e, come il più codardo dei traditori, mi balza il cuore in gola. So che è Lola alla porta senza dover andare ad aprire e, insieme a questa consapevolezza, mi prende il panico. E' impossibile che immagini cosa è successo pochi minuti fa, eppure mi sembra di averlo scritto in faccia a caratteri cubitali. Questo perché io non le faccio, queste cose. Non faccio casini con le ragazze perché facendoci sesso e basta non si hanno problemi del genere.
Ora mi chiedo cosa mi sia passato per la mente quando ho detto a Lola che forse sarei potuto riuscire ad essere qualcosa in più di un amico di letto per lei. Ho miseramente fallito.
Sopratutto, sono stato stupido a pensare di poter intraprendere una relazione con una persona così diversa da ciò che mi piace, così diversa da Reina.
O, semplicemente, una persona che non sia Reina.
"È la tua ragazza, vai tu ad aprire" dice Alex, spostandosi dall'ingresso della mia camera per lasciarmi passare. Mi alzo dal letto, leggermente dolorante. Ho spinto più che potevo in qualifica e i miei muscoli ne risentono, mi farebbero male anche se non fossi caduto.
Sotto lo sguardo attento di Reina, che non lascia trapassare mezza emozione, lascio la camera e vado ad aprire la porta a Lola. Vorrei che mi dicesse cosa le passa per la testa, cosa pensa di questa situazione, ma è Reina. Lei vuole tenere sempre il coltello dalla parte del manico.
Non dà niente per niente.
Al contrario, non appena lascio entrare Lola nel motorhome mi si getta addosso, con le braccia che mi stringono il collo e le gambe attorno al bacino. Rischio di finire all'indietro, ma dopo qualche attimo trovo stabilità.
"Amore mio come stai?" Mi domanda, con le labbra che si muovono sulla pelle del mio collo.
È normale che fino a due giorni fa desideravo questa ragazza giorno e notte, mentre ora la sua sola presenza mi infastidisce?
"Diciamo che se mi fossi fatto qualcosa, tu l'avresti peggiorato in questo momento"
Lo so, ho appena baciato un'altra ragazza, non ho il diritto di fare anche lo stronzo, però ...
Lascio andare Lola, la cui faccia da essere contrariata per la mia risposta diventa verde, poi rossa, poi nera, non appena lancia un'occhiata alle mie spalle. Mi giro, seguendo la traiettoria del suo sguardo. Ovviamente sta puntando Reina.
Guardarla mi fa uno strano effetto, crea una vasta gamma di emozioni e pensieri in me che non saprei neanche descrivere.
Vanno dalla consapevolezza dello star facendo una cazzata al voler passare con lei il resto della vita. Con Reina è sempre così, lei ti manda il cervello a puttane.
"Che ci fai lei qui?" sussurra Lola, a denti stretti. La sua voce viene coperta dal rumoroso e caloroso "ciao Lola" di Reina.
Quanto è brava a fingere. Al contrario mio, che ho le mani sudate e vorrei buttare Lola fuori dal motorhome o auto seppellirmi, correre fino alla moto e scappare via. Tutto, pur di non dover passare un altro minuto con entrambe nella stessa stanza.
"Reina perché non resti a cena?" Chiede Alex, aggiungendosi al nostro trio. Ecco, è arrivato il momento della sua vendetta contro di me.
Tre paia di occhi gli si puntano addosso, con tre diverse espressioni.
Reina sembra esitare, poi però, incredibilmente, dice sì.
"Fantastico!" Esclamo, con la voce di un paio di ottave più su della mia. Sono visibilmente a disagio, ma Lola è troppo impegnata ad incenerire Reina con lo sguardo per notarlo, Alex è contento e Reina soddisfatta, credo che me la stia facendo pagare per come ho trattato Eric tutto questo tempo.
Non è questa la serata giusta però per il "facciamola pagare a Marc day", domani ho una cazzo di gara!
Nulla potrà salvarmi, ne sono consapevole. Quindi tiro un grosso respiro e mi avvio davanti al frigorifero, pronto a cenare con mio fratello, che non mi parla; la mia ragazza, che ho appena tradito con la mia migliore amica; la mia migliore amica, che mi fa venire il batticuore come se fossi una ragazzina di quattordici anni.Lola ha preso l'iniziativa e si è messa a cucinare una delle poche cose che io e Alex abbiamo nel menù prima della gara, ma prima che bruciasse tutto è intervenuta Reina e ha portato lei a termine il lavoro. L'ho guardata a lungo mentre si muoveva tra i fornelli, lo ammetto. L'ho guardata con la voglia di andare da lei e stringerla, ristabilire un contatto, ma sono con le ultime due persone al mondo che potrebbero sopportare una vista del genere senza dare di matto.
