"Oggi non vai a lavoro?" Chiedo a Jace mentre scendo dal pick-up, seguita da lui.
"No, faccio il pomeriggio." Chiude lo sportello.
"Perfetto, allora non venirmi a prend- aspetta." Mi blocco.
"Jason Alexander Edward Ricks." Tuono. "Dimmi che tu non ti prendevi un permesso dal lavoro per venirmi a prendere a scuola?" Gli sbarro la strada.
"Cosa? No." La sua voce invece di essere come sempre roca, è molto acuta e ciò mi fa presagire che ho ragione.
"La devi smettere dannazione. Smettila di mettere prima me persino davanti te stesso." Prendo la testa tra le mani, prima di puntargli un dito contro.
"Cassie, io lo faccio solo perché tu sei più importante e meriti più di quello che hai avuto e che hai ora." Abbassa il mio dito.
"E se tu non ci sarai più? S-se tu facessi la fine di mamma e papà? Eh? I-io resterei da sola con George e sono in grado, ho bisogno, di badare a me stessa da sola."
"Hei, non pensare a questo cose, io non me ne andrò e solo quando avrò esalato il mio ultimo respiro su questa terra tu sarai responsabile di te stessa, per ora ci penso io, perché ci sono, io sono qui e non vado da nessuna parte." Sorride prima di attirarmi in un abbraccio, spingendomi a chiudere gli occhi e inspirare il suo profumo alla vaniglia.
Non gli dirò niente del fatto che oggi cercherò un lavoro vicino scuola -appena uscirò da quest'ultima- non me lo permetterebbe.
"Oggi, non c'è bisogno che mi vieni a prendere, esco con Sidney." Annuisce alla mia menzogna, che grava sulle mie spalle come ogni altra cosa che gli celo. Non mi piace mentirgli, ma è necessario.
Appena varchiamo la soglia della scuola, scorgo una testa bionda farsi largo tra la folla di persone. "Cassie." Sidney corre verso di me, con un sorriso che increspa le sue labbra e che va a formare anche le mie.
"Hei." Abbraccio la bionda.
"Ciao Jace." Sorride dolcemente al ragazzo al mio fianco, il quale la scruta impassibile.
Risponde con un cenno della mano, prima di girarsi verso di me."Ci vediamo più tardi." Annuisco alle sue parole e dopo avermi dato un bacio in fronte, sparisce tra i corridoi della scuola.
"Wow." Sussurra al mio fianco la ragazza. "Hai un fratello d'avvero carino." Mi prende sottobraccio alzando e abbassando le sopracciglia velocemente.
"Non è mio fratello." Alzo gli occhi al cielo, sorridendo della sua sfacciataggine.
"Allora perché non ci provi, ma hai visto che muscoli?"
Iniziamo a camminare verso i nostri armadietti.Sul mio viso si disegna un'espressione disgustata e la fame che avevo appena arrivata, passa tutta in un balena.
"Preferisco sposare una scimmia." Affermo convinta.
"Non capisco il tuo problema: tu sei bella, lui è bello, avete un bellissimo rapporto e non siete fratelli, ma sopratutto, lui è un maschio e tu una femmina." Gesticola mentre giungiamo difronte i nostri armadietti.
"Appunto, abbiamo un rapporto fraterno, niente di più e niente di meno." Faccio spallucce sorridendo della sua ultima frase, prima di prendere i libri per la mia prima lezione, ma a quanto pare il destino non è con me.
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Hidden Secrets.
FanfictionLa vita è imprevedibile. Non si può decidere ne sapere in alcun modo come si svolgerà, chi ti starà accanto e quando avverrà la tua fine. Andare nel futuro è un sogno di molti e una realtà di pochi. Gli attori recitano bene la propria parte quando...