Capitolo 24.

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Torturo il labbro inferiore con i denti. La rabbia cresce come una pianta dentro di me e io non posso far altro che contenerla, limitandomi a guardare le strade che passano veloci sotto i miei occhi.

Jace ferma la macchina proprio difronte scuola, facendomi scendere.

"Tu non vieni?" Chiedo chiudendo lo sportello.

"No, devo.." si ferma per qualche secondo a pensare.
"Fare una cosa." Annuisco io scocciata.

"Esatto." Sorride dispiaciuto.

"È normale che io completi le tue frasi se non fai altro che ripetermele." Giro gli occhi.

La rabbia che prima stava ammontando dentro di me al pensiero dell'altro ieri sera, si rifà viva appena scorgo la chioma di Ryan.

"Posso venire con te?" Fisso il ragazzo che stava per partire e lasciarmi qui. Mi guarda sorpreso, come se lo avessi colto con le mani nel sacco.
"N-no." Si riprende. "Non puoi saltare la scuola, non è niente di importante. Ci vediamo a mensa."

La macchina parte a tutta velocità, verso una meta che mi incuriosisce non poco, ma che purtroppo non conosco. Cammino per vedere dove gira e un'idea si fa spazio nella mia mente, mentre un sorriso folle alleggia sulle mie labbra.

"Ryan." Gli corro incontro con il fiatone. "Hai la moto?" Lo guardo speranzosa.

"Buongiorno anche a te Cenerentola." Sorride sorpreso, forse che io gli parli.

"Si, ciao ciao." Gesticolo, poco gentile. "Hai la moto si o no?"

"Certo." Sorride come se lo dovessi già sapere.
"Bene, allora mi devi portare in un posto." Giro le spalle iniziando a camminare velocemente verso il parcheggio, dove spero abbia parcheggiato il suo mezzo.

È vero, non dovrei parlargli, infatti non lo sto facendo. Ho semplicemente bisogno di scoprire cosa fa Jace ogni volta che non viene a scuola o torna tardi la sera.

"Ryan amore potresti darmi un passaggio?
Certo Cassie, volentieri." Imita la mia voce per poi trasformarla nella sua.

"Se credi che io sarò gentile con te, è meglio che torni da dove sei venuto." Sbuffo del fatto che riesce sempre a farmi sorridere, anche quando non dovrei. "Ma siccome " continuo io. "Devi portarmi tu, ti dico solo che dobbiamo seguire un Pick-up e che se non ci muoviamo lo perderemo." Svolto l'angolo per ritrovarmi difronte uno svariato numero di auto e moto.
Affretto il passo nella direzione del mezzo che ho avvistato, con Ryan che fa lo stesso.

Una volta giunti inserisce la chiave per mettere in moto e tira fuori due caschi dal baule dietro.
Me ne porge uno che aspetto pazientemente lui allacci.
"Ancora non hai imparato?" Gira gli occhi divertito.
"No, muoviti." indico la mia testa.
Chiude il mio casco, per poi inserire il suo e montare in sella seguito da me.

Il rombo che giunge alle nostre orecchie appena parte è forte, ma non quanto la velocità della moto.

"Potresti andare un po' più piano?" Urlo per farmi sentire.
"Vuoi raggiungere l'auto o no?" Lo sento scocciato. Non controbatto sapendo che ha ragione e per una volta rimango in silenzio.

Superiamo molte macchine per poi giungere davanti un semaforo rosso.
"È quello." Indico sorridente di aver trovato il Pick-up, con alla guida Jace.
"Afferrato." Annuisce. "Perché lo stai seguendo?" Non rispondo limitandomi a staccare le braccia dalla sua vita. Voglio avere meno contatto possibile con lui.

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