I know you know you're scared
Your heart, your mind, your soul, your bodyBut if I want you, and I want you, babe
Ain't going backwards, won't ask for space
'Cause space is just a word made up by someone who's afraid to get too close.I want you close.
||REINA||
"Entra" mormora Marc, senza girarsi a guardarmi. Il suo viso è nascosto dalla visiera di un cappellino blu e rosso con il 93. E' piegato sulla sua Honda da cross, sollevata da terra e senza ruote, intento a fare qualcosa con il cacciavite che non riesco a vedere da qui.
Il box è illuminato solo dalla luce gialla di una lampadina appesa al soffitto, mentre la luce all'esterno si affievolisce con il sole che si appresta a tramontare. Ci sono due moto al centro, una con il 93, l'altra con il 73, mentre tutt'intorno le pareti sono occupate da scaffali pieni di attrezzi.
Ho un buco nello stomaco, il cuore che mi pompa nelle orecchie e non so neanche da dove iniziare il discorso, e Marc di certo non lo facilita.
Sussurro il suo nome.
"Se sei venuta a dirmi che non hai intenzione di continuare questa storia e che mi odi perchè ho rovinato la tua vita, tranquilla, non sei la persona che ho immaginato di avere accanto per tutti questi anni, ma va bene così. Puoi anche andare via" dice, continuando a fare ciò che stava facendo. Il suo tono è stizzito ed ha ragione di esserlo.
Vorrei controbattere a tono, ma stringo i pugni e mi trattengo, cercando di mantenere la promessa che mi sono fatta.
"Se fossi venuta a deporre le armi?" chiedo, in piedi davanti alla sua Honda. Marc lascia finalmente perdere il cacciavite, allungando il braccio per appoggiarlo su un tavolo lì vicino, poi si alza e solo allora i suoi occhi ricadono su di me.
E' troppo bello. So che è la cosa più stupida che possa pensare, ma non posso farci niente.
"Così tra qualche giorno troverai qualche altro stupido motivo per incazzarti con me?" controbatte, portando le braccia ad incrociarsi sul suo petto. Il suo guardo è duro.
Vorrei solo colmare la distanza che ci separa e gettargli le braccia al collo.
"Hai sempre saputo che non sono una persona facile da gestire o da avere accanto."
"Sapevo che avremmo avuto tanti problemi, solo pensavo che li avremmo superati. Insieme. Mentre a me sembra di star facendo tutto da solo" dice Marc. Nonostante trovi le sue parole dolci a modo loro, il suo tono è tutt'altro. L'ho fatta grossa davvero questa volta. Niente nel suo corpo dà l'impressione di voler far pace o risolvere la questione, il che anzichè farmi racchiudere nel mio guscio come ho sempre fatto davanti ad un rifiuto, mi spinge a fare un passo verso di lui. Forse non siamo mai stati fatti per durare, però anche se andrà male tra noi, un giorno, avrò bisogno di sapere che ho fatto tutto ciò che era in mio potere per cucire la trama di questo rapporto.
E lo so che è solo uno stupido passo, ma è come se voglia dirgli guarda, sono qui, sto cercando di venirti incontro. Ci sto provando davvero.
Prima che possa rispondergli, Marc continua il suo discorso.
"So che non avrò mai certezze da te, ma ho bisogno di sapere che proverai a non rendere le cose troppo difficili. Io sono un casino, tu sei un casino, persino ciò che c'è tra noi è un casino, ed io non voglio farmi male per niente. Sei ancora in tempo per girarti ed andare via, perchè se resti, resti per stare con me sul serio"
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YOUNG GOD // MARC MARQUEZ
Fanfiction21 anni, campione del mondo nella classe Regina, Marc non ha altro da chiedere alla vita, se non la forza di dimostrare a tutti quelli che non è ancora riuscito a convincere che la sua non è fortuna del principiante, ma bravura. Con la stagione Mot...