Mangiamo in un imbarazzante silenzio il risotto, interrotti ogni tanto dalle domande che mi rivolge Lola. Sto vivendo male questa situazione, perché non sono mai stato in imbarazzo con Reina in vita mia. È sempre stata come una sorella, cazzo.
E Alex... Alex non può avercela con me perché le ho chiesto un bacio! Lui l'ha sempre saputo che non avrebbe dovuto toccarla, che ho sempre voluto Reina solo per me, perché è una delle cose più preziose della mia vita. Non può lamentarsi ora, è stato un suo errore buttarsi in una storia con lei nonostante le conseguenze possibili.
"Marc, tesoro, devi aiutarmi a scegliere il vestito per il gala di domani sera" dice Lola, richiamando la mia attenzione.
"Lola, sai com'è, ho una gara. Il tuo vestito per il gala è l'ultimo dei miei problemi" rispondo.
Quando alzo lo sguardo dal piatto vedo Reina, seduta di fronte a me, che ridacchia con la forchetta a mezz'aria.
"C'è un gala domani sera?" chiede lei, credo più per far conversazione che per un reale interesse.
"Si, per i piloti di tutte e tre le categorie "
"Ah Lola non sapevo fossi un pilota" dice Reina, sarcastica. Alex scoppia a ridere, quasi sputando il riso che ha in bocca. La risata sale anche a me, ma stringo la mano attorno alla forchetta e mi impedisco di darlo a vedere.
Anche perché Lola è in procinto di sbottare.
"No infatti, ma sono la ragazza del campeón"
Reina apre bocca per controbattere e temo per ciò che potrebbe dire, poi però sembra ripensarci.
"Reina allora tu dovresti venirci con me, come ex fidanzata e accompagnatrice del futuro campione di Moto3" propone Alex, ridendo.
Reina ride a sua volta. Con fare scenico si porta una mano sul cuore e annuisce, mentre qualcosa dentro di me si muove.
Ma cos'è?
Gelosia?
Rabbia?
Non credo di poter sopportare la vista di Alex e Reina di nuovo insieme, non dopo ciò che è successo oggi.
"No" esclamo, quasi inconsciamente. Non guardo nessuno, fisso i chicchi nel piatto bianco, con le mani strette ai bordi del tavolo.
No. Sussurro, ancora, dentro di me.
Sento il rumore di una sedia che si sposta. È Alex, che si alza e se ne va. Osservo le sue gambe muoversi, ma alzo lo sguardo solo quando anche Reina lo imita.
"Sarai anche il campeón, ma il mondo non gira attorno a te Marc" dice lei, agganciando i miei occhi. Poi segue Alex.
Come faccio a deluderla sempre?
"Marc devi dirmi qualcosa?" Domanda Lola.
Si, dovrei dirle tante cose. Che l'ho tradita, in primis. Che non voglio più stare con lei. Che io appartengo a Reina, da sempre e per sempre.
Eppure resto zitto.
Mi alzo a mia volta e vado in camera mia, dove meno di un'ora fa tutto era perfetto, tutto come doveva essere.
Ma io so fare solo danni e lei sa solo prendersela con me. Siamo bravi solo a correre e a litigare, ma allora perché è così naturale stringerla tra le mie braccia ?💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼
Zaaaaao a tutti!
Si, sono già tornata ahahahah lo so, con un capitolo statico, ma mi serviva per introdurre un paio di cose... e poi dai, dopo lo scorso capitolo....Io comunque ho ancora la tachicardia per la gara di domenica, mamma mia! Cabroncito al primo posto e Vale a podio, non potrei essere più contenta di così.
Ma a mio parere, ancora più bella è stata la gara di Moto3.
Mi sono ufficialmente innamorata di Bastianini (e voi mi direte, ora te ne vieni??? Ebbene sì!), oltre che di Bulega (che secondo me tra qualche anno sarà proprio bello, oltre che maggiorenne ... ) e mi chiedevo se aveste storie su di loro da propormi :) o in generale sui piloti di moto3!
O, beh, se avete scritto anche qualcosa su marc sono aperta ai vostri suggerimenti ahahahNel prossimo capitolo siamo di nuovo in pista per la giornata di gara, #GpdeCatalunya
Ci sentiamo presto, fatemi sapere cosa ne pensateeeeee⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
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YOUNG GOD // MARC MARQUEZ
Fanfiction21 anni, campione del mondo nella classe Regina, Marc non ha altro da chiedere alla vita, se non la forza di dimostrare a tutti quelli che non è ancora riuscito a convincere che la sua non è fortuna del principiante, ma bravura. Con la stagione Mot...