CAPITOLO 32.

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"Jace, dove hai messo le chiavi?" Urlo dal piano inferiore, cercando tra i cuscini del divano.

"Sono a posto." Urla di rimando dal piano di sopra.

"Non ci sono, ho già controllato." Sposto una ciocca di capelli caduta sul mio viso.

"Ricontrolla."

Sbuffo irritata, prima di andare verso il tavolino.

Mi abbasso per vedere sotto, quando il mio piede pesta qualcosa di duro. Lo sposto e finalmente sorrido.

"Trovate." Prendo le chiavi e mi rialzo felice.

I miei capelli sono arruffati ed elettrizzati al massimo, sbuffo mentre cerco di sistemarli, ma è tutto inutile.

"Io vado." Urlo prendendo lo zaino ai miei piedi.

"Dove?" Jace scende velocemente le scale.

"Al bar con Sidney e gli altri." Sistemo per bene la borsa sulle spalle.

"Vuoi un passaggio?" Va verso la cucina.

"No, grazie." Lo seguo, per poi trovare George seduto a fare colazione. "Ciao piccolo." Gli lascio velocemente un bacio sulla guancia. "Ti servono dei soldi?" Scuoto la testa, prima di ritornare all'entrata e aprire la porta.

"A me non mi saluti?" Lo sento urlare e al suono delle sue parole, esco velocemente e sbatto la porta alle mie spalle.

Un sospiro fuoriesce dalle mie labbra: ho fatto appena in tempo.

Non è che non voglio salutarlo, è che voglio avere meno contatto possibile con lui. Almeno fin quando non si deciderà a venire da me e chiarire ciò che è successo fuori l'ufficio del preside.

Oggi è il mio primo giorno a scuola, dopo la mia sospensione.

Cammino guardandomi in giro. L'inverno è quasi alle porte e anche se siamo a metà novembre, la sua aria fredda inizia a farsi sentire già da ora.

Dopo poco arrivo al bar dietro la scuola, dove ho conosciuto i ragazzi. Da quel giorno veniamo sempre in questo posto. Solo che in quest'ultimo periodo con la mia sospensione non ci siamo più visti qui.

Apro la porta e il solito odore di dolci mi invade le narici.

Sospiro sentendo l'aria calda del locale colpirmi in pieno e appena mi guardo intorno, sorrido scorgendo Steven e Owen bisticciare.

Scuoto la testa divertita, mentre li raggiungo.

"Alla buon'ora." Mi saluta Owen, facendo così girare Sidney che mi dava le spalle. "Che scusa hai oggi?" Scuote la testa sospirando.

"No, okay." Prendo una sedia dal tavolo libero affianco al nostro. "Vi giuro che oggi ne ho una buona." Mi siedo, esausta per la camminata.

"Sentiamo." Steven mi indica.

"Non trovavo le chiavi di casa e.."

"Tutto qui?" Alza le spalle Owen.

"E.." Interviene Sidney, aspettando che continuassi ciò che ho lasciato in sospeso.

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